Codice |
GP004303 |
CFU |
6 |
Docente |
Maria Caterina Federici |
Docenti |
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Ore |
- 36 ore - Maria Caterina Federici
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Attività |
Caratterizzante |
Ambito |
Discipline sociologiche |
Settore |
SPS/07 |
Tipo insegnamento |
Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento |
Italiano |
Contenuti |
Il corso verterà sul paradigma sociologico della sicurezza e su una rilettura dei classici, segnatamente V. Pareto e i paradigmi della devianza e della fiducia. Si considerano quindi i concetti sociologici utili allo studio dei paradigmi sociologici di fiducia, sicurezza, relazione e conflitto. Il corso verte anche su come, dal punto di vista multidisciplinare, il territorio, se messo in sicurezza, possa creare legami e possibilità di sviluppo socio-economico, politico e valoriale. |
Testi di riferimento |
Testi obbligatori:M.C. Federici (a cura di), La sicurezza umana: un paradigma sociologico, FrancoAngeli, Milano 2013.M.C. Federici, Dove fondano le libertà dell'uomo, Borla, Roma 2006.M.C. Federici (a cura di), Vilfredo Pareto, L’immaginazione sentimentale. Residui del Trattato di sociologia, Mimesis, Milano-Udine 2016.Un testo a scelta tra i seguenti:M.C. Federici (a cura di), Insicurezza e sicurezza tra le persone e per le persone nei sistemi globali e locali, numero monografico di “Sicurezza e Scienze Sociali”, 2, 14, FrancoAngeli, Milano 2014.F. Battistelli, La sicurezza e la sua ombra, Donzelli, Roma 2016.Testi consigliati per gli studenti Erasmus e ai fini dell'internazionalizzazione:J.E. Eck, D. Weinsburg (eds.), Crime places and Crime theory. Crime Prevention Studies series, Criminal Justice Press, Monsey (NY) 1995.A.B. Seligman, The problem of Trust, Princeton University Press, Princeton 2000. |
Obiettivi formativi |
Conoscenza dei principali autori, concetti e teorie della sociologia come scienza; capacità di argomentazione critica sugli argomenti inerenti il cambiamento sociale nel passaggio tra modernità e postmodernità; conoscenza e comprensione del pensiero sociologico di Georg Simmel e capacità di rapportarne le categorie interpretative all'analisi della società contemporanea; la teoria dell'azione come misuratore e indicatore dell'umano agire quale categoria di analisi e comprensione. |
Prerequisiti |
Per seguire efficacemente il corso, lo studente dovrebbe possedere le conoscenze inerenti le teorie dell’azione sociale e lo statuto epistemologico della sociologia come scienza, è inoltre utile la padronanza di concetti come valori, norme, anomia, devianza e controllo sociale: quanto sopra dovrebbe essere stato acquisito attraverso il corso di Sociologia generale previsto al primo anno. Alcune conoscenze di base di statistica e diritto sono utili per la migliore comprensione dei concetti e dei paradigmi su cui il corso invita a riflettere. |
Metodi didattici |
Lezioni frontali, seminari, gruppi di studio. |
Altre informazioni |
Frequenza obbligatoria, almeno il 75% delle lezioni, tranne studenti lavoratori. |
Modalità di verifica dell'apprendimento |
Prova scritta intermedia (esonero) da svolgersi durante il corso, inerente una parte del programma, accessibile a tutti, frequentanti e non frequentanti, consigliata ma non obbligatoria, consistente in un test a domande chiuse a scelta multipla dalla durata di circa 40 minuti; esame orale finale dalla durata variabile, se si è effettuata la prova intermedia, circa 20 minuti, se si porta l’intero programma, circa 30 minuti. L’esame orale finale consiste in una discussione-colloquio relativa agli argomenti trattati durante il corso e approfondimenti su testi consigliati. Obiettivo delle prove: monitoraggio del percorso di apprendimento e analisi del livello di comprensione del programma. |
Programma esteso |
