Insegnamento PATOLOGIA GENERALE VETERINARIA
- Corso
- Medicina veterinaria
- Codice insegnamento
- 85004008
- Curriculum
- Comune a tutti i curricula
- Docente
- Luca Mechelli
- CFU
- 8
- Regolamento
- Coorte 2018
- Erogato
- 2019/20
- Tipo insegnamento
- Obbligatorio (Required)
- Tipo attività
- Attività formativa integrata
IMMUNOPATOLOGIA GENERALE VETERINARIA
Codice | 85060002 |
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CFU | 2 |
Docente | Chiara Brachelente |
Docenti |
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Ore |
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Attività | Caratterizzante |
Ambito | Discipline anatomo-patologiche ed ispettive veterinarie |
Settore | VET/03 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | Immunità naturale ed acquisita (cenni). Immunopatologia generale. Immunoreazioni patologiche e relativi meccanismi eziopatogenetici. Reazioni da ipersensibilità. Malattie autoimmuni. Sindromi da immunodeficienza. |
Testi di riferimento | Testi di riferimento: Pathologic basis of Veterinary Disease. James F. Zachary, M. Donald McGavin. 6th Edition, Elsevier, 2017 Patologia generale veterinaria. James F. Zachary. A cura di M. Castagnaro e L. Mechelli L. 4 Edizione. Edra, 2018 Testi consigliati: 1. Veterinary immunology. Ian R. Tizard. 9th Edition. Saunders, 2013 2. Veterinary Immunology: Principles and Practice. Michael J. Day. 2nd Edition. Manson Publishing, 2014 |
Obiettivi formativi | L'insegnamento riprende le nozioni di immunologia generale già acquisite dallo studente nel semestre precedente ed affronta i problemi inerenti al malfunzionamento della risposta immunitaria. L'obiettivo principale dell'insegnamento consiste nel far acquisire allo studente le conoscenze (conoscenze/sapere) sui meccanismi che sono alla base della risposta immunitaria e sulle alterazioni che conseguono ad una modificata funzionalità del sistema immunitario. D1. Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente, al termine del corso, dovrà aver acquisito: - conoscenza dei meccanismi patogenetici alla base delle più comuni malattie immuno-mediate degli animali domestici; - patogenesi delle ipersensibilità di I, II, III e IV tipo e lesioni associate, - meccanismi patogenetici delle immunodeficienze - meccanismi patogenetici delle malattie autoimmuni - capacità di valutare gli effetti di una alterata risposta immunitaria e capacità di identificare le conseguenze di una eccessiva o difettosa risposta immunitaria D2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine dell’attività formativa lo studente saprà: - scegliere la tecnica diagnostica migliore per dimostrare la presenza di una malattia immunomediata; - identificare il coinvolgimento di componenti innate ed acquisite della risposta immunitaria nelle lesioni tissutali determinate da una alterazione della stessa; - riconoscere le lesioni istologiche fondamentali delle malattie immuno-mediate e collegare il danno strutturale ai meccanismi patogenetici di base. D3. Autonomia di giudizio Al termine dell’attività formativa lo studente dovrà essere in grado di riconoscere e applicare le tecniche diagnostiche più elementari nel campo della immunopatologia e saprà inoltre riconoscere le situazioni e i problemi in cui tali tecniche possono essere vantaggiosamente utilizzate. Inoltre lo studente dovrà essere in in grado approfondire autonomamente quanto imparato, e di utilizzare le conoscenze di base come una “piattaforma” di partenza che gli consenta di comprendere, avendone ben chiari i meccanismi patogenetici di base, gli aspetti clinici delle malattie immuno-mediate. D4. Abilità comunicative Al termine dell’attività formativa, lo studente sarà in grado di veicolare ai propri interlocutori, in modo chiaro e compiuto, le conoscenze acquisite, utilizzando un linguaggio appropriato e consono. D5. Capacità di apprendere Al termine dell’attività formativa, lo studente dovrà progressivamente rendersi autonomo dal docente, acquisendo la capacità di affinare ed approfondire le proprie conoscenze in maniera autonoma ed originale, individuando le fonti bibliografiche più aggiornate ed adatte e sapendole leggere e comprendere in maniera critica. Lo studente dovrà inoltre essere in grado di affrontare i problemi più complessi che verranno presentati nei successivi insegnamenti. |
