Offerta Formativa 2022/23 - Regolamento 2022

Corso di laurea in Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (abilitante alla professione sanitaria di tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro)

Attività Formative

Tirocinio
Il tirocinio curriculare professionalizzante del CdS, conseguentemente all’emergenza epidemiologica da COVID-19, ha dovuto affrontare diverse criticità nella programmazione e nell’organizzazione, messe in evidenza dall’evolversi sul territorio nazionale e regionale dell’emergenza sanitaria e dal conseguente aggiornamento delle normative e delle misure anti-COVID di contrasto e contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di vita, negli luoghi di lavoro e nella collettività.
Il piano di tirocinio previsto dal 15 settembre all’11 dicembre 2020 per gli studenti dei tre anni di corso, con la recrudescenza della pandemia evidenziatasi nei mesi estivi anche a livello nazionale e regionale e la successiva proroga ministeriale al 15 ottobre della fase 3, con il DL 30/7 n.83 “Proroga dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19”, ha dovuto essere riprogrammato con una diversa articolazione per compensare la sospensione temporanea dei tirocini dovuta all'impegno di tutto il personale dei Dipartimenti di Prevenzione delle USL convenzionate nella sorveglianza epidemiologica della pandemia. La sospensione dei tirocini, causata dal peggioramento dell’emergenza sanitaria, ha coinvolto direttamente gli studenti del 1° e del 2° anno e parzialmente gli studenti del 3° anno, per i quali il mancato svolgimento del tirocinio avrebbe pregiudicato la possibilità di laurearsi nei tempi normali, determinando un’ulteriore criticità nel percorso formativo.
Da qui la necessità di predisporre forme alternative e straordinarie di tirocinio per gli studenti dei primi due anni e una diversa organizzazione del percorso per gli studenti del 3° anno, al fine di garantire comunque il completamento annuale del percorso formativo.
Partendo dagli obiettivi differenziati per i tre anni di corso, fissati nei progetti formativi di tirocinio, sono state individuate le corrispettive attività pratiche-professionalizzanti offerte dalle sedi di tirocinio distribuite all’interno delle strutture operative territoriali afferenti ai Dipartimenti di Prevenzione delle USL. L’approfondimento di alcuni aspetti organizzativi, operativi e pratico-professionalizzanti già acquisiti dagli studenti del 2° e 3° anno con il tirocinio 2018/2019, verificati con il superamento della relativa prova d’esame, hanno rappresentato una fonte di conoscenza da poter trasmettere e condividere all’interno del Corso. L’attività di formazione tra pari, sulla base delle diverse esperienze e conoscenze acquisite e riscontrate, è stata svolta seguendo le disposizioni anti-COVID relative alle attività formative laboratoriali e di tirocinio in presenza. Il processo formativo è stato coordinato e agevolato nelle diverse fasi svoltesi in sede universitaria in presenza e a distanza e fuori sede. Parte del tirocinio del 3° anno è stato svolto presso le sedi dei Dipartimenti di Prevenzione delle USL Umbria 1 e 2 prestando servizio nel sistema di sorveglianza epidemiologica con attività di tracciamento dei contatti, gestione delle quarantene, isolamento e sorveglianza attiva.
Il processo formativo così individuato ha previsto uno scambio fra gli studenti del Cdl proporzionato alle conoscenze e con forme di tutorato. Nella pratica, gli studenti del 3° anno sulla base delle loro conoscenze ed esperienze acquisite con il tirocinio hanno progettato e predisposto attività per gli studenti del 2° anno, questi a loro volta, con le stesse modalità, lo hanno fatto a favore degli studenti del 1° anno i quali hanno implementato il percorso con ricerche, approfondimenti su temi affrontati e discussi successivamente negli incontri in plenaria. Le attività hanno previsto la preparazione in gruppi, coordinata all’interno del CdS, di materiali didattici, elaborazione di documenti, esercitazioni e simulazioni su casi reali e discussioni plenarie preordinate su argomenti d’interesse comune. In sede d’esame finale è stato possibile verificare il livello di conoscenze raggiunto e valutare l’esperienza vissuta complessivamente.
Questa esperienza di tirocinio tra pari, nonostante le criticità, le incertezze e le difficoltà che l’hanno caratterizzata, ha avuto riscontri positivi da parte degli studenti che hanno assunto un atteggiamento proattivo, creativo e di collaborazione costruttiva. Il riscontro positivo da parte delle sedi ospitanti gli studenti inseriti attivamente nel sistema di sorveglianza epidemiologica, ha evidenziato la qualità del contributo professionale espresso da questi laureandi a favore della collettività.
Il modello di formazione tra pari, sperimentato con successo in fase di emergenza sanitaria, potrebbe essere implementato all’attività di tirocinio, una volta ripresa la normalità.
Prova finale
Caratteristiche della prova finale
La prova finale, a cui sono attribuiti 6 CFU, per il conseguimento del titolo accademico e professionale consiste in:
a) una prova pratica, di abilitazione pre-laurea alla professione, per la dimostrazione delle conoscenze e delle capacità metodologico-operative e decisionali nel gestire una situazione inerente lo specifico professionale (il non superamento della quale impedisce il completamento della prova finale);
b) la presentazione di una dissertazione di natura teorico-applicativa-sperimentale dinanzi alla Commissione di esame di Laurea.
L’elaborato e la dissertazione per l’esame di laurea devono possedere una buona coerenza con il piano degli studi e viene valutato il rigore metodologico adottato nella conduzione dell’indagine, l’attualità e l’originalità del campo indagato, la leggibilità e la fondatezza dei risultati. La preparazione dell’elaborato avviene sotto la guida di un docente che assume la funzione di relatore.
L’indagine può essere svolta presso le strutture pubbliche e private sedi di tirocinio o presso altre strutture pertinenti individuate dallo studente-laureando.
L’assegnazione del voto finale espresso in centodecimi stabilito dalla Commissione di laurea tiene conto:
- dei risultati conseguiti nell’attività didattica formale e di tirocinio e della carriera;
- dei risultati ottenuti nella prova pratica di abilitazione alla professione;
- della valutazione della tesi e della dissertazione orale.
Il voto è la risultante dei seguenti punteggi:
a) media ponderata degli esami espresso in centodecimi;
b) punteggio ottenuto dalla valutazione della prova di abilitazione;
c) punteggio ottenuto dalla valutazione della tesi e della dissertazione;
d) punteggio relativo alla carriera, (anni impiegati per il completamento del percorso formativo)
e) lodi conseguite;
f) attività Erasmus completate.
La lode proposta dal presidente della Commissione di Laurea, può venire attribuita con parere unanime della Commissione ai candidati che conseguano un punteggio finale pari o superiore a 110.
Modalità di svolgimento della prova finale
La prova finale, a cui sono attribuiti 6 CFU, per il conseguimento del titolo accademico e professionale consiste in:

a) una prova pratica, avente valore di Esame di Stato abilitante all'esercizio professionale ai sensi dell'art.6 del DM 2 aprile 2001, per la dimostrazione delle conoscenze e delle capacità metodologico-operative e decisionali acquisite nel gestire una situazione inerente lo specifico esercizio professionale (il non superamento della quale impedisce il completamento della prova finale);
b) la presentazione di una dissertazione di natura teorico-applicativa-sperimentale dinanzi alla Commissione di esame di Laurea. L'elaborato e la dissertazione per l'esame di laurea devono possedere una buona coerenza con il piano degli studi e viene valutato il rigore metodologico adottato nella conduzione dell'indagine, l'attualità e l'originalità del campo indagato, la leggibilità e la fondatezza dei risultati.

La preparazione dell'elaborato avviene sotto la guida di un docente che assume la funzione di relatore. Il relatore può essere anche affiancato da un correlatore, durante tutto il corso dell'elaborazione. Il Presidente del Corso, sentito il relatore, assegna un contro-relatore, che avrà il compito di fornire una valutazione esterna del lavoro di Tesi. Il lavoro può essere svolto presso le strutture pubbliche e private sedi di tirocinio o presso altre strutture pertinenti individuate dallo studente-laureando.


Per essere ammessi alla prova finale di laurea e conseguire l'abilitazione alla professione occorre avere acquisito il totale dei crediti previsti per le attività formative teoriche e pratiche, avere presentato domanda al Rettore almeno 45 giorni prima della seduta di laurea e avere consegnato una copia dell'elaborato di Tesi almeno 20 giorni prima della seduta di laurea.

La Commissione è composta da non meno di 7 e non più di 11 membri nominati dal Rettore su proposta del Presidente del Corso. Fanno parte della Commissione due membri designati dalle associazioni professionali maggiormente rappresentative individuate secondo la normativa nazionale vigente, un membro in rappresentanza del MIUR e un membro in rappresentanza del Ministero della salute.

Nell'assegnare il voto finale espresso in centodecimi, la Commissione di laurea tiene conto:
- dei risultati conseguiti nell'attività didattica formale e di tirocinio e della carriera;
- dei risultati ottenuti nella prova pratica di abilitazione alla professione;
- della valutazione della tesi e della dissertazione orale.
Il voto è la risultante dei seguenti punteggi:
a) media ponderata degli esami espresso in centodecimi;
b) punteggio ottenuto dalla valutazione della prova di abilitazione (0 - 2);
c) punteggio ottenuto dalla valutazione della tesi e della dissertazione
(tesi compilativa 0 - 3)
(tesi sperimentale 0 - 6);
d) punteggio relativo alla carriera, anni impiegati per il completamento del percorso formativo (0 - 3);
e) lodi conseguite (0,25/lode);
f) attività Erasmus completate (0,25/anno).
La lode proposta dal Presidente della commissione di laurea, può venire attribuita con parere unanime della Commissione ai candidati che conseguano un punteggio finale pari o superiore a 110.
La prova finale può essere ripetuta una sola volta.
Condividi su