Il corso verte sul paradigma sociologico della sicurezza basato sulla fiducia come legame sociale al fondamento della società umana: in tale prospettiva si considerano i principali concetti sociologici utili alla comprensione dell'agire sociale e del mutamento sociale e dei rischi connessi. Una prospettiva anche multidisciplinare permette di inquadrare i vari aspetti (socio-economici, geo-politici...) del rischio e le possibilità di mediazione del conflitto sociale. Una attenta analisi della metodologia della ricerca in chiave qualitativa, come chiave di comprensione dei fenomeni postmoderni relativi alla sicurezza/insicurezza sociale reale. e percepita nella società globale sarà lo scopo del processo di apprendimento. |
Codice |
GP004304 |
CFU |
6 |
Docente |
Maria Caterina Federici |
Docenti |
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Ore |
- 36 ore - Maria Caterina Federici
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Attività |
Caratterizzante |
Ambito |
Discipline sociologiche |
Settore |
SPS/07 |
Tipo insegnamento |
Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento |
Italiano |
Contenuti |
Il secondo modulo verterà su una riflessione applicativa rispetto ai paradigmi appresi nel primo modulo, circa i fenomeni del terrore/terrorismo, della percezione della sicurezza e della paura postglobale nelle e attraverso le dinamiche geopolitiche della postmodernità. |
Testi di riferimento |
Testi obbligatori:M.C. Federici, A. Romeo (a cura di), Sociologia della sicurezza. Teorie e problemi, Mondadori Università, Milano 2017. U. Conti (a cura di), Elementi per una sociologia del terrorismo. Temi e prospettive di ricerca, Rubbettino Università, Soveria Mannelli 2016.D. Antiseri, A. Soi, Intelligence e metodo scientifico, Rubbettino, Soveria Mannelli 2014.Un testo a scelta tra i seguenti:A. Margelletti, Un mondo in bilico. Altante politico dei rischi e dei conflitti, Eurilink, Roma 2011.F. Battistelli, Marte e Mercurio. Sociologia dell’organizzazione militare, Franco Angeli, Milano 1990.Testi consigliati per gli studenti Erasmus e ai fini dell'internazionalizzazione:R.K. Merton, Social Theory and Social Structure, Free press, New York 1949 (revised editions, Free Press, New York, 1968).H.S. Becker, Outsiders. Studies in the Sociology of Deviance, Free press, New York 1963. |
Obiettivi formativi |
I risultati dell'apprendimento attesi con il primo modulo saranno coniugati con l'analisi effettuata da esperti del settore nel secondo modulo, con particolare attenzione ai fenomeni del terrorismo e della devianza globale geopolitica declinata nei contesti europei e mediorientali. |
Prerequisiti |
Per seguire efficacemente il corso, lo studente dovrebbe possedere le conoscenze inerenti le teorie dell’azione sociale e lo statuto epistemologico della sociologia come scienza, è inoltre utile la padronanza di concetti come valori, norme, anomia, devianza e controllo sociale: quanto sopra dovrebbe essere stato acquisito attraverso il corso di Sociologia generale previsto al primo anno. Alcune conoscenze di base di statistica e diritto sono utili per la migliore comprensione dei concetti e dei paradigmi su cui il corso invita a riflettere. |
Metodi didattici |
Lezioni frontali, gruppi di studio, seminari. |
Altre informazioni |
Frequenza obbligatoria, almeno il 75% delle lezioni, tranne studenti lavoratori. |
Modalità di verifica dell'apprendimento |
Prova scritta intermedia (esonero) da svolgersi durante il corso, inerente una parte del programma, accessibile a tutti, frequentanti e non frequentanti, consigliata ma non obbligatoria, consistente in un test a domande chiuse a scelta multipla dalla durata di circa 40 minuti; esame orale finale dalla durata variabile, se si è effettuata la prova intermedia, circa 20 minuti, se si porta l’intero programma, circa 30 minuti. L’esame orale finale consiste in una discussione-colloquio relativa agli argomenti trattati durante il corso e approfondimenti su testi consigliati. Obiettivo delle prove: monitoraggio del percorso di apprendimento e analisi del livello di comprensione del programma. |
Programma esteso |
Il secondo modulo verterà su una riflessione applicativa rispetto ai paradigmi appresi nel primo modulo, circa i fenomeni del terrore/terrorismo, della percezione della sicurezza e della paura postglobale nelle e attraverso le dinamiche geopolitiche della postmodernità. |