Anno Accademico 2021/22 - Regolamento 2020

Corso di laurea in Relazioni internazionali

Presentazione

Obiettivi formativi specifici
Il corso di laurea magistrale in Relazioni internazionali ha l'obiettivo di formare figure professionali di livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata qualificazione nell'ambito delle relazioni internazionali, con capacità integrate di tipo analitico, ideativo, progettuale ed esecutivo. Propone altresì un'integrazione in senso qualitativo della formazione scientifica, umanistica, critica ed empatico-interattiva. Il corso mira in particolare ad offrire agli studenti una solida preparazione di base in chiave multidisciplinare (specie attraverso l'esame di casi concreti e della prassi internazionale e l'implementazione di meccanismi di analisi e simulazione) per la comprensione e l'analisi delle complesse problematiche relative alla dimensione internazionale delle società contemporanee; e consente agli studenti di padroneggiare conoscenze di livello avanzato nelle discipline politico-sociali, economiche, giuridico-istituzionali, sociali, antropologiche, linguistiche e storiche per operare con funzioni di ricerca, di progettazione e di intervento in tutti gli ambiti occupazionali in cui sono richieste competenze di carattere internazionale.
Il corso è articolato in curricula per consentire agli studenti di scegliere l'orientamento fondamentale e l'ambito più specifico delle proprie aspirazioni e prospettive lavorative in ambito internazionale, corrispondenti a due grandi ambiti di analisi e prassi delle relazioni internazionali: quello politico-strategico e quello umanitario-transculturale anche con attenzione alle dinamiche della globalizzazione con particolare riferimento ai fenomeni migratori.
Il primo ambito di formazione mira a formare esperti delle dinamiche politico-strategiche globali, con particolare riferimenti agli aspetti strategici dei conflitti, ai processi di risoluzione dei conflitti (partendo dalle tecniche negoziali), ai contesti geopolitici che li determinano.
Il secondo ambito prepara esperti per la costruzione sociale di valori fondamentali comuni, come i diritti umani e le politiche di assistenza internazionale. I percorsi di studio in questo ambito si propongono di formare tecnici nel campo delle strategie di peace-enforcing e capacity-building, oggi decisive nell’ambito degli interventi di cooperazione civile-militare perseguiti dai singoli Stati o dalle organizzazioni internazionali (a partire dall’Onu), e di formare esperti nell’analisi e gestione dei fenomeni migratori e delle politiche di assistenza,integrazione e interculturalità in contesti con forte presenza di immigrati e rifugiati. Quest'ultimo percorso è concepito interamente in lingua inglese nel quadro delle politiche di internazionalizzazione perseguite dal Dipartimento di Scienze Politiche,
I tre percorsi formativi sono altamente diversificati e specialistici, e al contempo esaltano la vocazione interdisciplinare del Dipartimento di Scienze politiche. In relazione a tali obiettivi formativi, all'attività didattica istituzionale si affiancano ulteriori forme di apprendimento e partecipazione a progetti concreti di analisi, ricerca e promozione dirette a permettere allo studente di sviluppare una proficua interazione con il mondo esterno con cui si troverà a operare, attuate anche con l'incentivazione degli scambi culturali di docenti e studenti nel quadro dei programmi internazionali ed europei (come il programma Erasmus) e con stages presso ambasciate e consolati, organismi internazionali, centri di ricerca, think tanks, ONG, imprese multinazionali, aziende operanti all'estero o con l'estero anche nel quadro dei programmi europei Erasmus Placement. Oltre alla possibilità di avvalersi del ricco patrimonio librario della Biblioteca dell'Università di Perugia, l'offerta didattica è corredata da un'ampia proposta di conferenze, seminari e incontri con docenti ed esperti anche esterni come visiting professors e/o research scholars.
Descrizione del percorso formativo
Il corso di studio in breve
Il Corso di Studio Magistrale in Relazioni Internazionali si propone di mettere gli studenti in grado di interpretare la realtà internazionale contemporanea in tutti i suoi aspetti e di acquisire le capacità professionali necessarie ad operarvi efficacemente a livello dirigenziale, pubblico e privato, negli ambiti internazionale, europeo, nazionale e locale. Mira dunque a favorire l'ingresso nelle carriere internazionalistiche (intese nella più ampia accezione) attraverso l'acquisizione, in una prospettiva multidisciplinare, di competenze avanzate nei settori della storia, del diritto, dell'economia, dell'antropologia, della sociologia e delle abilità linguistiche. Più in generale, esso mira a creare competenze professionali focalizzate sull'analisi politico-strategica delle relazioni internazionali, sulla gestione delle situazioni di crisi (assistenza umanitaria, tutela dei diritti umani, cooperazione allo sviluppo, operazione di peace-enforcing e di state-building), sul governo dei processi economico-sociali globali (con particolare riferimento al tema dell’immigrazione). Il Corso di laurea è articolato in tre curricula:

