Insegnamento STORIA E ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO

Corso
Giurisprudenza
Codice insegnamento
A000110
Curriculum
Comune a tutti i curricula
CFU
12
Regolamento
Coorte 2017
Erogato
2017/18
Tipo insegnamento
Obbligatorio (Required)
Tipo attività
Attività formativa integrata

ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO

Codice A000112
CFU 6
Attività Base
Ambito Storico-giuridico
Settore IUS/18
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)

Cognomi A-L

CFU
6
Docente
Docenti
  • Carlo Lorenzi (Codocenza)
Ore
  • 42 ore (Codocenza) - Carlo Lorenzi
Lingua insegnamento
Italiano
Contenuti
Studio del diritto privato romano nei quattro periodi: monarchia, repubblica, principato, dominato. Atti giuridici e persone; le forme del processo privato (legis actiones, processo formulare, cognitio extra ordinem); diritto delle persone e della famiglia; diritti reali; obbligazioni e fonti delle obbligazioni; successioni (cenni).
Testi di riferimento
Dalla L.-Lambertini R., Istituzioni di diritto romano, III ed., Giappichelli, Torino 2006.
Obiettivi formativi
Conoscenza istituzionale del diritto e del processo privato romano. Acquisizione di competenze nell'uso della terminologia e delle categorie giuridiche. Sviluppo della capacità analitica di problematiche giuridiche.
Prerequisiti
Nessuno
Metodi didattici
Lezioni frontali.
Altre informazioni
Incontri di carattere seminariale e letture integrative potranno essere concordati con gli studenti frequentanti. Attività di ricevimento studenti.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Esame finale

Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa
Programma esteso
Studio del diritto privato romano nei quattro periodi: monarchia (753-509 a.C.), repubblica (509-31 a.C.), principato (31 a.C.-285 d.C.), dominato (285-565 d.C.). Atti giuridici; status delle persone: libertatis, civitatis, familiae (persone sui iuris e alieni iuris subiectae), azioni adiettizie (actiones adiecticiae qualitatis) a tutela dei creditori delle persone alieni iuris subiectae, persone giuridiche). Processo privato: legis actiones (da agere per certa verba, cioè agire in tribunale pronunciando formulari predefiniti); processo formulare (a partire dalla seconda metà del III sec. a.C., agere per concepta verba in base a formule stabilite dal pretore che possono essere modificate), cognitio extra ordinem procedura, dapprima straordinaria, che, durante il principato, va a soppiantare il processo formulare. Diritto di famiglia (matrimonio, divorzio, emancipazione, arrogazione, adozione, tutela degli impuberi sui iuris e dei minori di 25 anni sui iuris, dote). Le cose (res). Diritti reali: 1) di godimento sulla cosa propria (varie forme di proprietà) e sulla cosa altrui (servitù prediali [da praedium, fondo], usufrutto, quasiusufrutto, superficie, enfiteusi); 2) di garanzia (fiducia cum creditore, pegno e ipoteca). Modi di acquisto dei diritti reali di godimento. Tutela della proprietà. Possesso e tutela del possesso. Definizione di obbligazione e fonti delle obbligazioni (contratti e delitti a cui vanno ad aggiungersi quasicontratti e quasidelitti). Classificazione dei contratti (consensuali, reali, verbali, letterali); patti aggiunti. Distinzione tra delicta (perseguibili con il processo privato) e crimina (perseguibili con il processo criminale). I delitti del ius civile; i delitti stabiliti dal pretore. Garanzie personali. Modi di estinzione delle obbligazioni. Criteri di responsabilità del debitore (dolo, colpa, custodia). Cenni al regime delle successioni.