Metodi didattici | Il corso è organizzato nel seguente modo: - Lezioni teoriche: lezioni in aula inerenti gli argomenti del corso - Lezioni pratiche: le lezioni si compongono di una spiegazione della tecnica diagnostica di laboratorio da parte del docente o della spiegazione di una lesione mediante dimostrazione su monitor collegato al microscopio mediante una videocamera, oppure su computer collegato al proiettore oppure su schermo seguita dalla discussione delle lesioni osservate. Le esercitazioni in laboratorio vengono svolte con un iniziale ripasso e simulazione delle fasi di esecuzione della metodica immunoistochimica, seguiti dalla lettura di preparati ed interpretazione dei risultati di casi selezionati. |
Programma esteso | LEZIONI TEORICHE: • Presentazione del corso, dei libri di testo e modalità di esecuzione della prova finale - Introduzione alla immunopatologia - Meccanismi di riconoscimento del self - Ruolo delle barriere nelle risposte immunitarie (1,5 ore) • Interazione ospite-parassita. Costituzione delle diverse barriere nei diversi apparati e sistemi (1,5 ore) • Introduzione alla ipersensibilità di I tipo. Allergeni, mediatori e cellule effettrici della ipersensibilità di I tipo e suo significato protettivo e patologico (1,5 ore) • Esempi di malattie mediate da meccanismi di ipersensibilità di I tipo: reazioni localizzate e sistemiche. Ipersensibilità di II tipo. Anticorpi e cellule effettrici. Citotossicità cellulo mediata anticorpo-dipendente e alterazioni della funzione cellulare mediate da anticorpi (1,5 ore) • Esempi di patologie mediate da ipersensibilità di II (1,5 ore) • Malattie da ipersensibilità di III tipo. Meccanismi immunopatogenetici ed esempi di patologie mediate da ipersensibilità di III tipo (1,5 ore) • Malattie da ipersensibilità di IV tipo. Meccanismi immunopatogenetici ed esempi di patologie mediate da ipersensibilità di IV tipo. Meccanismi immunopatogenetici alla base della formazione del granuloma. Ruolo della risposta cellulo-mediata nella formazione della lesione granulomatosa (1,5 ore) • Citotossicità mediata da linfociti T. Immunologia dei tumori. Meccanismi di riconoscimento antigenico delle cellule tumorali. Meccanismi di evasione del sistema immunitario da parte delle cellule tumorali (1,5 ore) • Concetto di tolleranza immunologica. Tolleranza centrale e tolleranza periferica. Meccanismi di mantenimento della tolleranza immunologica e conseguenze derivanti da una sua perdita (1,5 ore) • Malattie autoimmuni: fattori genetici e ruolo delle infezioni e del danno tissutale. Esempi di malattie autoimmuni e loro correlazione con malattie da ipersensibilità (1,5 ore) • Immunodeficienza: perdita della capacità del sistema immunitario di reagire ad uno stimolo immunogeno. Immunodeficienza primitiva (congenita) (1,5 ore) • Immunodeficienza secondaria (acquisita) (1,5 ore). LEZIONI PRATICHE: • Introduzione alla immunoistochimica. Principi e tecniche dirette ed indirette. Applicazioni della metodica immunoistochimica per lo studio delle malattie immunomediate: finalità diagnostiche, prognostiche e terapeutiche (2 ore) • Altri metodi di indagine per lo studio delle malattie immunomediate: ISH, PCR, ELISA, WB, Northern blot, Southern blot, Citofluorimetria, Saggio di proliferazione linfocitaria, Test di attività emolitica del complemento, Test per gli anticorpi antinucleari (ANA test), Test di Coombs, Lisi batterica mediata da linfociti (2 ore). • Discussione di casi clinici con studenti suddivisi in gruppi di lavoro in cui gli studenti devono analizzare le alterazini clinicopatologiche di ipotetici casi di disordini del sistema immunitario, interpretarne i risultati di laboratorio e formulare ipotesi patogenetiche (2 ore). • Esercitazione pratica nel laboratorio di immunoistochimica con simulazione di una parte della metodica. Osservazione di preparati istologici ed immunoistochimici con formulazione di una diagnosi istologica alla luce dei risultati dell'esame immunoistochimico (2 ore). |
MORFOPATOLOGIA GENERALE VETERINARIA
Codice | 85060102 |
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CFU | 2 |
Docente | Leonardo Leonardi |
Docenti |
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Ore |
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Attività | Caratterizzante |
Ambito | Discipline anatomo-patologiche ed ispettive veterinarie |
Settore | VET/03 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento | italiano |
