Offerta Formativa 2022/23 - Regolamento 2022

Corso di laurea in Servizio sociale

Attività Formative

Tirocinio
Il Dipartimento di Scienze Politiche raccoglie dati sulle opinioni di enti e imprese che ospitano gli studenti per attività di stage e tirocinio. Il sistema prevede la compilazione di un questionario on line che viene compilato a fine attività sia da parte del tirocinante che del tutor aziendale.
I dati a disposizione (201 schede) sono stati elaborati senza distinguere fra corsi di studio, ma offrono comunque un quadro significativo dell’opinione degli enti e delle imprese ospitanti.
Da essi emerge come l’84% degli enti valutino come “ottima” la complessiva esperienza di tirocinio. Il 16% valuta come “buona” l’esperienza.
Nelle parti del questionario dedicate ai commenti liberi la formazione degli studenti viene ritenuta adeguata rispetto alle attività formative proposte e le attese sono soddisfatte.
Viene inoltre segnalata la coerenza tra gli obiettivi formativi definiti prima dell’inizio dello stage e le attività effettivamente svolte.
La valutazione sulle caratteristiche e sulle capacità degli studenti in tirocinio sono apprezzate, con particolare riferimento al grado di interesse e di motivazione dimostrati, all’effettiva assunzione di responsabilità, alla attitudine all’integrazione, collaborazione, capacità di ideazione e progettazione, capacità di affrontare questioni complesse, elevata adattabilità a situazioni mutevoli, e, ai rapporti con l’utenza.
Complessivamente l’esperienza di stage viene ritenuta molto utile sia per gli studenti che per gli enti ospitanti.
Dall’analisi delle schede compilate dagli enti ospitanti emergono anche suggerimenti per il miglioramento dell’esperienza di tirocinio: è rilevante la necessità di un contatto diretto con i tutor universitari, la necessità di aumentare la durata a prescindere dalle ore di tirocinio previste dai piani di studio. Viene anche segnalata l’opportunità di potere accedere a una banca dati dinamica per le offerte di tirocini.

Il corso di laurea ha da diversi anni una stretta collaborazione con l'Ordine dell'Umbria degli assistenti sociali che si concretizza in diverse modalità fra cui la presenza di assistenti sociali che lavorano in strutture pubbliche del territorio umbro e che insegnano nel corso materie professionalizzanti e l'organizzazione di seminari per la preparazione agli esami di stato di tipo A e B. Questa collaborazione è stata ulteriormente rinsaldata da una convenzione firmata in data 11 ottobre 2020 in cui l’ordine degli a.s. insieme al dipartimento di scienze politiche, in cui i due attori si impegnano fattivamente per curare al meglio l’esperienza dei tirocini professionali.
Le attività di tirocinio previste dal CdS hanno una forte connotazione professionalizzante e mirano a fornire, nel rispetto di precisi obiettivi formativi, strumenti e tecniche per operare in tutte le fasi dell’intervento sociale per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi in situazione di bisogno e disagio, anche promuovendo e gestendo la collaborazione con organizzazioni di volontariato e del terzo settore. L’organizzazione e la gestione di tali attività prevede un processo complesso, sia dal punto di vista interno, sia dal punto di vista dei rapporti con il territorio che necessita costante monitoraggio.
A fronte di una disponibilità ridotta da parte degli enti e dei servizi per l'accettazione dei tirocinanti data la complessità della gestione di personale esterno negli enti/servizi per via dell’emergenza sanitaria, è stato organizzato per il secondo anno consecutivo un tirocinio sostitutivo per gli/le studenti interessati/e reclutando un’assistente sociale ad hoc ¿Veruska Bacchini - che ha affiancato la responsabile dell’ufficio tirocini e stages.
Il progetto delle attività sostitutive del tirocinio si è svolto nel periodo 09/04/21 ¿ 21/06/2021 con 26 incontri on line che hanno riguardato vari aspetti della professione: metodologia, deontologia, tecniche, strumenti, applicati e contestualizzati in aree di intervento specifiche e ambiti occupazionali diversificati. Gli incontri sono stati condotti da assistenti sociali professionisti o altri specialisti dell’argomento trattato; Veruska Bacchini è stata presente a tutti gli incontri con funzioni di tutoraggio, supporto e accompagnamento dirette sia agli studenti partecipanti che ai conduttori garantendo un continuo lavoro di collegamento tra i diversi argomenti presentati e riferimenti teorici e pratici professionali.
Hanno partecipato al Progetto delle attività sostitutive n. 48 studenti del corso di laurea triennale.
Prova finale
Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste nella redazione, sotto la guida di un docente relatore, di un elaborato riguardante una tematica specifica attinente al percorso di studio realizzato nel triennio. L'elaborato sarà discusso di fronte ad una apposita commissione secondo le forme e le modalità decise dal regolamento didattico del corso di studio.
Modalità di svolgimento della prova finale
La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella elaborazione e nella discussione di un lavoro concordato con il/la docente relatore/relatrice, attinente una disciplina della quale lo/la studente abbia sostenuto l'esame e che appartiene al proprio percorso formativo.
Si richiede un elaborato di circa trenta cartelle contenenti approssimativamente 2000 battute ciascuna.
L’elaborato è oggetto di una discussione propedeutica di fronte ad una Commissione ristretta composta da tre docenti, tra i quali almeno due titolari di un insegnamento in Dipartimento. Tale discussione può essere sostenuta anche prima dell’ultimo esame rimasto.
Di tale Commissione fa parte il/la docente relatore/relatrice che ha seguito il candidato nella preparazione della prova finale.
Il periodo che intercorre fra l'acquisizione di tutti i crediti formativi previsti dal piano degli studi, eccetto quelli della prova finale, e l'inizio della sessione di laurea non deve essere inferiore a quindici giorni.
Alle attività necessarie al superamento della prova finale sono riservati 6 crediti.