Il curriculum ''CONFLITTI INTERNAZIONALI, STUDI STRATEGICI E ANALISI DI POLITICA ESTERA" ha un orientamento politico-strategico e privilegia lo studio dei conflitti (interni e internazionali) e i mezzi per la loro soluzione, nonché la formazione nel campo dell’analisi politico-strategica applicata allo scenario internazionale.
Esso è dunque finalizzato alla formazione di: - analisti di politica internazionale in grado di operare in centri di ricerca (privati e pubblici) e nel mondo dell'informazione (riviste e pubblicazioni specializzate in politica estera e in studi strategici), ovvero di svolgere attività di consulenza per conto di aziende e imprese attive sui mercati internazionali.- esperti in relazioni internazionali e in studi strategico-diplomatici, con particolare riferimento alla soluzione dei conflitti; - funzionari internazionali, indirizzati alla carriera diplomatica, all'impiego in strutture pubbliche o private nel settore della sicurezza; - esperti nell'ambito dell'intelligence e dei servizi di informazione e difesa, come le carriere pubbliche nei diversi segmenti delle Forze Armate; - consulenti specializzati nelle amministrazioni statali e negli enti locali.

Il curriculum ''COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E STATE BUILDING" ha un orientamento internazionalistico-umanitario indirizzato operativamente verso la costruzione di figure professionali impegnate nelle politiche di cooperazione e assistenza umanitaria (in ambito civile-militare) e in quelle di state/nation-building, nonché nella gestione dei contesti di crisi internazionale (emergenze umanitarie e ambientali, conflitti armati civili e inter-statuali, ecc.).
Il curriculum è finalizzato alla formazione di: - funzionari ad alto livello presso le organizzazioni internazionali, governative e non governative; - esperti del dialogo e cooperazione fra le culture, in grado di analizzare le caratteristiche storiche, demografiche, antropologiche e politico-istituzionali in un dato contesto territoriale; - esperti in grado di ideare, elaborare e dirigere l'attuazione di progetti a sostegno di uno sviluppo socialmente ed economicamente sostenibile.
- professionisti civili e militari impegnati nelle attività di state-building e di ricostruzione post-conflitto. Tali figure sono pensate per operare principalmente nelle organizzazioni internazionali governative, nelle forze armate e nelle organizzazioni umanitarie non governative.

Il curriculum' 'MIGRATION, GLOBALISATION AND WORLD GOVERNANCE" (in lingua inglese) è specificamente dedicato allo studio dei trend politico-sociali ed economici globali, con una particolare attenzione per i temi dell’immigrazione e per le dinamiche (in particolare economica) della globalizzazione. Prevede esperienze formative presso aziende in fase di internazionalizzazione, imprese multinazionali e organizzazioni internazionali.
Il curriculum mira a formare: - funzionari e cooperanti attivi nella protezione dei diritti umani;
- esperti in politiche dell’immigrazione; - esperti in politiche di internazionalizzazione delle imprese; - funzionari nelle organizzazioni internazionali, economiche e finanziarie; - esperti nelle aziende multinazionali o nazionali con prospettive di internazionalizzazione;
- analisti di politica internazionale (elaborazioni di scenari globali) in grado di operare in centri di ricerca (privati e pubblici) e nel mondo dell'informazione (riviste e pubblicazioni specializzate in politica estera e in studi strategici), ovvero di svolgere attività di consulenza per conto di aziende e imprese attive sui mercati internazionali.
Conoscenze richieste per l'accesso
Per tutti gli studenti, l'accesso è condizionato al possesso di requisiti curriculari consistenti nel conseguimento della laurea triennale in determinate classi, di una laurea conseguita nell'ordinamento previgente o di un altro titolo di studio conseguito all'estero dopo almeno 15 anni di scolarità e riconosciuto idoneo o nel possesso di un adeguato numero di CFU in settori scientifico-disciplinari definiti nel regolamento didattico del corso di studio.
Tra i requisiti curriculari è richiesta la conoscenza di almeno due lingue straniere di cui almeno una dell'Unione Europea.
Indipendentemente dai requisiti curriculari, per tutti gli studenti è prevista una verifica della personale preparazione, con modalità definite nel regolamento didattico.
Non sono previsti debiti formativi, ovvero obblighi formativi aggiuntivi, al momento dell'accesso.
Si ritengono già in possesso dei suddetti requisiti curricolari gli studenti provenienti da un corso appartenente alla classe di laurea L-36 (D.M. 270/04) e 15 (D.M. 509/99) - Scienze Politiche e delle relazioni internazionali.
In alternativa al conseguimento di una delle lauree triennali indicate, lo studente può accedere al corso laddove sia in possesso di 60 CFU in settori scientifico-disciplinari coerenti con la formazione di base necessaria per frequentare il corso di laurea e definiti nel regolamento didattico del corso di studio.
Maggiori dettagli sui requisiti curriculari che danno accesso al corso sono contenuti nel Regolamento didattico del Corso di Studio

