Offerta Formativa 2023/24 - Regolamento 2023

Corso di laurea in Politica, amministrazione, territorio

Presentazione

Obiettivi formativi specifici
Il corso di laurea si articola in più percorsi curriculari, in ciascun dei quali sono previsti esami obbligatori e crediti spendibili scegliendo gli insegnamenti in un elenco limitato di corsi. Il percorso è articolato in modo che in tutti i curricula siano adeguatamente presenti le aree di apprendimento di carattere storico, sociale, giuridico, economico-quantitativo e linguistico. Gli insegnamenti delle diverse aree di apprendimento sono tuttavia articolati in modo da fornire competenze coerenti con gli obiettvi dei diversi curricula. In tutti i curricula sono previsti stage esterni per 9 cfu, con la finalità di fornire ai laureandi l'occasione di sperimentare l'applicazione delle conoscenze e competenze acquisite in un ambiente professionale qualificato.

La formazione, marcatamente interdisciplinare e multidisciplinare nel suo nucleo comune, con apporti di tipo giuridico-amministrativo, politologico e storico, sociologico, economico e statistico-valutativo, è in grado di fornire le necessarie chiavi di lettura per farsi interpreti e protagonisti delle politiche pubbliche e dell'evoluzione delle forme di governo, regolazione e gestione dei servizi pubblici.

La formazione unisce un approccio di tipo teorico tradizionale ad analisi di caso, laboratori anche interdisciplinari, attenzione ai modelli comparati ed alle dimensioni europee e globali delle problematiche, e mira dunque a formare laureati magistrali in grado di rapportarsi alle diverse problematiche sia in termini teorici e critici che operativi.

Il corso mira a formare laureati magistrali in grado di rapportarsi in modo pienamente consapevole con i processi che attraversano le società complesse contemporanee, rendendoli in grado di coglierne le dinamiche di fondo e le ragioni più contingenti di sviluppo e di crisi, dotandoli dei necessari strumenti di interpretazione, analisi e governo delle attuali fasi di trasformazione delle istituzioni e delle politiche pubbliche, sia nella prospettiva direttamente legata all'azione pubblica che in quella del privato che con il settore pubblico allargato si relaziona.

Dalla formazione interdisciplinare e multidisciplinare deriva in particolare l'obiettivo di formare laureati magistrali in grado di dimostrare la loro capacità di operare nel mondo del lavoro in modo interdisciplinare utilizzando aggiornate tecniche comparative ed operare a livello tecnico-professionale nei comparti in cui è richiesto il possesso di sensibilità e competenze sia manageriali che "politiche". Al tempo stesso, non v'è dubbio che la conoscenza del contesto socio-politico, territoriale e istituzionale di riferimento rappresenti un prerequisito fondamentale anche per operare ad un certo livello nella direzione strategica di realtà operative private. Molteplici tematiche di interesse pubblico, quali ad esempio obiettivi sociali o di tutela dell'ambiente e del territorio, caratterizzano sempre di più le attività di impresa. Sia il settore privato sia il settore pubblico richiedono quindi in misura crescente nuove soluzioni organizzative, ridefinizione dei profili professionali, pratiche di valutazione dell'efficienza, dell'efficacia e della soddisfazione dei cittadini.

Questo approccio formativo mira, nel suo complesso, a formare laureati in grado di relazionarsi con le istituzioni ed i loro processi decisionali; a comprendere la dimensione della sostenibilità delle scelte pubbliche e delle loro implicazioni in termini sia economici che di consenso; a inquadrare bisogni e risorse dei territori e a guirdarne lo sviluppo, ad analizzare le politiche pubbliche progettate nelle diverse dimensioni dell'intervento pubblico e a collocarne gli effetti e le ragioni nel contesto territoriale locale, nazionale e globale.

Questo percorso si articola ed arricchisce seguendo le inclinazioni e le propensioni dello studente, che può maggiormente caratterizzarlo tanto nel senso dell'acquisizione di ulteriori strumenti legati all'analisi e comunicazione politica, alle relazioni pubbliche, all'etica pubblica, all'innovazione e digitalizzazione amministrativa, all'analisi del territorio, così andando a definire più nel dettaglio gli specifici obiettivi formativi e professionali.
Descrizione del percorso formativo
Il corso di studio in breve
Il Corso di Laurea Magistrale, attraverso lo studio multidisciplinare ed avanzato in ambito di istituzioni pubbliche, storia, diritto, economia, prepara gli studenti a interpretare la realtà contemporanea in tutti i suoi aspetti e consente loro di acquisire le capacità professionali necessarie ad operare efficacemente a livello dirigenziale, pubblico e privato, in ambito locale, statale e sovranazionale. In particolare, il corso, recentemente riformato, si sviluppa attraverso tre distinti curricula, chiaramente orientati a caratterizzare, in questa cornice comune, la formazione verso le sfide del governo delle democrazie, della managerialità pubblica, delle politiche per il territorio e la sostenibilità. Il percorso, quale che sia l'indirizzo curriculare, consente di conseguire un titolo di laurea magistrale in Scienze della politica o in Scienza delle pubbliche amministrazioni (LM 63 o LM 62), e si articola nei seguenti percorsi curriculari: Governo della democrazia ed etica pubblica; Management delle amministrazioni e dei servizi; Politiche territoriali e sostenibilità.
Il Corso di Laurea è articolato in curricula orientati a formare laureati in grado di ricoprire efficacemente incarichi di
• funzionario-manager degli enti pubblici e privati, con ruoli di alta responsabilità in settori di amministrazione attiva, di studio, ricerca, programmazione e gestione d'impresa;
• esperto nel campo dell'analisi politica e del funzionamento delle istituzioni pubbliche, con ruoli di responsabilità nel campo delle relazioni pubbliche e di consulenza politica e specifiche competenze per il governo delle istituzioni democratiche;
• esperto animatore della partecipazione territoriale e gestione dell'amministrazione del territorio, delle trasformazioni orientate alla sostenibilità, con ruoli di responsabilità in settori di amministrazione attiva e di programmazione.
Oltre alle attività più strettamente didattiche, il Corso di Laurea offre stage e tirocini qualificati, anche all'estero, seminari e incontri per l'approfondimento degli aspetti operativi delle amministrazioni pubbliche, per l'analisi e la progettazione di politiche pubbliche.
Complessivamente, la formazione offerta dal Corso di Laurea appare particolarmente adatta all'impiego direttivo nel settore pubblico, nelle associazioni, nei partiti, nei sindacati, nel terzo settore e negli enti privati che abbiano rapporti col mondo delle istituzioni e amministrazioni pubbliche. Il corso è in grado di fornire competenze avanzate utili in ambito di uffici di diretta collaborazione, direzione delle politiche, oltre che dell'analisi politica e giornalistica.
Inoltre, il Corso di laurea è caratterizzato da una significativa apertura verso il contesto internazionale. Sono attivi numerosi accordi Erasmus+, che consentono agli studenti di svolgere attività di studio all'estero. Infine, diversi docenti hanno rapporti di collaborazione con colleghi di università straniere e sono coinvolti in progetti di ricerca internazionali, che hanno importanti ricadute sull'attività didattica.
Conoscenze richieste per l'accesso
Per tutti gli studenti, l'accesso è condizionato al possesso di requisiti curriculari consistenti nel conseguimento della laurea triennale nella classe delle Scienze Politiche e Relazioni Internazionali (L-36 ai sensi del DM 270/04 e 15 ai sensi del DM 599/99) o in altre che possono essere indicate nel regolamento didattico del corso di studi.
In alternativa al conseguimento di una delle lauree triennali indicate, lo studente può accedere al corso laddove sia in possesso di 60 CFU in settori scientifico-disciplinari coerenti con la formazione di base necessaria per frequentare il corso di laurea e definiti nel regolamento didattico del corso di studio.

E' inoltre richiesto un livello di conoscenza di una lingua europea equiparabile al livello B2 del framework europeo. Eventuali carenze non precludono l'iscrizione al corso ma possono comportare che parte dei crediti dedicati alle altre attività vengano destinati a raggiungere il livello di conoscenza della lingua richiesto.

Indipendentemente dai requisiti curriculari, per tutti gli studenti è prevista una verifica della personale preparazione, con modalità definite nel regolamento didattico.
Non sono previsti debiti formativi, ovvero obblighi formativi aggiuntivi, al momento dell'accesso.
Modalità di ammissione
L'accesso al corso di studio subordinato alla verifica del possesso dei requisiti curriculari e della preparazione personale.
Per quanto riguarda i requisiti curriculari, le conoscenze necessarie per l'accesso al Corso di laurea magistrale si conseguono di norma attraverso la laurea di primo livello nelle classi di laurea: L-36 SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI; L-14 SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI; L-15 SCIENZE DEL TURISMO; L-16 SCIENZE DELL'AMMINISTRAZIONE E DELL'ORGANIZZAZIONE; L-18 SCIENZE DELL'ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE; L-20 SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE; L-33 SCIENZE ECONOMICHE; L-40 SOCIOLOGIA; o lauree degli ordinamenti previgenti ad esse equiparate.
Qualora lo studente abbia conseguito un diploma di laurea di primo livello in una classe di laurea diversa, l'accesso al corso di laurea magistrale è consentito a condizione di aver conseguito almeno 60 crediti in settori scientifico-disciplinari presenti nelle classi di Laurea L-36; L-14; L-16 e L-33, di cui almeno 6 CFU in ciascuno dei seguenti raggruppamenti di settori:
- storico-filosofico-politologico: settori M-FIL03, M-FIL06, M-STO, SPS/01-06,
- economico-statistico: settori SECS
- giuridico: settori IUS
- sociologico, antropologico e psicologico-sociale: settori SPS/07-11, M-DEA/01, M-PSI/05,
In ogni caso il candidato deve aver acquisito almeno 6 crediti formativi in uno o più settori scientifico disciplinare corrispondenti ad una lingua dell'Unione Europea diversa dall'italiano. Tale requisito può essere sostituito da una attività formativa universitaria equivalente o da una certificazione di conoscenza della lingua internazionalmente riconosciuta.
In difetto dei requisiti sopra specificati, l'ammissione al corso subordinata alla valutazione della complessiva carriera dello studente da parte della commissione piani di studio del Dipartimento, la quale può ammettere lo studente vincolando parte dei crediti da conseguire nel percorso di studio magistrale.
Sono in possesso dei necessari requisiti di preparazione personale coloro che abbiano conseguito la laurea triennale con una votazione pari o superiore a 90/110. Nel caso la votazione conseguita sia inferiore a quella indicata, per l'accesso al corso richiesto il superamento di una prova di verifica della preparazione personale che si terrà prima dell'inizio dell'anno accademico: nel sito del Dipartimento sono fornite indicazioni al riguardo. La domanda per la verifica del possesso dei requisiti curriculari da redigere su apposita modulistica va presentata alla Segreteria didattica del Dipartimento di Scienze politiche, il cui responsabile provvederà al rilascio del nulla osta per l'iscrizione al corso.
Ai fini del raggiungimento dei requisiti curriculari per l'accesso al corso, possibile iscriversi ai corsi singoli, come indicato nel Regolamento procedure e tasse di Ateneo, fino ad un massimo di 30 crediti formativi. L'importo delle tasse di iscrizione versate a tal fine verranno decurtate dall'importo totale di iscrizione al Corso di Laurea Magistrale