La Commissione di Laurea, composta da almeno sette docenti e presieduta da un/a docente di ruolo, acquisito il parere della Commissione ristretta, attribuisce all'elaborato finale fino a un massimo di 4 punti e procede al conferimento del titolo di studio con la votazione finale espressa in centodecimi come di seguito descritto.
Il voto finale, con cui viene conferita la laurea, è il risultato della media matematica dei voti degli esami sostenuti, ponderata con i relativi crediti formativi ed espressa in centodecimi, maggiorata dei punti attribuiti dalla Commissione di laurea all'elaborato finale e dei seguenti bonus:
- bonus di 1 punto se la media degli esami è uguale o superiore a 99;
- bonus di 3 punti per chi consegue la laurea entro il terzo anno di iscrizione;
- bonus di 1 punto per il superamento di almeno un esame e/o la preparazione della tesi all'interno di uno scambio Erasmus;
- bonus correlato ai giudizi conseguiti nelle attività di tirocinio come segue:
Ottimo + ottimo = 2 punti,
Ottimo + buono = 1,5 punti;
Buono + buono = 1 punto;
Buono + sufficiente = 0,50 punti;
- bonus di 1 punto per chi con i punteggi e i bonus precedenti raggiunge un totale di 109;

Prima della redazione della tesi di laurea lo/la studente è invitato a prendere visione delle decisioni del Dipartimento di Scienze Politiche in merito al plagio. E' da considerarsi plagio l'impiego di testi di cui lo/la studente non sia direttamente l'autore per la composizione della tesi di laurea. La riproposizione di testi altrui o di testi ufficiali è possibile quando si tratti di una porzione molto limitata di testo presentata fra virgolette e corredata dal riferimento all'autore o all'autorità che ha prodotto il testo. Ogni docente controlla che i lavori sottoposti dagli studenti per la composizione della tesi di laurea siano originali. Quando il/la docente individua il plagio, ne consegue la sospensione della domanda di laurea per una sessione e la segnalazione al Presidente della commissione di laurea del tentato plagio. Qualora il tentato plagio sia reiterato per una seconda volta, il Consiglio di Dipartimento può assumere ulteriori misure quali la proposizione dell'azione disciplinare nei confronti dello/della studente. Nel caso in cui ne ricorrano i presupposti il Dipartimento provvede alla denuncia per plagio.
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