Insegnamento VALUTAZIONE DELLE POLITICHE SOCIALI
- Corso
- Politiche e servizi sociali
- Codice insegnamento
- A001409
- Curriculum
- Progettazione delle politiche sociali
- Docente
- Giulio D'epifanio
- Docenti
-
- Giulio D'epifanio
- Ore
- 42 ore - Giulio D'epifanio
- CFU
- 6
- Regolamento
- Coorte 2021
- Erogato
- 2021/22
- Attività
- Caratterizzante
- Ambito
- Discipline politiche, economiche e statistiche
- Settore
- SECS-S/05
- Tipo insegnamento
- Obbligatorio (Required)
- Tipo attività
- Attività formativa monodisciplinare
- Lingua insegnamento
- Italiano
- Contenuti
- Sui processi sociali. [Dalla Teoria dei Sistemi e sue estensioni] Organismo sociale, sistema quasi-vivente, evoluzione e adattamento, ambiente, morfogenesi, etc.; equilibrio e instabilità. Cenno a concetti quali "complessità strutturale" (“reti dinamiche" tra agenti, processi e condizioni di contesto, etc.) e "caoticità evolutiva”, in relazione alla "predicibilità" di evoluzioni in atto. Feedback causale. Evoluzioni libere o controllate da un osservatore/decisore. Apprendimento, informazione e scelte razionali, limiti intrinsechi della razionalità nei processi decisionali/valutativi.
Policy-making, sistemi di valutazione e apprendimento. Paradigma cibernetico. Processi decisionali per il governo (indirizzo, guida, regolazione e controllo) della evoluzione di processi sociali. Il policy-maker come agente sociale (parzialmente-)autonomo entro un reticolo organizzativo-decisionale multi-livello (es. Sistema Univ. Nazionale, SSN, etc.). Gerarchia ricorsiva (super-agente, agente, sub-agente). Da uno schema-tipo (decisore, obiettivi, vincoli; alternative; processo, ambiente, spazio degli stati, etc.; spazio degli effetti/risultati, spazio delle conseguenze; sensori/indicatori, etc.), applicato ricorsivamente, oggetti/concetti astratti saranno re-interpretati in specifici concreti casi di interesse. Strategie di regolazione ("open loop", “feedback”, “feed-forward”, etc). Ruolo di dispositivi di apprendimento e valutazione, informazione, valore dell’informazione. Rispetto allo stadio decisionale, sistemi di valutazione ex-ante (tipo VIA, analisi Costi-Benefici, valutazione di progetti, etc.) , ex-post (valutazione di risultati, di impatto sociale, etc.), valutazione adattativa basata su apprendimento in itinere (es. valutazione iterata su cicli-gestionali, verifica di avanzamento su planning, etc.).
Servizi, nell’ambito della implementazione di una politica sociale. Servizi alla Persona di Pubblica Utilità (SPPU), riferimenti normativi. Su criteri di classificazione dei servizi sociali e riferimenti ad ambiti valutativi concreti.
Disegni valutativi. Sistemi di valutazione di servizi, classificazione per scopo (comparativa vs diagnostica vs certificativa, etc.).
Valutazione comparativa di agenti sociali. Sviluppo metodologico: dalla mission del servizio, al disegno concettuale, alla schematizzazione logica, alla selezione di indicatori, alla specificazione dei “parametri evaluandi”, alla sintesi di “scores” utilizzando dati. La costruzione di reports valutativi. Applicazioni a strutture sanitarie e fenomeni tipici di distorsioni tipiche (ignoranza sui meccanismi causali sottostanti e/o asimmetrie informative indotte da fenomeni tipici quali auto-selezione degli utenti “portatori di informazione”, “selezione avversa” operata dal management, etc.).
