Offerta Formativa 2023/24 - Regolamento 2023

Corso di laurea in Economia e cultura dell'alimentazione

Attività Formative

Tirocinio
QUADRO C3 - OPINIONI ENTI E IMPRESE CON ACCORDI DI STAGE / TIROCINIO CURRICULARE O EXTRA-CURRICULARE

I dati utilizzati per le seguenti osservazioni derivano:
1) dal verbale dell'incontro di consultazione con le Parti Sociali del 7 maggio 2020 dal titolo: 'Gli studenti del CdL in ECONOMIA e CULTURA dell’ALIMENTAZIONE incontrano la Moderna GDO Cooperativa ' che si è tenuto in modalità online su piattaforma TEAMS ed è stato organizzato dal Presidente del CdL ECOCAL; tale incontro rientrava nelle attività previste e programmate dal Gruppo di Riesame che hanno il duplice obiettivo di promuovere la figura del Laureato in ECOCAL nei confronti del mondo del lavoro e di coinvolgere quanto più possibile il settore Agroalimentare nella progettazione dell’offerta formativa; si ritiene infatti che una continua analisi delle esigenze delle imprese in termini di competenze dei futuri dirigenti sia cruciale nel processo di costruzione e di erogazione dell’offerta formativa del CdL e del DSA3 nella sua interezza. L'iniziativa, inoltre, è stata particolarmente utile in vista della revisione degli ordinamenti didattici per rinnovare l’offerta formativa del DSA3 a partire dall’Anno Accademico 2020-2021, per raccogliere i pareri e i suggerimenti di autorevoli professionisti. Hanno partecipano, infatti, oltre agli studenti e docenti del DSA3, 11 autorevoli relatori, rappresentanti del mondo del lavoro. L’incontro ha visto la partecipazione di numerosissimi studenti e docenti del CdL ed ha rispettato a pieno quelle che erano le aspettative: migliorare le conoscenze reciproche e gettare le basi per un’intensa attività di collaborazione sia a livello formativo (tirocini, stage, tesi, seminari) che di progettazione didattica futura. Dopo una dettagliata presentazione del DSA3 e della figura del Laureato in ECOCAL, grande dettaglio descrittivo è stato fornito riguardo alla complessa organizzazione della GDO Cooperativa in generale e di COOP CENTRO ITALIA e PAC 2000A CONAD in particolare; molto utile è stato il riferimento alle più recenti indicazioni comunitarie in tema di settore agroalimentare, come ad esempio il “From farm to fork” che costituirà sicuramente il banco di prova di tutti i futuri laureati in questo ambito.
Sicuramente il dato più interessante che è emerso è quello relativo alla preparazione fortemente multidisciplinare dei laureati ECOCAL, che risulta essere adeguata alla complessa struttura della moderna GDO, che spazia dai processi produttivi, alla trasformazione ed alla commercializzazione, sempre con grande attenzione agli aspetti etici, storici, qualitativi, nutrizionali ed ovviamente economici: in pratica il piano di studi di ECOCAL.
Anche la partecipazione degli studenti e dei docenti in fase di discussione è stata molto buona e sicuramente fruttuosa per tutti. Per cui, oltre alle competenze tecnico-scientifiche, vengono citati i video curriculum (autopresentazione dei candidati con video di tre minuti), che vanno curati anche nella forma (abbigliamento, sfondo, qualità del prodotto) e devono dar prova anche dei soft skills del candidato; è importante la disciplina e la preparazione anche per i colloqui di lavoro, per conoscere bene la posizione a cui si aspira. Molto importanti anche la conoscenza di sé, la capacità di relazione, le capacità legate al problem solving.
Sono stati inoltre organizzati due interessanti Seminari con professionisti del settore alimentare, ed in particolare in data 3 dicembre 2020 in modalità online si è tenuto il seminario dal titolo Grani antichi e moderni tra scienza e fake news nutrizionali, tenuto dal dott. SERGIO SALVI. La transizione dai grani antichi ai grani moderni è stata descritta ricapitolando l’opera di miglioramento genetico del frumento avviata agli inizi del ‘900 da Nazareno Strampelli e completata negli anni ’60 da Norman Borlaug. Dopo aver illustrato le argomentazioni che da qualche tempo vengono allegate per giustificare il ritorno in coltura dei grani antichi, si sono passate in rassegna alcune tra le principali ricerche scientifiche pubblicate nell’ultimo decennio al fine di analizzare gli aspetti salienti che sono alla base del confronto-scontro tra grani antichi e moderni: quantità del glutine, caratteristiche del glutine e malattia celiaca; presunte intolleranze al glutine, FODMAPs, inibitori enzimatici, vital gluten; dieta gluten-free; caratteristiche di amido, fibra, metaboliti e antiossidanti; grani antichi e malattie cronico-degenerative. Il seminario è terminato con una proposta di linee guida generali per l’allestimento di studi clinici idonei a chiarire le presunte proprietà salutistiche attribuite ai grani antichi.
In data 10 dicembre 2021, sempre in modalità online, si è tenuto un altro interessante seminario dal titolo Il microbiota intestinale, la salute parte dall’intestino, tenuto dalla dott.ssa Valentina Stacchiotti. Nella prima parte del seminario sono stati trattati: terminologia; prima colonizzazione (modalità di parto e allattamento); i principali metaboliti batterici e la loro influenza a livello intestinale, immunitario e metabolico; stabilità e ricchezza microbica nelle varie fasi della vita; fattori disbiotici (terapia antibiotica e dieta modello occidentale). Nella seconda parte del seminario si è parlato della dieta come modulatore del microbiota intestinale; verrà approfondito il modello dietetico occidentale, il modello mediterraneo e i loro effetti a livello intestinale (e conseguentemente a livello immunitario e metabolico).
Entrambi i seminari hanno visto un’ampia partecipazione di studenti, laureati e professionisti arrivando a toccare le 180 presenze online.