Contenuti | Relativi all'apprendimento delle principali metodologie per lo studio morfologico delle lesioni tessutali macroscopiche e microscopiche. |
Testi di riferimento | Patologia Generale Veterinaria M.D. McGavin; J.F. Zachary 4°Edizione Elsevier Masson. Pathologic Basis of Disease Robbins and Cotran, 7th edition, Kumar Abbas Fausto, Elsevier. |
Obiettivi formativi | D1 – CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE Lo studente deve: a) esprimere la capacità di dedurre le modalità con cui un agente etiologico di varia natura può produrre un danno; b) possedere le nozioni fondamentali dei meccanismi di risposta al danno messi in opera dai sistemi complessi molecolari, cellulari e tessutale di un organismo vivente c) aver appreso gli strumenti di base per poter discriminare le principali lesioni, sia da un punto di vista citologico che istologico e macroscopico al fine di giungere ad una diagnosi morfologica. D2 – CAPACITA’ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE Al termine dell’espletamento dell’attività formativa lo studente deve: a) Saper riconoscere e valutare le lesioni morfologiche b) conoscere i metodi di valutazione morfopatologica relative a lesioni macro e microscopiche, primarie e secondarie D3 – AUTONOMIA DI GIUDIZIO Lo studente dovrà, al termine dell’attività formativa, essere in grado di: a) riconoscere e valutare il danno prodotto da un agente etiologico b) considerare le conseguenze che possono scaturirne sulla omeostasi del sistema c) valutare gli aspetti prognostici di lesioni acute e croniche D4 – ABILITA’ COMUNICATIVE Lo studente dovrà, al termine dell’attività formativa, essere in grado di: a) saper organizzare, preparare ed esporre le proprie valutazioni relative a modelli patologici osservati su tessuti o organi di animali di interesse zootecnico o pet, attraverso valutazioni supportate da idonee considerazioni patogenetiche b) dimostrare un linguaggio medico-scientifico adeguato in forma scritta ed orale attraverso l’uso di una terminologia appropriata D5 – CAPACITA’ DI APPRENDIMENTO Al termine dell’attività formativa il candidato dovrà essere in grado di: a) consultare e comprendere testi scientifici, articoli su riviste cartacee e on line; b) saper valutare le fonti bibliografiche per sviluppare una formazione continua anche dopo la laurea Gli studenti dovranno acquisire la capacità di esprimere una descrizione morfologica su lesioni macro e microscopiche in vari organi ed apparati. In questo corso lo studente riceve per la prima volta concetti inerenti la lesione, il danno e la malattia. Questa condizione determina l'esigenza e individua l'obiettivo di fornire allo studente: 1. a) la capacità di riconoscere e descrivere i caratteri fondamentali delle lesioni; 2. b) la capacità di dedurre le modalità con cui un agente etiologico di varia natura può produrre un danno; c) la conoscenza dei meccanismi di risposta al danno messi in opera dai sistemi complessi molecolari, cellulari e tessutale di un organismo vivente. |
Prerequisiti | I prerequisiti necessari all'approccio a questa disciplina sono quelli relativi alla conoscenza dell'anatomia e dell'istologia normali di base, nonché delle basi fondamentali dei processi patologici degli animali. |
Metodi didattici | Lezioni frontali e esercitazioni pratiche, sia sugli organi e tessuti di origine animale, sia previo uso di materiale fotografico e istopatologico. |
Altre informazioni | Il docente Leonardo Leonardi, è a disposizione dei Sigg.ri Studenti in corso, fuori corso, studenti lavoratori, disabili e/o con DSA, per qualsiasi eventuale necessità o supporto di ordine didattico e istituzionale, nonché per ogni eventuale necessità anche relativa ai protocolli Erasmus+, indipendentemente dagli orari di ricevimento. Il numero di telefono del docente è 075.5857663, l'email: leonardo.leonardi@unipg.it, il cellulare 347.3809349. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | La verifica dell'apprendimento verrà svolta mediante prove d'esame articolate in una prima prova scritta in cui lo studente per essere ammesso all prova orale successiva dovrà dimostrare di aver acquisito conoscenze ed esperienza nella pratica della valutazione e della descrizione delle lesioni macroscopiche e microscopiche di diverse lesioni conseguenti a malattie di più specie animali. Il superamento di questa prova pratica potrà essere ottenuto con almeno due risposte sufficienti su tre totali. La prova si svolgerà su tre immagini fotografiche, per le quali gli Studenti avranno a disposizione 5 minuti per slide, per valutare e descrivere le lesioni proposte. Durata massima della prova 15 minuti (5x3). La prova sarà valutata positivamente solo al raggiungimento di un punteggio compreso tra 18 e 30 trentesimi e questo valore farà media con il voto finale, considerando anche la successiva prova orale. |
Programma esteso | Programma: Tecniche di indagine morfologica applicate allo studio della patologia veterinaria. Approccio alla descrizione morfologica delle lesioni macro e microscopiche Morfologia delle alterazioni congenite: mancato o ridotto sviluppo di un organo (agenesia, ipoplasia); eccessivo sviluppo (iperplasia congenita); eterotopie; tumori congeniti. Morfologia delle lesioni da cause fisiche: traumatiche, termiche, elettriche e da radiazioni. Aspetti morfologici delle alterazioni da sostanze chimiche. Aspetti morfologici delle alterazioni da errori alimentari (carenze ed eccessi). Aspetti morfologici delle modificazioni adattative del volume, del numero e del tipo di cellule (iperplasia, ipertrofia, displasia, metaplasia) Aspetti morfologici delle lesioni legate a degenerazioni cellulari e a modificazioni della sostanza fondamentale dei connettivi. Aspetti morfologici della necrosi, apoptosi, ulcere e gangrene. Aspetti morfologici delle alterazioni legate a precipitazioni minerali e pigmentazioni patologiche. Morfologia delle alterazioni legate ai disturbi della circolazione ematica e linfatica. Morfologia del processo infiammatorio acuto: i. sierosa, i. catarrale, i. purulenta, i. fibrinosa, i. emorragica, i. necrotizzante. Aspetti morfologici delle lesioni granulomatose. Morfologia delle lesioni indotte da ipersensibilità. Aspetti morfologici delle neoplasie e grading istologico. Sintesi del Programma: Tecniche di indagine in patologia veterinaria Morfologia delle lesioni Alterazioni congenite Lesioni da cause esterne Aumento e diminuzione di volume di organi e tessuti Degenerazioni cellulari e del connettivo Necrosi, apoptosi, ulcere e gangrene Disturbi circolatori Flogosi acute e croniche Tumori |
PATOLOGIA GENERALE VETERINARIA
Codice | 85004004 |
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CFU | 4 |
Docente | Luca Mechelli |
Docenti |
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Ore |
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Attività | Caratterizzante |
Ambito | Discipline anatomo-patologiche ed ispettive veterinarie |
Settore | VET/03 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | Sintesi del Programma: 1.Introduzione alla patologia generale 2.Eziologia generale 3.Stress e risposte adattative cellulari 4.Meccanismi di danno cellulare 5.Processi regressivi e morte cellulare 6.Infiammazione acuta e cronica 7.Processi riparativi 8.Oncologia generale e biologia dei tumori 9.Alterazioni emodinamiche e trombosi |
Testi di riferimento | James F. Zachary: Patologia Generale Veterinaria. Edra, sesta edizione,2018. Color atlas of VETERINARY PATHOLOGY; Second edition, 2007 - J.E. van Dijk; E.Gruys; J.M. Mouwen - Sunders-Elsevier ROBBINS - LE BASI PATOLOGICHE DELLE MALATTIE - 6° EDIZIONE - Volume I° - ELSEVIER Power point delle lezioni |
Obiettivi formativi | Risultati d'apprendimento previsti: in questo corso lo studente riceve per la prima volta concetti inerenti la lesione, il danno e la malattia. Questa condizione determina e individua i seguenti obiettivi didattici: a) la capacità di dedurre le modalità con cui un agente etiologico di varia natura può produrre un danno; b) la conoscenza dei meccanismi di risposta al danno messi in opera dai sistemi complessi molecolari, cellulari e tessutale di un organismo vivente. c) l'apprendimento degli strumenti di base per poter discriminare le principali lesioni, sia da un punto di vista citologico che istologico e macroscopico al fine di giungere ad una diagnosi morfologica. |
