Insegnamento SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI
- Corso
- Scienze dell'educazione
- Codice insegnamento
- 35081309
- Curriculum
- Educatore professionale socio-pedagogico
- Docente
- Piero Dominici
- Docenti
-
- Piero Dominici
- Ore
- 36 ore - Piero Dominici
- CFU
- 6
- Regolamento
- Coorte 2020
- Erogato
- 2022/23
- Attività
- Affine/integrativa
- Ambito
- Attività formative affini o integrative
- Settore
- SPS/08
- Tipo insegnamento
- Obbligatorio (Required)
- Tipo attività
- Attività formativa monodisciplinare
- Lingua insegnamento
- ITALIANO
- Contenuti
- 1)Comunicazione è complessità (1996 e sgg.). Prima di tutto, dobbiamo partire da un assunto “forte”, necessario per la nostra analisi e per l’approccio che intendiamo sviluppare, che abbiamo provato a sintetizzare: comunicazione è complessità. Ma che significa complessità? Che significa osservare e tentare di comprendere un processo complesso? Perché la comunicazione è un processo complesso? Queste sono alcune delle domande cui proveremo a rispondere nel corso della nostra analisi, partendo da questa definizione (2005): la comunicazione è processo sociale di condivisione della conoscenza (potere) in cui sono coinvolti – sotto molteplici aspetti e con numerose variabili intervenienti – attori sociali (con i loro profili psicologici e i loro sistemi di orientamento valoriale e conoscitivo), gruppi, comunità, vissuti, situazioni, contesti, mezzi di comunicazione, ecosistemi etc. che stabiliscono tipi e modalità di relazione non riconducibili al famoso principio di causalità. Tipi e modalità di interazione che risultano essere sempre sistemici e con un coefficiente di imprevedibilità significativo, al di là del modello culturale dominante (che è appunto funzionale alla coesione sociale ed alla creazione di condizioni di prevedibilità). E la complessità di un “oggetto”, di un processo, di un’organizzazione, di un sistema è legata alla presenza di molteplici variabili che, come accennato, ne rendono difficile l’osservazione e, fatto ancor più significativo, considerato che parliamo di conoscenza scientifica, la replicabilità. Nel nostro caso, possiamo definire la comunicazione anche come un’interazione sociale caratterizzata da un sistema di relazioni nel quale azione e retroazione (feedback) presentano un carattere probabilistico, con relativa difficoltà di individuare “regolarità” e fare “previsioni”. Pertanto, essendo un processo complesso, le cui dinamiche non seguono il principio di causalità, contrariamente ai luoghi comuni (non solo mediatici) ed a certi pregiudizi di matrice anche accademica, analizzare scientificamente – o quanto meno con rigore metodologico – la
comunicazione è estremamente complicato e richiede competenze e un approccio multidisciplinare. Spesso, al contrario, all’insegna di frasi fatte e luoghi comuni (tutto è comunicazione, la frase più inflazionata), l’oggetto comunicazione ci viene restituito come semplice, banale, facilmente intuibile; un oggetto di studio che non richiede neanche particolari conoscenze e/o competenze (stesso discorso potrebbe esser fatto per i pregiudizi che circondano la figura del comunicatore e il suo profilo professionale). L’analisi della comunicazione e dell’attuale ecosistema si rivela, conseguentemente, una sfida alla complessità, nella complessità.
2) L’analisi del nuovo ecosistema globale e iperconnesso - «La societa` interconnessa/iperconnessa e` una societa` ipercomplessa, in cui il trattamento e l’elaborazione delle informazioni e della conoscenza sono ormai divenute le risorse principali; un tipo di societa` in cui alla crescita esponenziale delle opportunita` di connessione e di trasmissione delle informazioni, che costituiscono dei fattori fondamentali di sviluppo economico e sociale, non corrisponde ancora un analogo aumento delle opportunita` di comunicazione, da noi intesa come processo sociale di condivisione della conoscenza che implica pariteticita` e reciprocita` (inclusione) (Dominici,1996). La tecnologia, i social networks e, piu` in generale, la rivoluzione digitale, pur avendo determinato un cambio di paradigma, creando le condizioni strutturali per l’interdipendenza (e l’efficienza) dei sistemi e delle organizzazioni e intensificando i flussi immateriali tra gli attori sociali, non sono tuttora in grado di garantire che le reti di interazione create generino relazioni, fino in fondo, comunicative, basate cioè su rapporti simmetrici e di reale condivisione. In altre parole, la Rete crea un nuovo ecosistema della comunicazione ma, pur ridefinendo lo spazio del sapere, non puo` garantire, in se´ e per se´, orizzontalita` o relazioni piu` simmetriche. La differenza, ancora una volta, e` nelle persone e negli utilizzi che si fanno della tecnologia, al di la` dei tanti interessi in gioco». (Dominici, 2014 e 2019)
NB:Nel corso delle lezioni, sarà data particolare attenzione alle questioni riguardanti il metodo e l'approccio: complessità, teoria dei sistemi e pensiero sistemico. - Testi di riferimento
- Testi consigliati Programma d'esame per studenti frequentanti:
1. G. Boccia Artieri, F.Colombo, G.Gili, Comunicare. Persone, relazioni, media, Laterza, Roma-Bari 2022.
2. P.Dominici (2014), Dentro la Società Interconnessa. La cultura della complessità per abitare i confini e le tensioni della civiltà ipertecnologica, FrancoAngeli, Milano 2019 (nuova ed.)
N:B: Gli studenti “non frequentanti” dovranno integrare il programma d’esame, concordando con il docente alcune parti estratte dai seguenti libri oppure, in alternativa, studiando i due articoli scientifici indicati:
3a. P.Dominici (2005-2011), La comunicazione nella società ipercomplessa. Condividere la conoscenza per governare il mutamento, FrancoAngeli, Roma 2019.
oppure
3b. : V.Perniciaro, Ognuno ride a modo suo, Rizzoli, Milano 2022.