2) Dal questionario del Tirocinio Pratico Applicativo del DSA3, l’indagine sull’efficienza ed efficacia del tirocinio ha previsto un totale di 34 questionari compilati sia da studenti che da tutor aziendali per il periodo 2019/2020 e 2020/2021 (dati considerati dal 9 Gennaio 2020 aggiornati al 28 Luglio 2021). Le convenzioni stipulate dal DSA3 con partner differenti, sia nel settore pubblico che privato, ha fatto sì che nel periodo considerato gli studenti abbiano svolto attività di tirocinio in contesti differenti quali enti pubblici, onlus, società cooperative, associazioni di categoria, studi professionali, cantine, laboratori analisi, aziende della filiera agro-alimentare (ittiche, agricole, cantine, oleifici, etc) e vivai. In particolare, nel 14,7% dei casi il tirocinio è stato svolto presso Enti Pubblici. Per il resto, nel 38,23% dei casi il tirocinio è stato svolto presso imprese private (azienda agricole, ittiche, cantine, oleifici) e società cooperative, in studi professionali (23,6%), laboratori (11,8%), associazioni di categoria (1%) e vivai (1%). Tale distribuzione sottolinea le possibilità che gli studenti hanno di entrare in contatto con diverse realtà lavorative, potendo scegliere in funzione delle proprie aspirazioni professionali, anche considerando le sfaccettature del CdS che va dall’ambito medico a quello agronomico. Tuttavia, è da rilevare una sempre maggiore attenzione da parte della presidenza e dei docenti del CdL a far sì che le attività di tirocinio scelte siano davvero funzionali al percorso formativo specifico, quindi volte ad un approfondimento delle conoscenze delle principali tematiche del CdL e all’acquisizione delle relative abilità professionali. Per supervisionare sulla regolarità a pertinenza delle attività svolte e sulla rispondenza a quanto dichiarato nel programma di tirocinio, dietro azione recentemente proposta del Direttore del DSA3, i docenti che fungono da tutor di tirocinio sono chiamati a contatti periodici con i tirocinanti. Nel periodo di riferimento, gli studenti hanno in media valutato molto positivamente (voto medio 8,9, in un range da 1 a 10) l’esperienza di tirocinio per la formazione. Analogamente, gli studenti affermano di aver potuto svolgere in modo appropriato le attività previste nel programma di tirocinio (voto medio 9,2). Elevata è risultata la disponibilità a seguire gli studenti da parte del personale della struttura ospitante (voto medio attribuito dagli studenti 9,7). Gli studenti hanno ritenuto che il tempo impegnato per lo svolgimento del tirocinio sia stato idoneo per appropriarsi in modo efficace delle funzioni svolte durante il tirocinio stesso (voto medio 9). In termini di prospettive di impiego nella struttura frequentata od in altre con le quali lo studente è venuto a contatto durante il tirocinio, il giudizio è pienamente sufficiente (voto medio 6,7). I valori medi riportati per i vari parametri considerati nella valutazione risultano migliorati rispetto a quelli già pienamente soddisfacenti del passato. Il dato più basso risulta sempre quello relativo alle prospettive di impiego offerte nella struttura frequentata o in altre con le quali gli studenti sono venuti a contatto durante il tirocinio stesso. Un dato questo influenzato da numerosi fattori nonché dalle dinamiche del mercato del lavoro. Ciò nonostante, nei diversi incontri i Tutor aziendali hanno dichiarato che potrebbero esserci in futuro possibilità di inserimento dei giovani tirocinanti nella loro organizzazione. Un evidente mismatch tra domanda ed offerta di lavoro che andrebbe ulteriormente indagato per porre in essere una riorganizzazione delle attività di tirocinio. I tutor aziendali, nel questionario di valutazione che prevede per ciascun quesito