Valutazione diagnostica. Per una politica di miglioramento della qualità nei servizi sociali. Sul concetto di "qualità" e le sue valenze valenze (qualità interna/esterna, qualità normativa/burocratica, qualità tecnica, qualità percepita dagli utenti, etc.); sul concetto di "efficacia" e "efficienza" oltre una mera tipica visione economica. Cenni a sistemi di qualità come concepiti dalla "ingegneria della qualità" (cenni ISO 9000, EFQM). Strumenti per il disegno (albero degli obiettivi, diagrammi di Iskikawa, questionario strutturato, schemi di campionamento, raccolta e archiviazione dei dati). Costruzione di indici sintetici, dai dati archiviati, tramite operatori di aggregazione. Uso di strumenti formali (quali medie ponderate, alberi di pertinenza e "format" informativi tipici per estrarre "pesi di importanza", etc.) per la costruzione di reports valutativi. Oggetti visuali (diagrammi radar, mappe di posizionamento, etc.) per la valutazione diagnostica, e a supporto della programmazione di interventi per il miglioramento del servizio. Disegno di rilevazione e strutture statistiche. Parametri “evaluandi”. Specifiche di accuratezza ed affidabilità. Valutazione dei costi. Tipologia di domande e “formati” tipici (differenziale semantico, Likert, etc.). Scala di Guttman, per lo sviluppo di scale di valutazione delle performance. Scale verbali ordinali: approcci per la quantificazione dei livelli. Definizione ed elaborazione di indici di soddisfazione semplici e complessi. - Testi di riferimento
- https://virtualclassroom2.wordpress.com/3-metodologia/3-metodologia-didattica/
https://virtualclassroom2.wordpress.com/6-informazioni/testi-consigliati/
1. [Introduzione alla valutazione] Bezzi Claudio, La valutazione dei servizi alla persona, Link
2. [Scale di valutazione] Mauro Niero, Metodi e tecniche di ricerca per il servizio sociale, Editore: Carocci (nota: una vecchia edizione è disponibile nella biblioteca di Studi Storici) a. Cap. 4, 6. La Ricerca per la valutazione. La misura degli atteggiamenti e della qualità della vita.
3. [Ambiti applicativi] La customer satisfaction nelle amministrazioni pubbliche, manuale edito dal Dipart. della funzione pubblica (link) - Obiettivi formativi
- Sviluppare la capacità
• di comprendere, entro un quadro di riferimento integrato, paradigmi valutativi, concetti e parole chiave
utilizzati nell’ambito della valutazione istituzionale e dei Servizi Sociali
• di comprendere ed utilizzare correttamente termini relativi a Sistemi di Qualità e Carte di Servizi
• di individuare la domanda e di organizzare la informazione in strutture di dati, per elaborare informazioni in ambito valutativo, sia a fine diagnostico che comparativo - Prerequisiti
- corso base di statistica o di statistica sociale
- Metodi didattici
- Problem solving
https://virtualclassroom2.wordpress.com/3-metodologia/3-metodologia-didattica/ - Altre informazioni
- Per il pieno raggiungimento degli obiettivi formativi proposti è richiesta la presenza e partecipazione attiva dello studente alle attività didattiche (lezioni, esercitazioni, seminari, lavori di gruppo, etc.) proposte in aula nei tempi
stabiliti.
Per gli studenti impossibilitati a frequentare le lezioni è previsto un programma alternativo, su testi reperibili in librerie, che sarà comunicato nel sito internet. Gli studenti potranno comunque scegliere se sostenere l’esame sul
programma svolto in aula dal docente oppure su quello alternativo consigliato. - Modalità di verifica dell'apprendimento
- L’esame è costituito da una prova scritta, con tests basati su domande aperte con eventuali dati da applicare, eventualmente integrata con un colloquio orale.
L'oggetto della valutazione è soprattutto la capacità dello studente nella "interpretazione ragionata" del testo, con riferimento al quadro concettuale sviluppato nel corso. Modifiche alla procedura di esame saranno considerate qualora necessario (es colloqui orali su piattaforma telematica) per sviluppi legati all'epidemia Covid - Programma esteso
- Il programma non è sviluppato in modo rigidamente sequenziale, ma attraverso una logica di hyper-testo (da adattare in progress) di cui si rimanda alla mappa concettuale:
https://virtualclassroom2.wordpress.com/2-obiettivi-formativi/piano-didattico/mappe-concettuali/