Offerta Formativa 2022/23 - Regolamento 2022

Corso di laurea in Produzioni animali

Attività Formative

Tirocinio
Il Corso di Laurea in Produzioni Animali, sin dalla sua attivazione, ha previsto la compilazione di un breve questionario da parte dei tutori aziendali delle aziende convenzionate con il Dipartimento di Medicina Veterinaria e di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali per lo svolgimento del Tirocinio Pratico Applicativo: tale questionario consente di avere delle informazioni di ritorno sul livello di preparazione e di interesse degli studenti durante la fase di stage aziendale.
Prova finale
Caratteristiche della prova finale
Per essere ammessi alla discussione della prova finale occorre aver acquisito tutti i CFU previsti nel piano di studio del corso, relativi ad esami, idoneità e verifiche della frequenza, per un totale di 174 CFU, in considerazione del fatto che le attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo prevedono l'acquisizione di 6 CFU. Tali attività consistono nella elaborazione di uno studio su un tema di rilevante interesse per il settore; in particolare, l'elaborato sarà sviluppato su un argomento teorico-pratico attinente alle produzioni animali. La scelta dell'argomento inerente all'elaborato e/o alla relazione è effettuata dal laureando in funzione dei propri interessi scientifici e professionali e della tipologia delle attività di ricerca e sperimentazione svolte dai docenti dei Dipartimenti. Il laureando, a tale fine, individua la disponibilità di un docente guida dei Dipartimenti che possa seguire la preparazione dell'elaborato, verificare l'impegno operativo del laureando durante la sua preparazione e di valutarne la completezza prima della discussione. Il docente guida, inoltre, è incaricato di fungere da relatore durante la discussione della prova finale. La prova finale consiste nella presentazione e discussione dell'elaborato davanti ad una apposita commissione. La valutazione seguirà i criteri stabiliti nel Regolamento didattico del CdL e dei Dipartimenti. La valutazione è espressa in centodecimi con eventuale lode.
Modalità di svolgimento della prova finale
Le modalità di svolgimento della prova finale sono stabilite nell'allegato D al Regolamento Didattico del CdS. Più precisamente:
Le attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo di studio prevedono un carico didattico pari a 6 CFU.
Tali attività consistono nella elaborazione di uno studio su un tema relativo al settore delle Produzioni Animali, attraverso documentazione, sperimentazione e/o ricerca inerenti i diversi aspetti delle scienze delle produzioni animali e nella relativa esposizione orale. La scelta dell'argomento inerente all'elaborato è effettuata dal laureando in funzione dei propri interessi scientifici e professionali e della tipologia delle attività di ricerca e sperimentazione svolte dai docenti dei Dipartimenti concorrenti. Il laureando, a tale fine, individua la disponibilità di un docente tutore (relatore), appartenente al Consiglio Intercorso (CI) con il quale concorda l'argomento della prova.
La prova finale del laureando consiste nella presentazione e discussione dell'elaborato, che può essere anche redatto in lingua inglese, davanti ad una apposita commissione. La Commissione esprime la valutazione della prova finale, in centodecimi, sia verificando la capacità del laureando di esporre e di discutere con chiarezza e padronanza l'argomento concordato e la completezza e congruità dei contenuti, sia tenendo in considerazione la valutazione globale del curriculum del laureando. Il punteggio finale è assegnato sulla base di parametri proposti dal CI e approvati dal CDMEV.

Nel corso dell'ultimo A.A. sono state discusse le seguenti prove finali:

- Parametri di efficienza tecnica in un allevamento di bovine da latte costituito da bovine di razza Frisona e Pezzata Rossa
- La tutela dello scoiattolo comune (Ssciurus vulgaris) e degli ecosistemi forestali attraverso la gestione e il contrasto alla diffusione dello scoiattolo grigio americano (Sciurus carolinensis)”
- Analisi della cooperativa agrozootecnica Carestello: ipotesi di un nuovo modello produttivo ecologico e sostenibile
- Analisi microbiologiche in un salumificio umbro in applicazione del sistema di autocontrollo
- Caratteristiche qualitative delle carcasse e delle carni di quattro genotipi avicoli allevati in free range
- Effetto dell’integrazione alimentare con bacche di goji sullo sviluppo del microbiota del tratto cecale del coniglio
- Evoluzione di una piccola azienda zootecnica della campagna di Gubbio tra mezzadria, presente e sfide future
- Impiego del seme sessato nella bufala mediterranea: aspetti tecnici e prospettive future
- Importanza e diffusione della criptosporidiosi nell'allevamento degli ovi-caprini
- Indagine preliminare sull'efficienza riproduttiva della femmina di cinghiale in Umbria
- Indagine sulle infestazioni da strongili gastrointestinali in allevamenti di bovini e ovini nella regione Umbria
- Infezione da Giardia spp.: parassitosi emergente negli animali di interesse zootecnico
- L'apicoltura come modello di agricoltura sociale
- L'esercizio dell'attività apistica in ambiente agricolo: problematiche attuali nell'area della Tuscia e possibili interventi migliorativi
- L'impronta carbonica negli avvicendamenti biologici zootecnici
- Management della transizione: punto cruciale nella vita della bovina da latte
- Metodologia e tecniche di giudizio per le razze bovine italiane da carne
- Residui di antibiotici nel latte
- Una rassegna delle principali malattie genetiche nei bovini italiani da carne
- Valutazione del repertorio comportamentale di quattro genotipi di avicoli allevati in un sistema di allevamento free-range


Informazioni più dettagliate e relativa modulistica sono reperibili nel sito web del CdS.
Condividi su