Insegnamento DIRITTO DELLE AUTONOMIE TERRITORIALI
Nome del corso di laurea | Politica, amministrazione, territorio |
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Codice insegnamento | A001414 |
Curriculum | Politiche del territorio |
Docente responsabile | Federica Mannella |
Docenti |
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Ore |
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CFU | 9 |
Regolamento | Coorte 2020 |
Erogato | Erogato nel 2020/21 |
Erogato altro regolamento | Informazioni sull'attività didattica |
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Giuridico |
Settore | IUS/10 |
Anno | 1 |
Periodo | Primo Semestre |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Tipo attività | Attività formativa monodisciplinare |
Lingua insegnamento | italiano |
Contenuti | Nell’ambito del corso saranno approfonditi i seguenti temi: Parte prima: Il regionalismo italiano e la sua evoluzione. Il Titolo V della Costituzione e l’adeguamento ad esso del quadro legislativo ordinario: profili problematici. La potestà statutaria: ordinaria e speciale prima e dopo le leggi di riforma costituzionale. L’organizzazione delle Regioni. La forma di governo regionale. Il Consiglio. Il Presidente. La Giunta. Il Consiglio delle autonomie locali. Le funzioni delle Regioni. Le funzioni normative. Le funzioni amministrative. L’autonomia finanziaria. La partecipazione alle funzioni statali. I poteri dello Stato nei confronti delle Regioni. Il contenzioso costituzionale. Il giudizio di legittimità in via diretta prima e dopo la riforma. I conflitti tra Stato e Regioni. Parte seconda: Origine ed evoluzione delle autonomie locali. La potestà statutaria e regolamentare. Organi e funzioni del Comune. Le Province e le Città metropolitane dopo la Legge Delrio. Gli strumenti di raccordo fra Regioni ed Enti locali. Il sistema dei controlli. La responsabilità degli amministratori e dipendenti degli enti locali. |
Testi di riferimento | Per gli studenti frequentanti: L. Vandelli, Il sistema delle autonomie locali, Il Mulino, ultima ed.; inoltre verranno fornite a lezioni dispense ed ulteriori indicazioni e letture, in particolare in materia regionale. Per gli studenti non frequentati è previsto lo studio, oltre al testo di Vandelli, anche di un manuale di diritto regionale (ed è consigliato quello di Bin, Falcon, Diritto regionale, Il Mulino, ultima ed.). |
Obiettivi formativi | Il corso mira a fornire le conoscenze di base relative al sistema costituzionale delle autonomie locali, alle competenze e funzioni delle regioni, all'organizzazione politica e amministrativa delle regioni, all'ordinamento delle autonomie locali, al funzionamento delle amministrazioni locali, ai diritti dei cittadini nel rapporto con le istituzioni territoriali |
Prerequisiti | - Conoscenza e capacità di comprensione: Gli studenti dovranno essere in grado di comprendere gli elementi teorici ed applicativi inerenti il sistema delle autonomie territoriali nell’ordinamento italiano, nonché di elaborare idee originali sulla base di una comprensione sistematica e criticamente consapevole delle conoscenze acquisite. - Conoscenza e capacità di comprensione applicate Gli studenti frequentanti utilizzeranno la conoscenza degli elementi teorici ed applicativi inerenti il sistema delle autonomie territoriali dell’ordinamento italiano per l’analisi di fattispecie concrete sottoposte alla loro attenzione dal docente. - Autonomia di giudizio: Gli studenti dovranno dimostrare capacità di indagare, sulla scorta degli strumenti conoscitivi acquisiti, gli esiti applicativi delle riforme costituzionali del sistema delle autonomie italiano e di elaborare autonomamente al riguardo una valutazione critica, giuridicamente supportata, anche utilizzando una prospettiva comparatistica con i modelli di regionalismo e federalismo presenti nel panorama internazionale. - Abilità comunicative: Agli studenti frequentanti sarà offerta la possibilità di migliorare la propria capacità di esposizione articolata ed organica degli elementi acquisiti, nonché di comunicazione chiara delle personali riflessioni maturate, anche attraverso esercitazioni in aula. - Capacità di apprendere Gli studenti frequentanti che si confronteranno con l’analisi di una serie di casi pratici, avranno l’occasione di verificare in concreto ed in itinere le competenze acquisite o implementate durante il corso, i propri punti di forza e di debolezza, sì da intervenire tempestivamente, anche con l’aiuto del docente, a colmare eventuali lacune nella propria preparazione di base. |
Metodi didattici | A lezione verranno esposti analiticamente gli argomenti di cui al programma pubblicato e saranno indicati testi e materiali didattici per ulteriori approfondimenti in ordine ai numerosi profili problematici del riparto di competenze fra Stato, Regioni ed enti locali nell’ordinamento italiano. |
Altre informazioni | Rispetto al programma d'esame pubblicato, per gli studenti frequentanti è previsto un programma dedicato, basato su materiali e analisi di casi pratici, forniti nel corso delle lezioni. La frequenza del corso non è obbligatoria, ma se possibile per lo studente, fortemente consigliata. Sarà previsto settimanalmente, da parte del docente, un orario di ricevimento degli studenti per eventuali chiarimenti e spiegazioni, che si terrà presso la propria stanza, sita in Via A. Pascoli n. 33 (ex facoltà di giurisprudenza), 2° piano, Dipartimento di Scienze Politiche, Area di Studi Giuridici. Il giorno e l'orario sarà segnalato nella pagina relativa all'insegnamento del docente. Nel corso del semestre di insegnamento il docente sarà comunque sempre disponibile per gli studenti prima e dopo ciascuna lezione. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Prova orale. Per gli studenti frequentanti è previsto un percorso di esoneri scritti durante il corso. |
Programma esteso | Parte prima: Il regionalismo italiano e la sua evoluzione. Il nuovo Titolo V della Costituzione e l’adeguamento ad esso del quadro legislativo ordinario: profili problematici. La potestà statutaria: ordinaria e speciale prima e dopo le leggi di riforma costituzionale. L’organizzazione delle Regioni. La forma di governo regionale. Il Consiglio. Il Presidente. La Giunta. Il Consiglio delle autonomie locali. Le funzioni delle Regioni. Le funzioni normative. Le funzioni amministrative. L’autonomia finanziaria. La partecipazione alle funzioni statali. I poteri dello Stato nei confronti delle Regioni. Il contenzioso costituzionale. Il giudizio di legittimità in via diretta prima e dopo la riforma. I conflitti tra Stato e Regioni. Parte seconda: Origine ed evoluzione delle autonomie locali. La potestà statutaria e regolamentare. Organi e funzioni del Comune. Le Province e le Città metropolitane dopo la Legge Delrio. Gli strumenti di raccordo fra Regioni ed Enti locali. Il sistema dei controlli. La responsabilità degli amministratori e dei dipendenti degli enti locali. |