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Modalità di ammissione
L'accesso al corso di studio è subordinato alla verifica del possesso dei requisiti curriculari e della preparazione personale.

Per quanto riguarda i requisiti curriculari, le conoscenze necessarie per l'accesso al Corso di laurea magistrale si conseguono di norma attraverso la laurea di primo livello nelle classi di laurea (L-36 Lauree in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali) e L-37 (Lauree in Scienze Sociali per la Cooperazione, lo Sviluppo e la Pace) o lauree degli ordinamenti previgenti ad esse equiparate.

Qualora lo studente abbia conseguito un diploma di laurea di primo livello in una classe di laurea diversa, l’accesso al corso di laurea magistrale è consentito a condizione di aver conseguito almeno 60 crediti in settori scientifico-disciplinari presenti nelle classi di Laurea L-36 e L-37, di cui almeno 6 CFU in ciascuno dei seguenti raggruppamenti di settori:
- storico-politologico: settori M-STO, SPS/01-06,
- economico: settori SECS-P
- giuridico: settori IUS
- demo-geografico e sociologico: settori M-DEA, M-GGR, SPS/07-11
Inoltre, è necessario aver acquisito almeno 6 CFU nel settore scientifico disciplinare L-LIN/12 e almeno 6 CFU in un settore corrispondente ad una seconda lingua straniera.
Tali requisiti possono essere sostituiti da attività formative universitarie equivalenti o da certificazioni di conoscenza della lingua internazionalmente riconosciute.

In difetto dei requisiti sopra specificati, l'ammissione al corso è subordinata alla valutazione della complessiva carriera dello studente da parte della commissione piani di studio del Dipartimento, la quale può ammettere lo studente vincolando parte dei crediti da conseguire nel percorso di studio magistrale.

Sono in possesso dei necessari requisiti di preparazione personale coloro che abbiano conseguito la laurea triennale con una votazione pari o superiore a 90/110. Nel caso la votazione conseguita sia inferiore a quella indicata, per l'accesso al corso è richiesto il superamento di una prova di verifica della preparazione personale che si terrà all'inizio dell'anno accademico.

La domanda per la verifica del possesso dei requisiti curriculari da redigere su apposita modulistica va presentata alla Segreteria didattica del Dipartimento di Scienze politiche, il cui responsabile provvederà al rilascio del nulla osta per l'iscrizione al corso, secondo la procedura che verrà indicata nel sito del Dipartimento di Scienze Politiche.

Ai fini del raggiungimento dei requisiti curriculari per l'accesso al corso, è possibile iscriversi ai corsi singoli, come indicato nel Regolamento procedure e tasse di Ateneo, fino ad un massimo di 30 crediti formativi. L'importo delle tasse di iscrizione versate a tal fine verranno decurtate dall'importo totale di iscrizione al Corso di Laurea Magistrale.
Orientamento in ingresso
Le attività di orientamento in ingresso prevedono incontri di presentazione del Corso di Laurea magistrale nei saloni di orientamento periodicamente organizzati dall'Ateneo sul territorio e fuori regione.