Metodi didattici | Metodi didattici: Lezioni teoriche: le lezioni frontali vengono svolte attraverso l'ausilio di proiezioni di file di powerpoin che al termine di ogni incontro vengono consegnati agli studenti. Nel corso della lezione gli studenti vengono sollecitati, attraverso domande o interventi spontanei, a chiarire concetti inerenti l'argomento con richiami di anatomia, biologia, biochimica, endocrinologia, fisiologia etc. Per quanto riguarda le esercitazioni, oltre ad una visita nei laboratori di patologia veterinaria del dipartimento per definire gli strumenti diagnostici in uso, vengono svolti incontri con gruppi di studenti ai quali vengono mostrate immagini proiettate in aula per mettere in pratica le valutazioni etiopatogenetiche delle lesioni proposte durante le lezioni frontali. Circa a metà del corso, quando gli studenti hanno acquisito una adeguata confidenza con i processi infiammatori e degenerativi, le lezioni pratiche vengono svolte in gruppi più ristretti al microscopio multitestata da 10 posti. In questa sede vengono ad essere chiarite, con una osservazione diretta dei tessuto, gli aspetti relativi al tipo, alla fase del processo con particolare riguardo ai processi infiammatori, preneoplastici e neoplastici. Infine, nel corso dell'insegnamento alcuni seminari vengono tenuti da studenti su specifici argomenti supervisionati dal docente. |
Programma esteso | Programma: Introduzione allo studio della patologia generale veterinaria; Finalità e tecniche di indagine (1,5h); Concetto di lesione e danno in termini morfologici, biochimici e delle modificazioni dei valori con cui si esprimono le funzioni vitali (omeostasi) (1,5h). Eziologia generale: origine delle cause (interne ed esterne). Cause predisponenti e determinanti; costituzione e condizione; malattie multifattoriali. (1,5h) Natura delle cause: fisiche, chimiche e biologiche. (1,5h) Cause esterne di natura fisica: traumi; alte e basse temperature ("colpo di sole" e "colpo di calore"; congelamenti); elettricità; radiazioni ionizzanti ed eccitanti; patologie da "ambiente controllato". (1,5h) Cause esterne di natura chimica: acidi e basi forti; farmaci; veleni; alimentazione (dieta). (1,5h) Cause esterne di natura biologica: batteri, funghi, parassiti e virus; vie di penetrazione e patogenesi delle lesioni cellulari e tessutali. (1,5h) Risposte adattative cellulari agli stimoli lesivi e allo stress: ipertrofia, iperplasia, atrofia, ipoplasia, aplasia, agenesia, displasia, metaplasia. (1,5h) Meccanismi di danno cellulare (ridotta sintesi di ATP, alterazioni di membrana e dei mitocondri, sviluppo di radicali liberi).(1,5 h) Processi regressivi reversibili ed irreversibili e morte cellulare (1,5h) Accumuli metabolici intracellulari di natura lipidica, proteica e glucidica; pigmentopatie; calcificazioni distrofiche e metastatiche (1,5h) Necrosi ed apoptosi: cause, patogenesi, esiti. (3h) Amiloidosi: definizione, classificazione e metodi di identificazione (1,5h) Infiammazione acuta e cronica: definizione, cause e modelli classificativi; segni locali e sistemici dell'infiammazione (1,5h); formazione e costituzione dell'essudato; mediatori chimici e cellule protagoniste della flogosi (1,5h); aspetti biomolecolari del reclutamento cellulare; attività leucocitaria reattiva ( fagocitosi, scoppio respiratorio, fenomeni ossigeno-dipendenti ed indipendenti) (1,5h); evoluzioni del processo infiammatorio; processo infiammatorio cronico con particolare riferimento al sistema dei fagociti mononucleati. (1,5h) Processi riparativi e rigenerativi: proliferazione e differenziazione cellulare: fattori di crescita, recettori e vie di traduzione del segnale; meccanismi di attivazione e sistemi di regolazione; ruolo delle cellule staminali. (1,5h) Oncologia e biologia dei tumori: definizione, eziologia ed epidemiologia comparata (1,5h); caratteristiche delle cellule neoplastiche; fattori predisponenti, genetici e non genetici, e fattori ambientali associati a neoplasie; neoplasie benigne e maligne e criteri di classificazione (1,5h); sviluppo progressivo del tumore (multistep); eterogeneità e selezione clonale delle cellule neoplastiche. Modificazioni molecolari nel corso della progressione neoplastica: segnali proliferativi (oncogeni) e perdita della inibizione proliferativa (oncosoppressione) (1,5h); evasione dai meccanismi pro-apoptotici, blocco riparativo del DNA, instabilità genomica. Metastasi e vie di diffusione delle cellule neoplastiche. Immunità antineoplastica (1,5h). Effetti locali e sistemici dei tumori e sindromi paraneoplastiche. Grading e staging neoplastica. (1,5h) Alterazioni emodinamiche e trombosi: distribuzione dei fluidi e meccanismi di formazione dell'edema; (1,5h) |