Cognomi M-Z

CFU
6
Docente
Docenti
  • Carlo Lorenzi (Codocenza)
Ore
  • 42 ore (Codocenza) - Carlo Lorenzi
Lingua insegnamento
Italiano
Contenuti
Studio del diritto privato romano nei quattro periodi: monarchia, repubblica, principato, dominato. Atti giuridici e persone; le forme del processo privato (legis actiones, processo formulare, cognitio extra ordinem); diritto delle persone e della famiglia; diritti reali; obbligazioni e fonti delle obbligazioni; successioni (cenni).
Testi di riferimento
Dalla L.-Lambertini R., Istituzioni di diritto romano, III ed., Giappichelli, Torino 2006.
Obiettivi formativi
Conoscenza istituzionale del diritto e del processo privato romano. Acquisizione di competenze nell'uso della terminologia e delle categorie giuridiche. Sviluppo della capacità analitica di problematiche giuridiche.
Prerequisiti
Nessuno
Metodi didattici
Lezioni frontali.
Altre informazioni
Incontri di carattere seminariale e letture integrative potranno essere concordati con gli studenti frequentanti. Attività di ricevimento studenti.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Esame finale

Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa
Programma esteso
Studio del diritto privato romano nei quattro periodi: monarchia (753-509 a.C.), repubblica (509-31 a.C.), principato (31 a.C.-285 d.C.), dominato (285-565 d.C.). Atti giuridici; status delle persone: libertatis, civitatis, familiae (persone sui iuris e alieni iuris subiectae), azioni adiettizie (actiones adiecticiae qualitatis) a tutela dei creditori delle persone alieni iuris subiectae, persone giuridiche). Processo privato: legis actiones (da agere per certa verba, cioè agire in tribunale pronunciando formulari predefiniti); processo formulare (a partire dalla seconda metà del III sec. a.C., agere per concepta verba in base a formule stabilite dal pretore che possono essere modificate), cognitio extra ordinem procedura, dapprima straordinaria, che, durante il principato, va a soppiantare il processo formulare. Diritto di famiglia (matrimonio, divorzio, emancipazione, arrogazione, adozione, tutela degli impuberi sui iuris e dei minori di 25 anni sui iuris, dote). Le cose (res). Diritti reali: 1) di godimento sulla cosa propria (varie forme di proprietà) e sulla cosa altrui (servitù prediali [da praedium, fondo], usufrutto, quasiusufrutto, superficie, enfiteusi); 2) di garanzia (fiducia cum creditore, pegno e ipoteca). Modi di acquisto dei diritti reali di godimento. Tutela della proprietà. Possesso e tutela del possesso. Definizione di obbligazione e fonti delle obbligazioni (contratti e delitti a cui vanno ad aggiungersi quasicontratti e quasidelitti). Classificazione dei contratti (consensuali, reali, verbali, letterali); patti aggiunti. Distinzione tra delicta (perseguibili con il processo privato) e crimina (perseguibili con il processo criminale). I delitti del ius civile; i delitti stabiliti dal pretore. Garanzie personali. Modi di estinzione delle obbligazioni. Criteri di responsabilità del debitore (dolo, colpa, custodia). Cenni al regime delle successioni.

STORIA DEL DIRITTO ROMANO

Codice A000111
CFU 6
Attività Base
Ambito Storico-giuridico
Settore IUS/18
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)

Cognomi A-L

CFU
6
Docente
Marialuisa Navarra
Docenti
  • Marialuisa Navarra
Ore
  • 42 ore - Marialuisa Navarra
Lingua insegnamento
ITALIANO
Contenuti
Le lezioni avranno per oggetto: la costituzione romana; le strutture amministrative; la repressione criminale; le fonti di produzione e di cognizione del diritto.
Testi di riferimento
G. CRIFÒ, Lezioni di storia del diritto romano, Monduzzi, Bologna 2010
Obiettivi formativi
Lo studente acquisirà la conoscenza delle istituzioni e delle fonti del diritto romano. Inoltre sarà capace di utilizzare la terminologia e le categorie giuridiche.
Prerequisiti
Per comprendere gli argomenti trattati nel corso e raggiungere gli obbiettivi di apprendimento, lo studente deve avere una buona cultura generale e possedere conoscenze essenziali di storia antica. Questo prerequisito è valido sia per gli studenti frequentanti sia per i non frequentanti.
Metodi didattici
Lezioni frontali con l’ausilio della proiezione di slides.
Altre informazioni
È prevista una prova intermedia facoltativa negli appelli di dicembre, gennaio e aprile.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L’esame consiste in una prova orale finalizzata ad accertare la conoscenza e la comprensione degli argomenti oggetto dell’insegnamento, nonché a valutare la capacità di ragionamento e di argomentazione. La durata dell'esame varia secondo l’andamento della prova. Gli studenti frequentanti che lo desiderino potranno svolgere una lettura integrativa concordata con il docente che sarà presa in considerazione ai fini della valutazione in sede di esame. 

Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa
Programma esteso
Il corso offre un quadro complessivo dell'ordinamento giuridico romano nei suoi profili pubblicistici e privatistici, dalle origini (secolo VIII a.C.) a Giustiniano (secolo VI d.C.), introducendo alla conoscenza dell'esperienza giuridica romana nelle sue strutture fondamentali. Si tratterà della costituzione, delle strutture amministrative e della repressione criminale a Roma, tracciandone gli sviluppi storici; si insisterà sulle fonti di produzione del diritto romano e, in particolare, sull'interpretatio prudentium ponendo in rilievo lo specifico carattere giurisprudenziale del diritto romano classico.

Cognomi M-Z

CFU
6
Docente
Stefano Giglio
Docenti
  • Stefano Giglio
Ore
  • 42 ore - Stefano Giglio
Lingua insegnamento
ITALIANO
Contenuti
Diritto pubblico romano dei quattro periodi: monarchia, repubblica, principato, dominato. Costituzione e suoi organi, forme di governo, fonti del diritto, processo privato, processo penale.
Testi di riferimento
G. Crifò + altri, Lezioni di storia del diritto romano, V edizione, Monduzzi ed., Bologna 2010.
Obiettivi formativi
Conoscenza del diritto pubblico romano nei quattro periodi storici, propedeutico per la comprensione della moderna idea di stato di diritto. Capacità di utilizzare terminologia appropriata e categorie giuridiche.
Prerequisiti
Per comprendere gli argomenti trattati nel corso e raggiungere gli obbiettivi di apprendimento, lo studente deve avere una buona cultura generale e possedere conoscenze essenziali di storia antica. Tale prerequisito è valido anche per gli studenti non frequentanti.
Metodi didattici
Lezioni frontali.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova orale finalizzata ad accertare la conoscenza della materia, la capacità di ragionamento, la logicità dell'argomentazione e l'apprendimento della metodologia propria dell'insegnamento. La durata dell'esame varia secondo l'andamento della prova. E' prevista una prova intermedia facoltativa negli appeli da gennaio a settembre.

Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa
Programma esteso
Studio del diritto pubblico romano. Monarchia (753-509 a.C.), repubblica (509-31 a.C.), principato (31 a.C.-285 d.C.), dominato (285-476 (caduta dell'impero romano d'Occidente)-565, morte di Giustiniano nella parte orientale. 
COSTITUZIONE E ORGANI DELLA COSTITUZIONE. FORME DI GOVERNO 
Monarchia: fondazione della civitas; monarchia latina; monarchia etrusca; re e ausiliari del re, senato, comizio curiato, comizio centuriato, sacerdozi. 
Repubblica: tradizione liviana (parzialmente inattendibile): i primi due consoli nel 509; dottrina attuale: dal 509 al 451 magistratura unica non collegiale; comizi con potere di voto solo per il processo criminale comiziale (provocatio ad populum); 451-450: decemvirato legislativo (prima magistratura collegiale del popolo) e leggi delle dodici tavole; 449, prima coppia di consoli e leges valeriae-horatiae; 449-367, creazione delle altre magistrature del popolo (censori, questori, pretore, edili curuli); 242, creazione del secondo pretore (praetor peregrinus). Senato e senatoconsulti (formalmente vincolanti in politica finanziaria e estera); creazione del comizio tributo (fine VI o inizio IV secolo a.C.?): assieme al comizi centuriato e al concilio plebeo svolge funzione legislative, elettive (magistrati), giurisdizionali (provocatio ad populum); sacerdozi (pontefici, feziali e àuguri); 494-449: magistrature della plebe (edili e tribuni della plebe); 509-287. processo di parificazione tra patrizi e plebei (dodici tavole e leggi del 449 (valeriae-horatiae), 445 (canuleia), 367 (liciniae-sextiae), 339 (publilia philonis), 300 (valeria e ogulnia) e 287 (hortensia)); conquista dell'Italia (493-275 a.C.); conquista del Mediterraneo e dell'Europa occidentale (265-31 a.C.); Sicilia prima provincia (241); organizzazione delle province. Lex Iulia (90 a.C.) e lex plautia-papiria (89 a.C.) estendono la cittadinanza a tutti gli Italiaci. Crisi della repubblica (sociale, economica e istituzionale): 133-31 a.C. 
Principato: 31 a.C., battaglia di Azio; Ottaviano diventa Augusto, assume i poteri tipici del principe (23 a.C.-: imperium proconsulare maius et infinitum, tribunicia potestas, auctoritas) e si pone al di sopra della costituzione repubblicana (senato, magistrature, comizi). Nuovi uffici centrali e periferici con potere delegato dal principe; divisione delle province in senatorie e imperiali; costituzione di Caracalla del 212 (cittadinanza a (quasi) tutti i provinciali). Lex de imperio (senato + popolo) e successione al trono: crisi. 
Dominato: riforme di Diocleziano (scomparsa della lex de imperio, consistorio, tetrachia, editto dei prezzi, nuovo sistema fiscale, divisione dell'impero in prefetture, diocesi e province) e Costantino (assetto definitivo degli uffici centrali e c.d editto di Milano (313)). Il princeps diventa dominus e titolare del potere non più delegato con la lex de imperio, ma di origine divina. Le costituzioni imperiali diventano leges. 
FONTI DEL DIRITTO 
Monarchia: ius civile come diritto vigente (in civitate positum) composto da leges regiae (date al popolo riunito nei comizi) e da mores e instituta maiorum=costumi e istituti degli antenati come diritto non scritto interpretato dai pontefici (loro monopolio). 
Repubblica: 509-451, leges datae al popolo dal magistrato unico; 451-450, leggi delle dodici tavole come prime leggi approvate dal popolo; 449-, leggi rogate dal magistrato e approvate dal popolo; mores et instituta maiorum interpretati dai pontefici; senatoconsulti; processo di laicizzazione della giurisprudenza (=scienza del diritto, dottrina), i responsa dei giuristi; editti dei pretori e degli edili curuli ('leggi annue') come creatori del ius honorarium, che correggono il ius civile con una nuova forma di processo privato (processo formulare). 
Principato: sopravvivono per poco le leggi comiziali; costituzioni imperiali; senatoconsulti; pubblicazione del testo definitivo dell'editto del pretore (Adriano incarica Salvio Giuliano, 130 ca. d.C.); giurisprudenza classica: il cd. ius respondendi, i responsa prudentium, le scuole, l'attività scientifico-letteraria, il rescritto di Adriano, abolito dalla cd. 'legge delle citazioni' (codice teodosiano 1.4.3). 
Dominato: iura e leges come fonti autoritative; leggi imperiali come unica fonte viva del diritto; sopravvivono i rescritti; la giurisprudenza del dominato non è più autonoma e lavora solo per l'imperatore. Fonti di cognizione del diritto: raccolte di leggi, codice teodosiano (439) e giustinianeo (534); raccolte di opere della giurisprudenza, Digesto, Istituzioni di Giustiniano (533) e opere riassuntive della giurisprudenza classica di giuristi anonimi (IV-VI sec. d.C.). 
PROCESSO PRIVATO-CIVILE 
Legis actiones (periodo arcaico: abolite definitivamente da Augusto nel 17 a.C.), processo formulare (metà del III sec. a.C-III secolo d.C.), cognitio extra ordinem (al di fuori dell'ordo iudiciorum, del sistema processuale (processo formulare) stabilito da Augusto nel 17 a.C.). 
PROCESSO CRIMINALE 
Processo di fronte al re e al comizio curiato; provocatio ad populum come processo comiziale (lex valeria del 509 a.C.: di fronte al comizio curiato; dodici tavole e lex valeria-horatia de provocatione del 449: di fronte ai comizi centuriati (e tributi?); lex valeria del 300: di fronte ai comizi centuriati e tributi); quaestiones perpetuae (149 a.C.-fine II sec. d.C.) come giurie popolari sotto la presidenza di un magistrato: i giudici devono avere un censo di 400.000 sesterzi (200.000 nel principato), regolate da ultimo dalla lex iulia iudiciorum publicorum del 17 a.C.; dal 31 a.C. cognitio extra ordinem (iudiciorum publicorum).
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