Insegnamento URBANISTICA

Corso
Ingegneria edile-architettura
Codice insegnamento
70999612
Curriculum
Comune a tutti i curricula
Docente
Alessandro Bruni
CFU
12
Regolamento
Coorte 2020
Erogato
2021/22
Tipo insegnamento
Obbligatorio (Required)
Tipo attività
Attività formativa integrata

LABORATORIO DI URBANISTICA

Codice 70010203
CFU 3
Docente Piero Toseroni
Docenti
  • Piero Toseroni
Ore
  • 45 ore - Piero Toseroni
Attività Caratterizzante
Ambito Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale
Settore ICAR/21
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)

URBANISTICA

Codice 70010209
CFU 9
Docente Alessandro Bruni
Docenti
  • Alessandro Bruni
Ore
  • 81 ore - Alessandro Bruni
Attività Caratterizzante
Ambito Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale
Settore ICAR/21
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Lingua insegnamento Italiano
Contenuti Origini della disciplina: cenni di storia dell’urbanistica.
Metodi e tecniche dell’urbanistica: una disciplina in continua evoluzione
Dall’urbanistica alla pianificazione territoriale
Dal Piano al Progetto per una nuova “Urbanistica”
L’evoluzione urbanistica tra pianificazione e progettazione urbana
Testi di riferimento Le origini dell'Urbanistica moderna. L. Benevolo
Tecniche Urbanistiche. P. Gabellini
Obiettivi formativi Orientare lo studente sulla disciplina urbanistica e assumere consapevolezza rispetto al rapporto tra pianificazione urbanistica, governo dei processi di trasformazione del territorio e dimensione progettuale,
Prerequisiti Predisposizione al lavoro di gruppo e approccio multidisciplinare
Metodi didattici Esposizione e dibattito sulle opinioni a confronto rispetto alla disciplina urbanistica. Esercitazioni in aula per applicazione delle tecniche. Svolgimento in aula di esercizi tematici. Partecipazione a seminari e restituzione di report.
Altre informazioni Sperimentazione delle teorie su esperienze laboratoriali e confronto con committenze pubbliche, organizzazione di uscite didattiche.
Modalità di verifica dell'apprendimento Esercitazioni e verifiche peridioche
Programma esteso 1. Origini della disciplina: cenni di storia dell’urbanistica

La prima parte è orientata a delineare le origini della Disciplina Urbanistica attraverso una ricognizione storica, a partire dalla rivoluzione industriale del XIX secolo e fino a tutto il XX secolo. Tale ricognizione viene effettuata a partire dalla lettura dei principali modelli urbanistici teorizzati e praticati per la formazione delle prime città e agglomerati urbani. Vengono approfonditi i principali riferimenti (la città compatta; la città per nuclei conclusi; la città distribuita linearmente; la città sviluppata in altezza; la città estesa; la città funzionale).

Questa prima parte verrà introdotta da una riflessione sull’urbanistica, cosa rappresenta, cosa vuol dire, attraverso la voce di alcuni dei principali urbanisti che hanno operato e operano nel panorama nazionale.

2. Metodi e tecniche dell’urbanistica: una disciplina in continua evoluzione
La seconda parte è orientata ad illustrare le tecniche dell’urbanistica, quindi l’oggetto e le principali fonti delle tecniche (le fonti privilegiate, i manuali di urbanistica, i nuovi temi, le nuove tecniche e altre fonti).

In questa parte vengono trattati il tema del dimensionamento urbanistico e illustrati i parametri edilizi-urbanistici e gli indici, ponendo particolare attenzione alle definizioni. Altro aspetto sul quale viene focalizzata l’attenzione è quello relativo agli standard urbanistici affrontati sia da un punto di vista tecnico-numerico che da un punto di vista legislativo, sia su come l’Istituto Nazionale di Urbanistica sta cercando di affrontare e risolvere il problema dell’inadeguatezza odierna degli standard urbanistici, così come concepiti dal DM 1444 del 1968.

Viene altresì affrontato il tema della zonizzazione, quindi le valenze, le critiche mosse a tale tecnica e una prima mappa delle norme relative.

Viene inoltre affrontato il tema dell’istituto giuridico dell’esproprio e il regime dei suoli, il progetto urbanistico e l’esproprio nella legislazione italiana.
Infine verrà approfondito il tema del piano urbanistico “riformato”, la differenza tra dimensione strategica e programmatica e dimensione regolativa, tra parte del piano conformativo e non conformativo. Verrà approfondito il principio della perequazione e le tecniche della premialità e compensazione urbanistica.

