Insegnamento ANTROPOLOGIA CULTURALE
Nome del corso di laurea | Filosofia ed etica delle relazioni |
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Codice insegnamento | 35080606 |
Curriculum | Filosofia e psicologia |
Docente responsabile | Elisa Rondini |
Docenti |
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Ore |
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CFU | 6 |
Regolamento | Coorte 2022 |
Erogato | Erogato nel 2023/24 |
Erogato altro regolamento | Informazioni sull'attività didattica |
Attività | Affine/integrativa |
Ambito | Attività formative affini o integrative |
Settore | M-DEA/01 |
Anno | 2 |
Periodo | Annuale |
Tipo insegnamento | Opzionale (Optional) |
Tipo attività | Attività formativa monodisciplinare |
Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | La prima parte del corso sarà dedicata alla presentazione della disciplina, con particolare riferimento ai momenti salienti del suo sviluppo, ai principali orientamenti teorici, ai concetti di base e ai metodi di lavoro. Un’introduzione alle nozioni fondamentali dell’antropologia (cultura, identità e relativismo culturale, inculturazione, acculturazione, habitus, pratiche) fornirà la chiave di lettura per riflettere su alcuni concetti cardine del dibattito scientifico (organizzazione sociale, forme economiche e relazioni di potere, parentela e forme di vita famigliare, genere e corpo, salute e malattia, religione e spiritualità, tradizione, patrimonio) e sulle loro dimensioni sociali. La seconda parte dell’insegnamento intende proporre un ambito di approfondimento e riflessione relativo alla “ricerca sul campo”, presa in esame sia nei suoi aspetti pratico-tecnici sia nelle sue specifiche dimensioni epistemologiche. In particolare, saranno approfonditi i seguenti aspetti: la relazione fra osservatore ed osservato, la molteplicità dell’esperienza sul campo, le tecniche di documentazione etnografica e le forme di testualizzazione. Inoltre, saranno presentate e discusse alcune esperienze di ricerca etnografica su diversi temi, con particolare riferimento ai mondi scolastici ed educativi; ciò al fine di riflettere sul ruolo dell’antropologia e sulle potenzialità dei suoi metodi di indagine per cogliere le connessioni rilevanti tra i processi di apprendimento e i contesti ambientali, sociali, istituzionali e organizzativi nei quali si situano. |
Testi di riferimento | Kottak, C. P. (2012), Antropologia culturale, McGraw-Hill Education, New York (Edizione italiana a cura di L. Bonato) [parte prima e seconda, corrispondenti ai capitoli da 1 a 13] Lettura di un testo a scelta tra: Abu-Lughod, L. (2022 [1986]), Sentimenti velati. Onore e poesia in una società beduina, Rosenberg & Sellier, Torino. De Martino, E. (2015 [1961]), La terra del rimorso. Contributo a una storia religiosa del Sud, Il Saggiatore, Milano Griaule, M. (2002 [1948]), Dio d’acqua. Incontri con Ogotemmêli, Bollati Boringhieri, Torino. Lévi-Strauss, C. (2015 [1955]), Tristi tropici, Il Saggiatore, Milano. Mead, M. (2007 [1928]), L’adolescenza in Samoa, Giunti Editore, Firenze. Pritchard, E. E. (2016 [1940]), I Nuer: un’anarchia ordinata, Franco Angeli, Milano. Sclavi, M. (2005), A una spanna da terra. Una giornata di scuola negli Stati Uniti e in Italia e i fondamenti di una metodologia umoristica, Mondadori, Milano. Wacquant, L. (2022 [2007]), Anima e corpo. La fabbrica dei pugili nel ghetto nero Americano, DeriveApprodi, Bologna. |
Obiettivi formativi | L’insegnamento ha l’obiettivo di trasmettere agli studenti le conoscenze relative alla storia e ai fondamenti teorici della disciplina, agli strumenti concettuali e ai metodi di ricerca utilizzati. Lo studente dovrà conoscere le principali correnti teoriche dell’antropologia culturale e le sue nozioni di base, oltre che saperle comunicare in un linguaggio antropologico appropriato, mostrando capacità di analisi, sintesi, argomentazione e di collegamento interdisciplinare. Saprà inoltre applicare in maniera autonoma e critica il sapere antropologico e l’approccio etnografico nella propria pratica professionale, centrata sulla relazione, con particolare riguardo all’interpretazione della dimensione culturale, e specificatamente interculturale, dei legami sociali, educativi e istituzionali, e dei corrispettivi processi sociali e storici. |
Prerequisiti | No |
Metodi didattici | Le lezioni saranno prevalentemente di tipo frontale, con una forte componente interattiva. Si svolgeranno con l’ausilio di materiale documentale di vario tipo (fotografico, audiovideo) e supporti informatici (Slide Powerpoint). Sono inoltre previsti seminari di approfondimento a partire da letture, fotografie e filmati presentati in aula. |
Altre informazioni | Studenti con disabilità e/o DSA: per ogni informazione sui servizi dell’Ateneo, consultare la pagina https://lettere.unipg.it/home/disabilita-e-dsa e mettersi in contatto con il Referente per il Dipartimento. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | L'esame finale prevede un test con domande a risposta multipla e una prova orale sugli argomenti trattati durante le lezioni e approfonditi attraverso i testi consigliati. Il colloquio si svolgerà subito dopo la prova scritta. I criteri di valutazione della prova consisteranno nel verificare le conoscenze acquisite, la capacità di trasferirle e applicarle in maniera critica a contesti reali, e l’acquisizione di competenze linguistiche relative al campo disciplinare. |
Programma esteso | Nello specifico, durante il corso saranno affrontati i seguenti argomenti: - l’antropologia culturale: lineamenti storici, scuole e correnti di pensiero (4 ore); - approcci olistici e comparativi nello studio delle differenze culturali, rapporto tra biologico e sociale, decostruzione del concetto di “razza” (2 ore); - “cultura”: origini sociali ed evoluzione del concetto, concezione universalista e concezione particolarista della cultura, approcci essenzialisti e processuali (2 ore); -identità, alterità e differenza, etnocentrismo e relativismo culturale, inculturazione, acculturazione, habitus e pratiche (2 ore); società e sistemi sociali, status e ruolo, organizzazione sociale e relazioni di potere (2 ore); -forme di scambio e distribuzione: reciprocità, dono, redistribuzione (2 ore); -genere: sesso e genere, modelli, ruoli e stereotipi (2 ore); -parentela e discendenza: forme di vita famigliare, famiglia e discendenza, gradi e terminologia di parentela (2 ore); religione e spiritualità: animismo e totemismo, mito e rito, riti di passaggio (2 ore); -il corpo: tecniche del corpo, processi di incorporazione, rappresentazioni culturali di salute e malattia (2 ore); -tradizioni popolari, folklore, patrimonio e politiche patrimoniali (2 ore); -globalizzazione e processi di mobilità, flussi migratori, mediazione interculturale (2 ore); -la ricerca sul campo e la pratica etnografica: relazione fra osservatore ed osservato e l’“osservazione partecipante”, molteplicità dell’esperienza sul campo (dimensione sensoriale, emotiva, etica), strumenti di indagine (scrittura, audio, fotografia, video), tecniche di documentazione etnografica (diario, interviste, storie di vita) e forme di testualizzazione (diario, articoli e monografie) (10 ore). |
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile |