Insegnamento ANTROPOLOGIA CULTURALE
Nome del corso di laurea | Scienze della formazione primaria |
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Codice insegnamento | GP004455 |
Curriculum | Comune a tutti i curricula |
Docente responsabile | Daniele Parbuono |
Docenti |
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Ore |
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CFU | 8 |
Regolamento | Coorte 2020 |
Erogato | Erogato nel 2020/21 |
Erogato altro regolamento | Informazioni sull'attività didattica |
Attività | Base |
Ambito | Discipline sociologiche e antropologiche |
Settore | M-DEA/01 |
Anno | 1 |
Periodo | Primo Semestre |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Tipo attività | Attività formativa monodisciplinare |
Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | Nella prima parte del corso, saranno illustrati i fondamenti teorici e i concetti principali della disciplina con brevi cenni alla storia dell’Antropologia, oltre che a casi etnografici classici e contemporanei. Nella seconda parte, si presterà attenzione ai problemi e ai metodi di ricerca con particolare riferimento all’antropologia dell’educazione e ai contesti educativi. La terza parte sarà invece dedicata ai lavori di gruppo pensati intorno al tema centrale della “diversità”. Nell’ultima lezione si ripercorreranno i principali temi trattati facendo il punto sugli esiti del corso. Gli studenti avranno accesso alla piattaforma didattica UniStudium e potranno consultare il materiale didattico, interagendo tra loro sui temi del corso. |
Testi di riferimento | - Cuche D., La nozione di cultura nelle scienze sociali, Bologna, Il Mulino, 2003 [nuova edizione 2006]. - Falteri P., Materiali di antropologia culturale per il corso di laurea in Scienze della formazione primaria, Perugia, Morlacchi. - Mezzini M. – Rossi C., Gli specchi rubati. Percorsi multiculturali nella scuola elementare, Roma, Meltemi, 1997 (con particolare attenzione ai percorsi didattici). - Aime M., Una bella differenza. Alla scoperta della diversità del mondo, Torino, Einaudi, 2009. |
Obiettivi formativi | Alla fine del corso gli studenti devono acquisire conoscenze di base sulle prospettive e sui metodi dell’antropologia sociale e culturale con particolare riferimento ai contesti educativi. Dovranno inoltre imparare a relazionarsi in modo complesso con il concetto di “diversità”. |
Prerequisiti | No |
Metodi didattici | Lezioni frontali con una forte interazione e lavori di gruppo. |
Altre informazioni | No |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Esame orale |
Programma esteso | 1. Presentazione del corso: calendario didattico; programma, libri di testo e letture. Introduzione all’utilizzo della piattaforma UniStudium. Illustrazione delle modalità d’esame. 2. Introduzione alla prospettiva antropologica: punti di vista; sguardi; relazionalità; capacità di ascolto; gestione creativa dei conflitti; metodologie dell’incontro. Le “cornici culturali” entro cui siamo immersi. 3. Le antropologie: l’Antropologia culturale nel panorama delle scienze umane; gli ambiti di pertinenza dell’Antropologia fisica. La costruzione del concetto di “razza”. 4. Origini dell’Antropologia: l’Evoluzionismo tra innovazione e ottica eurocentrica. L’Evoluzionismo e la ricerca delle costanti: unità psichica del genere umano e concezione unilineare della storia. Teoria degli stadi evolutivi. Sopravvivenze. 5. La prima definizione antropologica del concetto di cultura: Edward B. Tylor. Critiche a Tylor. La decostruzione del concetto di razza come criterio ordinatore delle varianti della specie umana: le due scuole antropologiche (Stati Uniti e Gran Bretagna); la genetica e i progressi della biologia. 6. Progetto intercultura. Gruppi di Brainstorming ed elaborazione. 7. Il particolarismo storico e l’antropologia statunitense: il primato della diversità e della contestualizzazione. La nozione di relatività: questioni di metodo e di etica. Franz Boas. 8. Introduzione alla “Scuola di cultura e personalità” 9. (con la collaborazione della prof.ssa Paola Falteri) La Scuola di cultura e personalità: trasmissione e apprendimento. La “personalità di base” e di “status”. 10. La comune appartenenza alla specie umana. Letture da M. Aime, “Una bella differenza”. Flussi culturali globali e ibridazioni. La circolazione planetaria di merci, messaggi e persone. La questione delle migrazioni nei contesti educativi. 11. Il funzionalismo inglese: Bronislaw Malinowski e l’etnografia. L’osservazione partecipante nella ricerca sul campo e nei contesti educativi. 12. La Socioetnologia francese: Marcel Mauss e l’“uomo totale” tra biologico, psichico e culturale. Lo strutturalismo e la ricerca degli universali del pensiero umano: il rapporto tra differenze e somiglianze; il confronto con modelli culturali che non condividiamo. 13. Antropologia, credenze e religioni. Van Gennep: la teoria dei riti di passaggio. 14. Il concetto di cultura: definizioni ed etimologia. Concezioni essenzialiste e concezioni processuali. Alcune definizioni antropologiche del concetto di cultura. 15. Trasmissione e mutamento culturale. Come si produce cultura, come si trasmette cultura. Inculturazione e acculturazione. Gerarchie sociali e culturali: il rapporto tra culture dominanti e culture subalterne. Intercultura. Critica culturale. 16. Educazione interculturale. Tradizione e innovazione 17. La nozione relazionale di “identità”: “noi” e il “loro”. Le strategie identitarie e l’organizzazione sociale della differenza. Usi politici del concetto di “identità”. Nuove forme di separazione. Forme di razzismo. Razzismi istituzionali. Relativismo culturale ed etnocentrismo. Etnocentrismo critico. Introduzione al decentramento. 18. “Biologico” e “socio-culturale”: sesso genere e sessualità. Famiglia-famiglie. Contestualizzazione del concetto di famiglia. 19. Etnografia; metodologie di ricerca antropologica e sguardi sul mondo. Etnografia e contesti educativi. 20. (con la collaborazione della dott.ssa Francesca Pascolini) “Etnocentrismo attitudinale e ideologico”. La valenza formativa del decentramento. 21. Workshop sulla diversità: i gruppi di studenti espongono in 15 minuti il proprio lavoro sul concetto di diversità. Ogni esposizione sarà seguita da 10 minuti di dibattito moderato e arricchito dal docente. 22. Workshop sulla diversità: i gruppi di studenti espongono in 15 minuti il proprio lavoro sul concetto di diversità. Ogni esposizione sarà seguita da 10 minuti di dibattito moderato e arricchito dal docente. 23. Workshop sulla diversità: i gruppi di studenti espongono in 15 minuti il proprio lavoro sul concetto di diversità. Ogni esposizione sarà seguita da 10 minuti di dibattito moderato e arricchito dal docente. 24. Workshop sulla diversità: i gruppi di studenti espongono in 15 minuti il proprio lavoro sul concetto di diversità. Ogni esposizione sarà seguita da 10 minuti di dibattito moderato e arricchito dal docente. 25. Ricostruzione del percorso. Linee tematiche discusse, riflessioni comuni, considerazioni, conclusioni. |