3c. P.Dominici, Communication and Social Production of Knowledge. A new contract for the Society of Individuals, in «Comunicazioni Sociali», n°1/2015, Vita & Pensiero, Milano 2015. ISSN: 03928667 - PEER REVIEWED
3c. P.Dominici, For an Inclusive Innovation. Healing the fracture between the human and the technological, in, European Journal of Future Research, Springer, 2017, PEER REVIEWED, DOI: 10.1007/s40309-017 - Obiettivi formativi
- Al termine delle lezioni e delle attività di esercitazione, gli studenti dovranno mostrare:
1.la conoscenza dei temi di maggiore attualità trattati nel corso
2.la capacità di formulare argomentazioni, in modo logico e coerente, sui temi del corso e quella di individuare le connessioni tra i livelli di analisi coinvolti
3.la capacità di interpretare i dati e riconoscere le implicazioni metodologiche 4.la capacità di fornire valutazioni con un buon livello di autonomia 5.abilità e capacità di tipo comunicativo nel saper sviluppare ragionamenti a sostegno delle proprie tesi 6.saper indicare, alla luce dei ragionamenti condotti, possibili soluzioni ai problemi ipotizzati - Prerequisiti
- Prerequisiti Considerate le tematiche e gli argomenti che saranno trattati durante il corso, è fortemente consigliato per gli studenti (frequentanti e non) l'aver maturato conoscenze (almeno quelle fondamentali) relative ai seguenti ambiti disciplinari:
1) ambito sociologico: conoscenza delle principali teorie sociologiche;
2) ambito metodologico: conoscenza basilari di metodologia della ricerca educativa e sociale, con relative implicazioni epistemologiche. - Metodi didattici
- Metodi didattici Lezioni frontali (face-to-face) sugli argomenti "oggetto" del corso ed esercitazioni (Practical training) finalizzate a prendere consapevolezza rispetto alla complessità dei questioni affrontate e degli strumenti operativi; ma anche attività di laboratorio finalizzate. Con particolare attenzione alla pratica del "dibattito" (fin dal 1999)
NB: Qualora dovesse perdurare l'emergenza sanitaria, le lezioni saranno svolte in modalità mista - Altre informazioni
- Prof.Piero Dominici (PhD) Fellow of the World Academy of Art & Science e Delegato Permanente all'UNESCO.
Scientific Director of CHAOS - International research and Education Programme on "Complex Human Adaptive Organizations and Systems".
Abilitazione Scientifica a Professore Universitario di II
Director (Scientific Listening) –
Global Listening Centre
Complexity and Systems Thinking Member of World Complexity Science Academy
Linkedin: http://bit.ly/1TUwAyK Visiting Professor Professore Aggregato di: Comunicazione pubblica, Sociologia della Complessità Sociale, Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi e di Intelligence. Reti e Sistemi Complessi. Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione, Università degli Studi di Perugia Piazza G. Ermini, 1 - 06123 Perugia Note
Si raccomanda di contattare sempre prima il docente per definire l'appuntamento (mail, skype, cellulare): mob: +39 -392 /1879214 skype:pierodominici @dominicipi
NB: Per chi fosse interessato a collaborare alle attività di ricerca, nazionale e internazionale, contattare il docente. e-mail: piero.dominici@unipg.it
skype: pierodominici mob: +39 -392 /1879214
Blog “Fuori dal Prisma” de Il Sole 24 Ore: http://pierodominici.nova100.ilsole24ore.com/ - Modalità di verifica dell'apprendimento
- Modalità di valutazione
L'esame è sempre orale (oral exam) ed ha una durata di almeno 25 minuti. Gli obiettivi della prova sono molteplici:
1) verificare la conoscenza delle tematiche trattate durante il corso;
2) valutare la capacità di analisi e di fare connessioni tra le questioni affrontate;
3) valutare le competenze comunicative maturate. E’ prevista, inoltre, la presentazione da parte degli studenti di tesine individuali su argomenti trattati nel corso; gli studenti potranno anche scegliere di discutere progetti da loro elaborati, concernenti sempre argomenti analizzati a lezione - Programma esteso
- Argomenti principali
Questioni di metodo e approccio: approccio alla complessità e visione sistemica, Sistemi Complessi e Sistemi Complicati; Cambio di paradigma e Pensiero Sistemico Sistemi comunicativi e “razionalità limitata” L’inadeguatezza dei modelli lineari Comunicazione è complessità (1995 e sgg.) Paradigmi della comunicazione La struttura della relazione comunicativa La funzione strategica del linguaggio: tra convenzione e arbitrarietà Le funzioni della comunicazione Comunicazione verbale e comunicazione non verbale Modelli comunicativi “L’essenziale è invisibile agli occhi”(cit.): l’urgenza di educare alla comunicazione La centralità dei processi educativi Teorie e metodologie di analisi dei media Manipolazione, persuasione e influenza Gli effetti limitati dei media e delle reti digitali Il contributo delle Scienze della complessità e della Teoria dei Sistemi Teoria critica e teoria culturologica Gli effetti a lungo termine: Agenda Setting, Spirale del Silenzio e Teoria della Coltivazione Il nuovo paradigma dell’informazione Nuova sfera pubblica ed ecosistema globale Modelli e teorie dei media digitali Implicazioni epistemologiche ed etiche della rivoluzione digitale Definire i social media Il passaggio all’ipercomplessità e l’urgenza di una “cultura della comunicazione” (1996) ______________
Un approccio e percorsi di ricerca dal'95