Offerta Formativa 2023/24 - Regolamento 2023
Corso di laurea in Relazioni internazionali
Attività Formative
Tirocinio |
Il Dipartimento di Scienze Politiche raccoglie dati sulle opinioni di enti e imprese che ospitano gli studenti per attività di stage e tirocinio. Il sistema prevede la compilazione di un questionario on line che viene redatto a fine attività sia da parte del tirocinante che del tutor aziendale. I dati a disposizione (201 schede) sono stati elaborati senza distinguere fra corsi di studio, ma offrono comunque un quadro indicativo dell'opinione degli enti e delle imprese ospitanti. Da essi emerge come l'84% degli enti valutino come “ottima” la complessiva esperienza di tirocinio. Il 16% valuta come “buona” l'esperienza. Nelle parti del questionario dedicate ai commenti liberi, la formazione degli studenti è ritenuta adeguata rispetto alle attività formative proposte e le attese sono soddisfatte. Inoltre, è segnalata la coerenza tra gli obiettivi formativi definiti prima dell'inizio dello stage e le attività effettivamente svolte. Gli studenti in tirocinio sono apprezzati e valutati positivamente con particolare riferimento al grado di interesse e di motivazione dimostrati, all'effettiva assunzione di responsabilità, all'attitudine all'integrazione, alla collaborazione, alla capacità di ideazione e progettazione, alla capacità di affrontare questioni complesse, alla elevata adattabilità a situazioni mutevoli e ai rapporti con l'utenza. Complessivamente, l'esperienza di stage è ritenuta molto utile sia dagli studenti che dagli enti ospitanti. Dall'analisi delle schede compilate dagli enti ospitanti, emergono altresì suggerimenti per il miglioramento dell'esperienza di tirocinio. Appare rilevante la necessità di un contatto diretto con i tutor universitari, nonché l'aumento della durata del tirocinio, a prescindere dalle ore previste dai piani di studio. Viene infine segnalata l'opportunità di poter accedere a una banca dati dinamica per le offerte di tirocinio. |
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Prova finale |
Caratteristiche della prova finale La prova finale, a cui è attribuito un congruo numero di crediti (almeno 18 CFU), consiste nella redazione, sotto la guida di un docente relatore, di una tesi scritta, elaborata in modo originale dallo studente, riguardante una tematica specifica attinente al percorso di studio realizzato nel biennio. L'elaborato, che dovrà dimostrare una conoscenza approfondita del tema, una capacità critica e una piena maturità di giudizio nei settori che definiscono il profilo professionale scelto, sarà discussa di fronte ad una apposita Commissione secondo le forme e le modalità definite dal Regolamento didattico del corso di studio. Per la redazione della prova finale si tende a incentivare, per quanto nelle possibilità/disponibilità dei singoli studenti, esperienze di studio e ricerca condotte all'estero. Modalità di svolgimento della prova finale Per essere ammessi alla prova finale occorre aver conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi. La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella elaborazione, sotto la guida di un docente relatore e di un eventuale docente correlatore, e nella discussione, davanti ad un'apposita commissione, di una dissertazione scritta originale a carattere scientifico, riguardante una tematica specifica attinente al percorso di studio svolto nel biennio. L'elaborato, che potrà essere scritto in lingue diverse dall'italiano, dovrà dimostrare una conoscenza approfondita e una piena maturità di giudizio nei settori che definiscono il profilo professionale scelto. La Commissione di valutazione della prova finale è composta da almeno sette docenti titolari di un insegnamento in Dipartimento ed è presieduta da un professore di ruolo. Alla prova finale vengono attribuiti fino a un massimo di otto punti. Alle attività necessarie al superamento della prova finale sono riservati 21 crediti. Prima della redazione della tesi di laurea, lo studente è invitato a prendere conoscenza delle deliberazioni assunte dal Dipartimento di Scienze Politiche in materia di plagio e a sottoscrivere, sotto la propria responsabilità, una dichiarazione anti-plagio. È da considerarsi plagio l'impiego di testi di cui lo studente non sia direttamente l'autore per la composizione della tesi di laurea. La riproposizione di testi altrui o di testi ufficiali è possibile quando si tratti di una porzione molto limitata di testo presentata fra virgolette e corredata dal riferimento all'autore o all'autorità che ha prodotto il testo. Ogni docente controlla che i lavori sottoposti dagli studenti per la composizione della tesi di laurea siano originali. Quando il docente individui il plagio, ne consegue la sospensione della domanda di laurea per una sessione e la segnalazione al presidente della Commissione di laurea del tentato plagio. Qualora il tentato plagio sia reiterato per una seconda volta, il Consiglio di Dipartimento può assumere ulteriori misure, quali la proposizione dell'azione disciplinare nei confronti dello studente. Nel caso in cui ne ricorrano i presupposti, il Dipartimento provvede alla denuncia per plagio. |