Insegnamento STORIA DELL'EUROPA MODERNA

Nome del corso di laurea Lingue, letterature comparate e traduzione interculturale
Codice insegnamento 10999209
Curriculum Lingue e studi sulla traduzione
Docente responsabile Mario Tosti
Docenti
  • Mario Tosti
Ore
  • 36 Ore - Mario Tosti
CFU 6
Regolamento Coorte 2021
Erogato Erogato nel 2022/23
Erogato altro regolamento
Informazioni sull'attività didattica
Attività Caratterizzante
Ambito Discipline linguistico-letterarie, artistiche, storiche, demoetnoantropologiche e filosofiche
Settore M-STO/02
Anno 2
Periodo Secondo Semestre
Tipo insegnamento Opzionale (Optional)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Il corso intende mettere in evidenza gli aspetti politici che il governo della Chiesa ha espressamente legato alla promozione di alcune tra le più diffuse pratiche pie dell'età moderna e contemporanea. La ricostruzione del processo, positivamente fondata sui documenti, non intende solo portare alla luce vicende spesso misconosciute, vuole anche concorrere ad un discernimento, più avvertito perché consapevole delle risonanze derivanti da un passato ricco di implicazioni politico-sociali, sul rilancio della pietà popolare e sull'uso politico dei simboli religiosi nell'odierno dibattito pubblico
Testi di riferimento D.MENOZZI, Il potere delle devozioni. Pietà popolare e uso politico dei culti in età contemporanea, Carocci editore, Roma 2022.
Gli studenti con disabilità e/o con DSA, previa consultazione con il docente, possono richiedere eventuali materiali didattici in formati accessibili (presentazioni, dispense, eserciziari), forniti se necessario in anticipo sulle lezioni, nonché l’uso di altri strumenti tecnologici di facilitazione nella fase di studio. Per le informazioni generali, consultare i Servizi di Ateneo alla pagina https://lettere.unipg.it/home/disabilita-e-dsa e mettersi in contatto con il Referente per il Dipartimento.
Obiettivi formativi Il corso, ripercorrendo l’intensa politicizzazione cha ha caratterizzato la vicenda di devozioni care ai fedeli (Immacolata Concezione, san Giuseppe, Sacro Cuore, san Francesco, Cuore immacolato di Maria), evoca le possibili strumentalizzazioni populistiche di un recupero avulso dalla storia.
Prerequisiti Saper collocare fatti ed eventi nello spazio e nel tempo
- Riorganizzare dati e concetti
- Saper leggere, ricavare informazioni e confrontare i documenti storici
-Conoscere i principali strumenti concettuali e terminologici della disciplina
- Comprendere mutamenti e permanenze dei processi storici
-Saper valutare la differenza tra la coscienza storica e lo stereotipo culturale di un evento o periodo
-Conoscere in modo abbastanza approfondito la storia europea dalla scoperta dell'America alla fine dell'Ottocento.
Metodi didattici Lezioni frontali con proiezione di PPT e utilizzo di carte storiche
Altre informazioni Studenti con disabilità e/o DSA: per ogni informazione sui servizi dell’Ateneo, consultare la pagina https://lettere.unipg.it/home/disabilita-e-dsa e mettersi in contatto con il Referente per il Dipartimento.
Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale.
Studenti con disabilità e/o con DSA: per la modalità di svolgimento delle prove di verifica, gli studenti possono giovarsi delle tecnologie inclusive, degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalla normativa. Tecnologie, strumenti e misure vanno richiesti e concordarti con il docente con congruo anticipo rispetto alle prove. Per le informazioni generali, consultare i Servizi di Ateneo alla pagina https://lettere.unipg.it/home/disabilita-e-dsa e mettersi in contatto con il Referente per il Dipartimento.
Programma esteso L’odierno populismo fa ricorso, a livello planetario, all’uso politico di devozioni tradizionali. I suoi esponenti più in vista – da Bolsonaro a Orbán, da Le Pen a Salvini – collegano l’ostentazione di simboli religiosi depositati da secoli nella memoria cristiana al successo di una risposta nazional-identitaria alla crisi della globalizzazione. In un mondo percepito come sospeso tra secolarizzazione e fondamentalismo religioso, anche la Chiesa rilancia la pietà popolare. Si tratta in effetti di un punto centrale nel programma di papa Francesco. Bergoglio, che pure non esita a denunciare le derive populiste, espunge però dal suo discorso ogni considerazione del ruolo attribuito in passato dalla Chiesa alle forme di culto. Il corso, ripercorrendo l’intensa politicizzazione cha ha caratterizzato la vicenda di devozioni care ai fedeli (Immacolata Concezione, san Giuseppe, Sacro Cuore, san Francesco, Cuore immacolato di Maria), evoca le possibili strumentalizzazioni populistiche di un recupero avulso dalla storia.
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