Sono previsti incontri di presentazione del Corso di Laurea per gli studenti che stanno per concludere il percorso di laurea di primo livello, unitamente alla possibilità di seguire lezioni-pilota degli insegnamenti impartiti nel Corso di Laurea.

Parte dell’attività di informazione e orientamento viene svolta attraverso i materiali informativi e promozionali prodotti dal Dipartimento e i contenuti del sito web del Dipartimento. È possibile, inoltre, incontrare i docenti della Commissione Orientamento.

Nei mesi di marzo, aprile e settembre di ogni anno, sono previste specifiche giornate di presentazione del Corso di Laurea, degli sbocchi occupazionali, dei servizi offerti ecc., il cui svolgimento è tempestivamente comunicato sul sito web del Dipartimento.
Orientamento e tutorato in itinere
Per gli studenti è possibile avvalersi - su richiesta - di un tutor individuale che li supporti nelle scelte relative al piano degli studi e nell'affrontare le difficoltà che dovessero emergere.

I docenti a tal fine designati sono:
Lucia Mangiavacchi
Andrea Possieri
Fabio Raspadori

Sono inoltre previsti tutor identificati tra gli studenti capaci e meritevoli, ai sensi della legge n. 170/2003. Per la scelta del tirocinio è previsto uno sportello apposito che ascolta le esigenze e le aspirazioni dello studente e lo orienta verso la soluzione più idonea al completamento della formazione.

È inoltre previsto un servizio di tutorato rivolto agli studenti stranieri in ingresso e agli studenti italiani che si recano per periodi di studio presso università estere convenzionate.

L'Ufficio Coordinamento Counselling offre alle persone in stato di detenzione la possibilità di avvalersi di un servizio di Orientamento per proseguire gli studi e fare della cultura uno strumento di
risocializzazione e di cambiamento. Il nostro Dipartimento ha istituito una Commissione per i detenuti composta dai docenti Valentina Sommella, Dario Biocca, Francesco Randazzo e Diana Banchi.

Per gli studenti che intendono proseguire la propria formazione in un corso di laurea magistrale sono previste occasioni di presentazione e illustrazione dei corsi attivati nel Dipartimento, unitamente alla possibilità di seguire lezioni pilota degli insegnamenti impartiti nei corsi di laurea magistrali.

In applicazione delle Leggi n.104/92 e n.17/99 "sull'assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone handicappate", l'Università degli studi di Perugia ha attivato iniziative intese a garantire agli studenti disabili pari opportunità nella fruizione del percorso universitario. Per ulteriori informazioni si veda https://www.centrale.unipg.it/servizi/studenti-con-disabilita-e-dsa

Il Consiglio di Dipartimento ha nominato la Dr.ssa Amina Maneggia come docente responsabile dei servizi per gli studenti diversamente abili.
Numero degli iscritti
Fonte: Università degli Studi di Perugia
Anno Accademico..................2016/17................2017/18...................2018/19
Iscritti al 1°................................47...........................42..............................45
Iscritti complessivi .................113.........................113.............................111
Laureati (negli anni solari).....34 (2016) ................41 (2017).................28 (2018)

Commento Rispetto al precedente anno accademico si registra un numero degli iscritti al primo anno in leggero aumento: da 42 a 45. In generale, guardando ai dati dell'ultimo triennio, si evidenzia una sostanziale stabilità. Si tratta di un andamento nel complesso soddisfacente, ma forse non pienamente rispondente alle reali potenzialità del Dipartimento, considerato in particolare la qualifica di "Eccellenza" che esso ha ottenuto dal Ministero per il quinquennio 2018-2023. Ci sono margini significativi di crescita, anche in considerazione della rinnovata e innovativa offerta didattica da poco varato (dall'a. a. 2019-2020 parte un curriculum internamente in lingua inglese).