un punteggio di 1 (insufficiente), 2 (sufficiente), 3 (buono) e 4 (ottimo), hanno ritenuto le conoscenze iniziali dei tirocinanti in media idonee a quelle richieste per operare nella struttura ospitante (voto medio 2,94). Gli stessi tutor delle strutture ospitanti hanno valutato molto buoni: - il livello di autonomia acquisita dal tirocinante (voto medio 3,64) ed il livello di responsabilità del tirocinante nello svolgimento delle attività (voto medio 3,67); - il livello di interesse mostrato dal tirocinante durante lo svolgimento delle attività (voto medio 3,79); - il livello di socializzazione del tirocinante con il personale dell’azienda (voto medio 3,84), - l’atteggiamento dei tirocinanti nell’interfacciarsi con la realtà lavorativa (voto medio 3,79). I tutor sono unanimemente concordi nell’utilità di ospitare i tirocinanti.
Inoltre, per un periodo transitorio, in Ateneo è stato impiegato un nuovo format di questionari di tirocinio, per successivamente tornare al vecchio format. Per il periodo di riferimento della presente analisi, sono stati acquisiti nel 2020 6 questionari compilati secondo il nuovo format. Dalla loro lettura emergono alcuni dati interessanti. Infatti, si evince che gli studenti maturano la scelta della struttura ospitante nell’ultimo anno di corso, in vista della laurea. Le mansioni svolte dai tirocinanti sono state prevalentemente di tipo tecnico ma anche di segreteria amministrativa, organizzazione, commerciale, e di front- e back-office. A parte un’esperienza negativa riportata da uno studente che ha conferito punteggi non sufficienti ai vari parametri richiesti, questi hanno ricevuto in media una valutazione da buona a più che buona, tanto da non far ritenere in media necessari agli studenti ulteriori percorsi formativi (voto medio 3,6). Anche la valutazione data dai tutor ai vari parametri risulta più che buona, in linea con i dati sopra riportati e a conferma dell’efficienza ed efficacia di questo percorso formativo.
Prova finale
Caratteristiche della prova finale
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i 180 crediti relativi alle attività formative previste dal piano di studi. Le attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo prevedono un carico didattico pari a 6 CFU. Tali attività consistono nella preparazione di un elaborato scritto su un argomento di documentazione, sperimentazione e ricerca inerente al settore alimentare. La scelta dell'argomento inerente all'elaborato è effettuata dal laureando in funzione dei propri interessi scientifici e professionali e della tipologia delle attività di ricerca e sperimentazione svolte dai docenti della Facoltà. Il laureando, a tale fine, individua la disponibilità di un docente della Facoltà che possa svolgere il ruolo di guida per la preparazione dell'elaborato e di relatore durante la discussione della prova finale. Il relatore, inoltre, è responsabile di verificare l'impegno operativo del laureando durante la preparazione e di valutare la completezza dell'elaborato e/o della relazione prima della discussione. La prova finale consiste nella presentazione e discussione dell'elaborato davanti ad una apposita commissione. La valutazione seguirà i criteri stabiliti nel Regolamento didattico del CdL e della Facoltà. La valutazione è espressa in centodecimi con eventuale lode.
Modalità di svolgimento della prova finale
Gli studenti presentano alla Commissione di laurea un elaborato di tesi sperimentale o compilativa.
L'elaborato della prova finale viene presentato in forma multimediale durante la seduta di laurea, discusso con la Commissione e quindi sottoposto a valutazione in base ai criteri riportati nel Regolamento Didattico del CdS.
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