Orientamento in ingresso
L'orientamento in ingresso è coordinato da una Delegata all'orientamento (Prof.ssa Claudia Mantovani) nominata dal Direttore del Dipartimento, che si avvale della collaborazione della Commissione Orientamento, Comunicazione e Promozione del Dipartimento. La commissione è coordinata dalla Prof.ssa Rita Marchetti (comunicazione) e dalla Prof.ssa Claudia Mantovani (orientamento). La Commissione nel suo insieme comprende 8 docenti, 2 collaboratori PTA e 3 rappresentanti degli studenti.
Fra le iniziative di orientamento di Ateneo, a settembre si svolge “Magistralmente”, una giornata di presentazione dei cdl magistrali sulla piattaforma Teams, a cura dei coordinatori dei cdl.
Per quanto riguarda le iniziative di Dipartimento (di cui alla pagina https://scipol.unipg.it/studenti/orientamento-studenti-e-comunicazione), si svolgono nei mesi di aprile e maggio delle giornate di presentazione dei cdl magistrali rivolte agli studenti della triennale, che hanno inoltre la possibilità di seguire lezioni pilota del corso di laurea magistrale a cui sono interessati.
Orientamento e tutorato in itinere
L'orientamento in itinere si esprime attraverso diverse modalità di erogazione.
Per le attività di orientamento coordinate e programmate dall'ateneo v. documento trasmesso dall'Ufficio Assicurazione della Qualità.
Attività di Dipartimento:
- Attività di tutorato in itinere è svolta da tutti i docenti del CdS, tipicamente durante le ore di
ricevimento ed è rivolta ad assistere nella risoluzione di problemi legati alla condizione di
studente e al metodo di studio.
- Sono previsti, inoltre, docenti di riferimento incaricati ai quali gli studenti possono rivolgersi in caso di necessità per richiedere un servizio di tutorato personale e per concordare le corrispondenti modalità di svolgimento.
Prof. Loreto Di Nucci (in particolare per gli studenti del curriculum in Governo della democrazia ed etica pubblica)
Prof. Alessandra Pioggia (in particolare per gli studenti del curriculum in Management delle amministrazioni e dei servizi)
Prof. Manuel Vaquero (in particolare per gli studenti del curriculum in Politiche territoriali e sostenibilità)
- Sono previsti tutor identificati tra gli studenti capaci e meritevoli, ai sensi della legge n. 170/2003 che aiutano gli studenti con l'organizzazione del piano di studi e altri aspetti legati alle attività didattiche del corso.
- Per la scelta del tirocinio/stage è previsto uno sportello apposito, curato dalla dott.ssa Flavia Baldassarri, che ascolta le esigenze e le aspirazioni dello/della studente e lo orienta verso la soluzione più idonea al completamento della formazione (https://scipol.unipg.it/studenti/corsi-iscrizione-e-gestione-cfu/stage-tirocini)
- È inoltre previsto un servizio di tutorato rivolto agli studenti stranieri in ingresso e agli studenti italiani che si recano per periodi di studio presso università estere convenzionate. (https://scipol.unipg.it/studenti/area-internazionale/orientamento-e-tutorato)
- In applicazione delle Leggi n.104/92 e n.17/99, l'Università degli studi di Perugia ha attivato iniziative intese a garantire agli studenti disabili pari opportunità nella fruizione del percorso universitario. Il Consiglio di Dipartimento ha nominato la Prof. Amina Maneggia quale docente responsabile dei servizi per gli studenti con DSA o disabilità (https://scipol.unipg.it/studenti/servizi/disabilita-dsa)

ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE
L'attività di comunicazione e promozione del Dipartimento di Scienze politiche è coordinata dalla Commissione Orientamento, Comunicazione e Promozione e si è avvalsa in passato della collaborazione di una società esterna. La comunicazione del Dipartimento prevede in alcuni periodi dell'anno l'uso di campagne Google Ads® per la sponsorizzazione dei corsi di laurea Magistrale. Il Dipartimento gode di una sua propria identità visiva e mantiene regolarmente aggiornato il suo sito www.scipol.unipg.it ed il sito http://scipolorienta.unipg.it/ con tutte le informazioni sulla sua offerta formativa attiva. Inoltre, sta lavorando ad un nuovo layout grafico del sito www.scipol.unipg.it.
Il Dipartimento è sui principali social (Facebook, Instagram, Twitter, YouTube) ed ha recentemente attivato anche un canale Telegram.
Numero degli iscritti
Analizziamo qui i dati di Ateneo aggiornati al 3 agosto 2022. Gli iscritti sono complessivamente 58 in diminuzione rispetto ai 64 dello scorso anno. Gli immatricolati sono 23, in diminuzione rispetto ai 38 dello scorso AA. Sono aumentati gli studenti in uscita (7 contro 1 dello scorso AA). Per quanto riguarda gli iscritti al primo anno, 15 su 23 (il 65%) sono con esami (voto medio 28,9 e 26 CFU in media), mentre lo scorso AA erano 28 su 38 (il 74%; voto medio 28,8, 29,8 CFU in media). Il voto alla laurea è per 16 laureati su 18 superiore a 105.
Tenendo conto del riordino operato a partire dall'a.a. 2019-2020, i dati disponibili ed utili sono essenzialmente in larga parte relativi all'ingresso. I dati e gli indicatori sembrano in ogni caso segnalare un dato numericamente ancora limitato degli iscritti, con una prevalenza degli iscritti al curriculum in scienze delle pubbliche amministrazioni. Si tratta di un dato come tale sicuramente migliorabile specie tenuto conto dell'ottima qualità dei corsi come risultante dalle valutazioni degli studenti e della tradizione di eccellenza del percorso di studi.
Si tratta di un andamento nel complesso non del tutto soddisfacente, e non pienamente rispondente alle reali potenzialità del Dipartimento. Il riordino del corso, oramai a regime, non sembra avere ancora portato a risultati significativi, con un risultato che non si discosta sostanzialmente da quello del corso precedente alla riforma: il che si ritiene dipendere verosimilmente dall'esigenza di far meglio conoscere l'offerta didattica, da un lato, e dalla fase pandemica che abbiamo alle spalle che ha inciso sulla capacità del percorso di dispiegare le sue potenzialità, legate in modo significativo alla qualità dell'offerta e alla relazione docente-studente.
Sul versante dell'attrattività si è intervenuti con attività di orientamento in ingresso in modalità telematica, mentre si è allentata la tradizionale filiera dell'orientamento in presenza sul territorio (che si intende riprendere e promuovere, anche sfruttando le numerose attività in essere con gli istituti scolastici). Le iniziative di orientamento sono state oggetto di specifica attenzione, anche con il rinnovo della composizione della commissione, presieduta ora da Claudia Mantovani, anche nel rapporto con le iniziative di ateneo.
Risultati in termini di occupabilità
Osservando il campione dei soli laureati magistrali in Scienze della politica o Scienze dell'amministrazione dell'Università di Perugia (Indagine AlmaLaurea) a tre anni dalla laurea i dati sono molto buoni, ancorché espressi da un campione ridotto. Si tratta di dati che forniscono una buona immagine dell'esito occupazionale, ma che scontano il dato numerico ridotto e si riferiscono in ogni caso a laureati nei pregressi percorsi di studio prima della riforma che ha prodotto il corso di laurea magistrale in Politica amministrazione e territorio. Dalle indagini sulla condizione occupazionale dei laureati “PAT” intervistati ad un anno dal conseguimento del titolo (relativamente a 21 laureati, ne sono stati intervistati 13, di cui 9 che non lavoravano già al momento della laurea), si può ricavare il tasso di occupazione (55,6%), minore di quello di Ateneo (68,5%) e di quello medio relativo ai laureati italiani nella stessa classe di laurea negli Atenei del Centro e Italiani (68,5%). Il tasso di occupazione dei laureati intervistati a 3 e a 5 anni, invece, si attesta su valori molto alti (90 e 100%), maggiori di quelli medi di Ateneo (84,6 e 86,3%). La retribuzione mensile media netta è in linea con quella di Ateneo sia per i laureati intervistati a 1, a 3 che a 5 anni dalla laurea.
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