Si tratta dunque di potenziare per quanto possibile le attività di orientamento in ingresso. Tenuto conto della qualità degli insegnamenti, giudicata assai positiva dai frequentanti, e della nuova articolazione del Corso, che lo rende attrattivo e competitivo rispetto all'offerta nazionale, ciò che appare necessario è attivare forme di comunicazione e promozione che possano far meglio conoscere il Corso, i suoi contenuti e le sue potenzialità. Allo scopo si ritiene utile sfruttare al meglio le possibilità promozionali offerte dalla Rete, dai social media e dalla comunicazione digitale. In questa direzione sono già state attivate diverse iniziative: campagne sui social, l'istituzione di una pagina Facebook del Corso, campagne promozionali mirate, presenza di materiali relativi al Corso nell'ambito dei saloni di orientamento, adozione di una linea grafica coerente e riconoscibili per tutte le iniziative didattiche, convegnistiche e seminariali riconducibili al Corso ecc. I laureati nell'anno solare 2018 sono stati 29 (17 dei quali nella durata legale del Corso) contro i 41 di quello precedente. Per l'anno accademico 2018-19 gli iscritti complessi al corso risultano 111 (83 dei quali regolarmente in corso con gli studi). Anche non riferimento a quest'indicatore, si registra nel corso del triennio una quasi assoluta stabilità.
Risultati in termini di occupabilità
La condizione occupazionale dei laureati, come risulta dai dati raccolti ed elaborati da AlmaLaurea (aggiornati ad aprile 2019) risulta essere la seguente:


......................................................Corso............................................Totale Ateneo(1)
Tasso di occupazione(2)
a 1 anno...........................................39%.....................................................66%
a 3 anni............................................79%.....................................................84%
a 5 anni............................................87%.....................................................84%
Laureati che non lavorano, non cercano lavoro, ma sono impegnati in un corso universitario o in un tirocinio/praticantato(3)
a 1 anno............................................9%......................................................10%
a 3 anni.............................................11%......................................................8%
a 5 anni.............................................-...........................................................1%
Occupati che, nel lavoro, utilizzano in misura elevata le competenze acquisite con la laurea
a 1 anno.............................................50%....................................................53%
a 3 anni..............................................15%....................................................53%
a 5 anni...............................................32%...................................................55%
Retribuzione mensile netta in euro (medie)
a 1 anno...........................................1.019...................................................1.086
a 3 anni............................................1.146.....................................................249
a 5 anni............................................1.319...................................................1.354



Dall'indagine sui laureati emergono inoltre i seguenti dati (sui cinque anni considerati):


1. Stanno partecipando o hanno partecipato ad un'attività di formazione post-laurea: 69,6%

2. Lavorano: 82,6%

3. Sono disoccupati: 9,3%

4. Occupati che proseguono il lavoro precedente alla laurea: 15,8%

5. Retribuzione mensile netta (valore medio, in euro): 1.367€

6. Occupati che ritengono la propria laurea efficace per il proprio lavoro: 35,1%



Indagine 2018: 42 laureati (34 intervistati) a 1 anno, 45 laureati (26 intervistati) a 3 anni, 84 laureati (46 intervistati) a 5 anni. Per una migliore confrontabilità della documentazione, si riportano i dati relativi ai soli laureati che non lavoravano al momento della laurea: 23 a 1 anno, 19 a 3 anni, 30 a 5 anni.

(1) Totale relativo al solo tipo di laurea (di primo livello, magistrale o a ciclo unico) in cui rientra questo corso.
(2) Sono considerati occupati tutti coloro che dichiarano di svolgere una qualsiasi attività, anche di formazione o non in regola, purché retribuita.
(3) Sono compresi quanti risultano impegnati in dottorati di ricerca, scuole di specializzazione, master universitari e, per i laureati di primo livello, altri corsi di laurea (di qualunque tipo, compresi i corsi attivati presso una delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale).


COMMENTI
I dati sono più bassi rispetto a quelli medi d'Ateneo, significativamente per il tasso di occupazione a 1 anno. Ma sull'arco del quinquennio i dati sul tasso di occupazione tendono a convergere e superano in entrambi i casi l'80% (così come tendono a salire i livelli retributivi).
Ma risulta chiaro, anche considerando l'arco temporale preso in considerazione (da uno a cinque anni), che esistono ampi spazi di crescita e miglioramento, relativamente soprattutto ad un più efficace orientamento del Corso e dei suoi singoli insegnamenti verso le esigenze provenienti dal mercato del lavoro (esattamente quel che si è cercato di fare con il varo della nuova offerta didattica).
Le possibilità di carriere internazionalistiche sono molte aumentate nel corso degli ultimi anni: si deve dunque lavorare per intercettarle al meglio. Da questo punto di vista, un'importanza particolare è da assegnare, all'interno della nuova offerta didattica, al curriculum interamente in lingua inglese che è stato varato a partire dall'anno accademico 2019-2020.
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