3. Dall’urbanistica alla pianificazione territoriale
La terza parte è incentrata sulla evoluzione della disciplina urbanistica che nel tempo si è arricchita di altri contenuti, quali il paesaggio, l’ambiente, la geologia, la sicurezza dei territori, la valutazione della vulnerabilità sismica alla scala urbana e territoriale, l’energia, la gestione del microclima urbano, il ruolo del verde in città, la pianificazione alimentare, la pianificazione dello spazio rurale ed altri ancora.

In questa parte si intende fornire un quadro esaustivo della complessità del processo di pianificazione della città e del territorio, tenendo conto della multidisciplinarità in cui si opera, attraverso una lettura tecnico-normativa delle leggi e degli strumenti di pianificazione territoriale e urbana. Questa analisi viene effettuata attraverso la lettura e lo studio di Piani di Area Vasta, Piani Regolatori Generali, Piani di Settore e Pianificazione Attuativa.

Inoltre si approfondirà il tema della “morfologia urbana”, della forma della città, la lettura dei tessuti e dell’organizzazione gerarchica delle componenti urbane fino alla comprensione delle diverse tipologie edilizie, delle unità edilizie e urbane matrici di insediamento.

Infine verrà illustrata la pianificazione sovraordinata con particolare riferimento alla pianificazione paesaggistica anche in ragione della Convenzione Europea del Paesaggio e del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio D.Lgs 42/2004.

4. Dal Piano al Progetto per una nuova “Urbanistica”: il Progetto Paese dell’INU – Il patto per l’Urbanistica, Governare la frammentazione
La quarta parte mira ad inquadrare quello che è stato definito dall’INU, il Progetto Paese e che è stato presentato al XXIX Congresso INU tenutosi a Cagliari il 28/29 aprile 2016, dal titolo “l’urbanistica tra adattamenti climatici e sociali, innovazioni tecnologiche e nuove geografie istituzionali”, successivamente integrato e rinnovato con il documento congressuale di Riva del Garda, Aprile 2019 con il «Patto per l’Urbanistica - Governare la frammentazione»
Gli aspetti fondativi che delineano tale progetto partono dal presupposto che un territorio accessibile, funzionale, risanato, non dovrebbe avere più centri e periferie, dovrebbe essere meno esposto ai rischi, potrebbe valorizzare i patrimoni culturali, naturalistici e paesaggistici come nuove dotazioni urbane e metropolitane.

5. Il caso Umbria: l’evoluzione urbanistica tra pianificazione e progettazione urbana
La quinta parte focalizza l’attenzione sull’esperienza Umbra, partendo dalla trattazione delle principali normative che si sono susseguite negli ultimi 20 anni relative al tema dell’urbanistica e del governo del territorio più in generale, fino ad arrivare al Testo Unico governo del territorio e materie correlate - LEGGE REGIONALE 21 gennaio 2015, n. 1.

Vengono approfonditi i temi più prettamente tecnici, quali il Piano Regolatore Generale cosi come concepito nella legislazione umbra, articolato in una parte strutturale e in una parte operativa. Al riguardo vengono analizzati e messi a confronto alcuni Piani Regolatori, redatti in alcuni comuni umbri, sia ai sensi della LR n. 31/1997 sia ai sensi della LR 11/2005. Vengono quindi letti i contesti del piano, ossia le relazioni tra forma piano, specificità territoriali e radici culturali; vengono approfondite le diverse “nature” dei piani e trattati di conseguenza gli aspetti normativi e i campi tematici. Verranno illustrati piani regolatori “pilota”, ritenuti maggiormente innovativi nel panorama regionale e nazionale.

Infine verrà trattata l’esperienza ventennale dei Programmi Urbani complessi attuati in Umbria che costituiscono ancora oggi un riferimento metodologico e attuativo per la programmazione e attuazione di interventi per la rigenerazione urbana delle città.

6. Esercitazioni progettuali
Le esercitazioni progettuali si articolano in esercitazioni individuali e di gruppo, volte a verificare e sperimentare i contenuti teorici e tecnici analizzati durante il corso.
Tra le esercitazioni che vengono proposte si evidenza:

• la lettura di un Piano nelle sue componenti costitutive (quadro conoscitivo, quadro interpretativo-valutativo, progetto urbanistico, discipline);

• dimensionamento di una pianificazione attuativa nella città esistente e nella città di nuova formazione.
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