Insegnamento ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE I
- Corso
- Archeologia e storia dell'arte
- Codice insegnamento
- A002546
- Curriculum
- Generico
- Docente
- Donatella Scortecci
- Docenti
-
- Donatella Scortecci
- Ore
- 42 ore - Donatella Scortecci
- CFU
- 6
- Regolamento
- Coorte 2021
- Erogato
- 2022/23
- Attività
- Caratterizzante
- Ambito
- Archeologia e antichità classiche e medievali
- Settore
- L-ANT/08
- Tipo insegnamento
- Obbligatorio (Required)
- Tipo attività
- Attività formativa monodisciplinare
- Lingua insegnamento
- Italiano
- Contenuti
- ll corso ha come obiettivo il conseguimento delle conoscenze di base
della disciplina aggiornate alle più attuali tendenze della ricerca
nell'ambito sia dell'archeologia medievale sia di quella coeva del vicino
oriente (bizantina e islamica) con particolare attenzione ai fenomeni
relativi alla formazione della cultura medievale.Nello specifico il corso
affronterà tutte le tematiche caratterizzanti la disciplina, da questioni
metodologiche, quali l'archeologia teorica, ad aspetti ad ampio spettro di
ricerca, quali l'archeologia urbana e l'urbanistica ; la trasformazione degli
spazi rurali e il fenomeno dell'incastellamento; l'archeologia funeraria con
le sue implicazioni sul piano antropologico; gli edifici di culto cristiani e i
grandi complessi monastici; l'archeologia dell'architettura e l'archeologia
della produzione e dei manufatti - Testi di riferimento
- A.Augenti, Archeologia dell'Italia Medievale, Bari, Laterza, 2016.
Testi di approfondimento ai tematismi saranno a disposizione degli
studenti ONLINE sulla piattaforma e-learning dell'Università
(www.unistudium.unipg.it - Obiettivi formativi
- Il corso ha come obiettivo il conseguimento delle conoscenze di base
della disciplina aggiornate alle più attuali tendenze della ricerca
nell'ambito sia dell'archeologia medievale sia di quella coeva del vicino
oriente. Lo studente dovrà dimostrare diaver acquisito le capacità di
elaborare autonomamente e con sviluppato senso critico e speculativo la
definizione di un "bene culturale", secondo i criteri istituzionali: dai
concetti di integrità e autenticità che si riferiscono ai livelli di
conservazione e di veridicità dell'informazione, alla capacità descrittiva,
analisi degli elementi costitutivi, comparazione tra tipologie omogenee,
sincroniche, diacroniche, apporto culturale. - Prerequisiti
- E' indispensabile che lo studente abbia acquisito competenze
metodologiche e solide basi nella conoscenza delle discipline storiche e
archeologiche di ambito classico e medievale, con particolare riguardo
alla tarda antichità e all'alto medioevo - Metodi didattici
- Didattica in presenza salvo disposizioni contrarie causa Covid
- Altre informazioni
- Gli studenti frequentanti avranno la possibilità di programmi individuali
concordati con il docente - Modalità di verifica dell'apprendimento
- La valutazione prevede una prova il cui obiettivo è quello di verificare
l'apprendimento delle tematiche fondamentali della disciplina e la
capacità di istituire comparazioni secondo criteri sincronici, diacronici e
topografici. Lo studente dovrà dimostrare di saper elaborare la materia
attraverso una rigorosa metodologia scientifica, che tenga conto del
corretto utilizzo di fonti documentarie e materiali. La prova è costituita da
un colloquio orale e dalla presentazione di seminari individuali da parte
degli studenti su argomenti inerenti il corso. La tempistica vede una
prima fase di verifica delle tematiche e una seconda di verifica del lavoro
individuale . La durata prevista è di non più di 30 minuti, 15/20 riservati
alla verifica generale e dieci alla relazione del seminario. La tipologia
della prova è rappresentata da un colloquio a stimolo aperto con risposta
aperta. La misurazione conclusiva della prova d'esame attribuisce i due
terzi del punteggio alla prova generale e un terzo al lavoro seminariale.Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA
visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa - Programma esteso
- Il programma prevede una prima parte di carattere generale dedicata
alle problematiche fondamentali dell'Archeologia cristiana e medievale e . Si inizia
dalla storia della ricerca archeologica postclassica, dall'età del
positivismo per passare al fondamentale contributo di Paolo Orsi e agli
episodi di Torcello e Castelseprio, nel secondo dopoguerra e al tema dei
villaggi abbandonati. La recente definizione dell'archeologia medievale
quale disciplina autonoma impone una doverosa riflessione sul suo
significato e sugli ambiti della ricerca. Una parte del corso è riservata ai
rapporti con l'architettura e le istituzioni. Si passano , poi, in rassegna i
più significativi contesti archeologici italiani, secondo un criterio tematico.
Al rapporto tra archeologa medievale e storia della città si riferiscono
numerose problematiche, da quelle legate alla prevenzione e alla
redazione delle carte di rischio archeologico, a quelle di carattere più
giuridico-istituzionale ed economico, fino al dibattito più recente
sull'archeologia urbana, con gli esempi di Brescia e Verona per il
settentrione; della Crypta Balbi e gli scavi di Napoli per il centro e sud
italia. Dai contesti urbani si passa allo studio dei castelli,
dell'incastellamento e del popolamento rurale. Allo studio del
popolamento rurale attiene l'importate tema dei complessi monastici,
centri di cultura, potere e generatori di abitato. Gli esempi più importanti
il monastero longobardo di San Salvatore a Brescia e di San Vincenzo al
Volturno. L'archeologia delle chiese rappresenta una delle tematiche più
indagate dall'Archeologia medievale nei termini della sequenza
architettonica, delle sepolture, dei materiali, dell'insediamento. Esempi:
l'edificio di Santa Maria foris portas a Castelseprio, San Lorenzo di
Altavilla Silentina. Anche l'archeologia residenziale e delle strutture
abitative occupa la ricerca segnatamente alla tipologia delle strutture, la
materia impiegata e le forme del riuso, con gli esempi di Brescia, Luni,
Classe, Pisa. Infine uno degli aspetti più innovativi dell'Archeologia
medievale riguarda l'archeologia della produzione e dei manufatti come
conoscenza delle sequenze subregionali, la lettura diacronica di taluni
fenomeni, gli aspetti produttivi e dell'organizzazione del lavoro, il
problema delle trasmissioni tecnologiche. Esempi nella ceramica, vetro,
legno, metalli