Insegnamento STORIA DELLA CRITICA D'ARTE E DEL COLLEZIONISMO

Nome del corso di laurea Archeologia e storia dell'arte
Codice insegnamento 35212206
Curriculum Generico
Docente responsabile Cristina Galassi
Docenti
  • Cristina Galassi
Ore
  • 36 Ore - Cristina Galassi
CFU 6
Regolamento Coorte 2021
Erogato Erogato nel 2022/23
Erogato altro regolamento
Informazioni sull'attività didattica
Attività Affine/integrativa
Ambito Attività formative affini o integrative
Settore L-ART/04
Anno 2
Periodo Secondo Semestre
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento Italiano
Contenuti Le requisizioni dei beni artistici operate in Italia e in Europa da Napoleone nel periodo compreso fra 1797 e 1815 con particolare attenzione alle campagne italiane del 1796-1797 e del 1811-1812, quest'ultima ad opera di Dominique-Vivant Denon e in particolare al caso umbro. Durante il corso verranno analizzate le opere requisite, insieme alle fonti della letteratura artistica italiana e francese alla base dei prelievi. Nel corso si dimostrerà, inoltre, come numerose altre dinamiche successive, che vanno dalla distruzione del passato, alla modernizzazione, all’iperrestauro e al riordinamento insensibile, furono in buona parte inaugurate in occasione di quel fondamentale decennio.
Testi di riferimento - C. Galassi, Il tesoro perduto. Le requisizioni napoleoniche e la fortuna della scuola umbra in Francia tra 1797 e 1815, Perugia, Volumnia editrice 2004
- C. Galassi L'Abregè della Guida al forestiere per l'Augusta città di Perugia di Baldassarre Orsini (1784), in Guide e viaggiatori tra Marche e Liguria dal Sei all'Ottocento, a cura di B. Cleri, G. Perini, Urbino, Palazzo Albani, 26-27 ottobre 2004,  Quaderni di Notizie da palazzo Albani, Urbino 2006, pp. 355-382.
- Letture da: Ideologie e patrimonio storico-culturale nell'età rivoluzionaria e napoleonica. A proposito del trattato di Tolentino, Atti del convegno, Tolentino, 18-21 settembre 1997, Roma 2000
 
- Letture da: Vasari, Bellori, Orsini, Quatremere de Quincy, Wescher
Obiettivi formativi Buona conoscenza delle opere d'arte requisite, della letteratura artistica
ad esse collegata, dei criteri alla base delle scelte operate dai comissari
napoleonici e di storia del collezionismo
Prerequisiti Per la comprensione degli argomenti trattati nel corso lo studente deve
possedere una buona conoscenza della storia dell'arte e della storia della
critica d'arte. Questo prerequisito è valido sia per gli studenti
frequentanti che per i non frequentanti
Metodi didattici Il corso è organizzato nel seguente modo: lezioni frontali, seminari,
esercitazioni, escursioni (facoltative)
Altre informazioni Indirizzo email Cristina Galassi: cristina.galassi@uniupg.it
Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame prevede soltanto una prova orale finale che consiste in una
discussione-colloquio relativa agli argomenti trattati durante il corso e
approfonditi sui testi consigliati. La prova serve per accertare il livello di
conoscenza acquisito e la capacità di comprensione, nonchè di sintesi,
raggiunti dallo studente. Il colloquio consentirà inoltre di verificare la
capacità che lo studente ha di comunicare quanto acquisito, con metodo
e proprietà di linguaggio. La durata dell'esame varia a seconda
dell'andamento della prova e comincia di norma con una domanda a
piacere su un argomento scelto dallo studente al fine di metterlo a
proprio agio.
Programma esteso Il corso intende analizzare il fenomeno della dispersione del ricco
patrimonio artistico italiano durante l'eà napoleonica, in particolare nel
periodo compreso fra 1797 e 1815, quando, a seguito dei trattati di
Bologna e Tolentino, una grande quantità di capolavori di arte antica e
moderna italiani vennero forzosamentre trasferiti al Louvre dai
commissari incaricati da Napoleone. Il corso intende quindi prendere in
esame tale fenomeno in rapporto alla letteratura artistica italiana e
francese coeva e mettendolo in relazione altresì con tematiche inerenti
alla storia del collezionismo e della museologia. Particolare attenzione
sarà riservata al fenomeno delle requisizioni a Perugia e in Umbria.
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