Insegnamento HERITAGE DESIGN

Corso
Planet life design
Codice insegnamento
A001931
Curriculum
Comune a tutti i curricula
Docente
Francesca Castano'
CFU
6
Regolamento
Coorte 2022
Erogato
2022/23
Attività
Caratterizzante
Ambito
Scienze umane, sociali, psicologiche ed economiche
Settore
ICAR/18
Tipo insegnamento
Obbligatorio (Required)
Tipo attività
Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento
Italiano
Contenuti
Il corso si sviluppa in tre parti tematiche. In una prima parte, di taglio metodologico, si affronta un’analisi dettagliata della storiografia dell'Heritage Design, della sua genesi e degli sviluppi di una narrazione recente. In una seconda parte si analizza diffusamente il fenomeno dell'Heritage Design alla scala planetaria, dai conflitti tardo ottocenteschi agli scenari post bellici. Una terza parte, infine, procederà con la presentazione del grande palinsesto progettuale nazionale, andando a individuare l’impronta culturale lasciata dal Design in Italia nel mondo, in tutto l’arco del Novecento. Un approfondimento specifico sarà dedicato al tema degli Archivi di Design, quali nuovi giacimenti culturali di riferimento ed elaborando con gli studenti una raccolta sistematica di informazioni tesa alla valorizzazione delle documentazioni rinvenute in un contesto di ricerca.
Testi di riferimento
2020, Gabriella D’Amato, Storia del design. Dal Novecento al terzo millennio. Ediz. MyLab;
2021, ed.ampliata, Maurizio Vitta, Il progetto della bellezza, Torino, PB Einaudi;
2016, Maurizio Vitta, Le voci delle cose, Torino, PB Einaudi;
2008, Matteo Vercelloni, Breve storia del design italiano, Roma, Carocci;
2007, Manlio Brusatin, Arte come design. Storia di due storie, Torino, PB Einaudi

Ulteriore materiale didattico di approfondimento sarà fornito agli studenti, con una raccolta di immagini specifiche sui temi del corso.
Obiettivi formativi
Il corso mira a orientare gli studenti nella conoscenza della Storia del Design e a individuare, in particolare, una selezione di progetti improntati al tema della sostenibilità e alla costruzione delle identità culturali, alle diverse latitudini. In tale direzione il corso si propone di trasmettere la capacità di comprensione di metodi e strumenti di analisi storica del patrimonio del Design dalla scala dell’oggetto a quella dell’ambiente, in rapporto alle trasformazioni dei modi di vivere, dalla casa alla città al pianeta. Gli studenti potranno acquisire cosi la capacità di gestire la complessità degli apparati culturali connessi al patrimonio del design, nonché di formulare ipotesi per la tutela, la gestione e la sua fruizione innovativa, in un’ottica di sostenibilità, inclusione e partecipazione
Prerequisiti
Conoscenza dei fondamenti dell'evoluzione storica europea e globale.
Metodi didattici
Lezioni frontali, proiezioni di contenuti visivi e incontri tematici di confronto finalizzati a esercitare le abilità cognitive ed espressive dello studente.
La frequenza è obbligatoria per il 70% del monte ore previsto.
A conclusione di ogni argomento affrontato in aula verranno fornite indicazioni specifiche alla bibliografia di riferimento.
Altre informazioni
Il corso prevede un ciclo di seminari tematici di approfondimento con relatori esterni e sopralluoghi.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento avviene attraverso la preparazione di un elaborato di sintesi sul caso di archivio prescelto da ciascuno studente e l'esame finale, consistente in una prova orale, che si articola su un colloquio sul lavoro d'anno e in un massimo di tre domande a risposta aperta sui temi del corso, di durata non superiore a circa 30 minuti. Nella valutazione in trentesimi l'esito degli elaborati e la prova orale hanno un peso pari rispettivamente al 30% e all'70%, con l'obiettivo comune di verificare la conoscenza delle tematiche generali e particolari (descrittore di Dublino 1), l'acquisizione delle metodologie (descrittore di Dublino 2), le abilità storico-critiche (descrittore di Dublino 3) e la capacità di sintesi e quelle logico-deduttive, come stimolate dall’esame stesso (descrittore di Dublino 4). La valutazione finale verrà stabilita dalla Commissione in trentesimi.
Programma esteso
Prima parte: Storia e storiografia del Design;
Seconda parte: dalle grandi Esposizioni dalla fine dell’Ottocento all’inizio del Novecento.
Il dialogo tra Occidente e Oriente.
Declinazione del binomio forma-funzione a partire dalle avanguardie primo novecentesche, fino alle esperienze della scuola della Bauhaus, intesa come momento fondante della cultura contemporanea.
Presentazione dell’articolata geografia razionalista e organica nei differenti contesti nazionali, attraverso una rassegna dei maestri del Novecento, accanto ai designers, talvolta trascurati dalla storiografia.
Terza parte: La doppia linea del design in Italia: tra arte e tecnica, metafisica e futurismo, progetto e prodotto.
Prospettive e scorci sugli scenari del design in era post-industriale, segnato dal consumo del funzionalismo e dall’avvento dell’elettronica. Ricognizione intorno allo snodo utilità-vanità dalle rotture ‘radicali’ degli anni ’70, al ‘nichilismo’ del nuovo millennio.
Ricognizione dei giacimenti del Design; gli archivi di Design; scelta del caso studio.
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