Insegnamento RISCHIO IDRAULICO
- Corso
- Ingegneria della sicurezza per il territorio e il costruito
- Codice insegnamento
- A000931
- Curriculum
- Territorio
- CFU
- 9
- Regolamento
- Coorte 2021
- Erogato
- 2022/23
- Tipo insegnamento
- Obbligatorio (Required)
- Tipo attività
- Attività formativa integrata
INFRASTRUTTURE IDRAULICHE PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO
Codice | A002271 |
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CFU | 5 |
Docente | Carla Saltalippi |
Docenti |
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Ore |
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Attività | Caratterizzante |
Ambito | Ingegneria della sicurezza e protezione civile, ambientale e del territorio |
Settore | ICAR/02 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | Il programma del modulo è strutturato nelle seguenti Unità didattiche: •richiami di Idrologia; •la resistenza al moto nei corsi d’acqua naturali a fondo fisso; •il trasporto dei sedimenti; •condizioni di incipiente movimento; •la resistenza negli alvei a fondo mobile; •il trasporto di fondo, trasporto in sospensione e trasporto totale; •opere per il contenimento dell’erosione; •correzione e sistemazione dei torrenti; •sistemazione dei fiumi; •opere fluviali per la difesa dalle inondazioni. |
Testi di riferimento | •A. Armanini, Principi di Idraulica Fluviale, Editoriale BIOS, Cosenza, 1999. •V. Ferro, La Sistemazione dei Bacini Idrografici, McGraw-Hill, Milano, 2002. •G. Benini, Sistemazioni idraulico forestali, Ed. UTET, 1992. •Dispense del docente disponibili nella piattaforma UNISTUDIUM |
Obiettivi formativi | Il modulo affronta la descrizione della variazione della resistenza al moto nei corsi d’acqua naturali in relazione alla loro evoluzione morfologica e della determinazione del trasporto solido, con l’obiettivo di fornire strumenti per la progettazione di interventi di mitigazione dei fenomeni erosivi e di infrastrutture idrauliche per il controllo delle piene fluviali. Il modulo tratta inoltre di fenomeni erosivi e di esondazione dei corsi d’acqua ed è finalizzato alla sistemazione dei bacini idrografici, alla progettazione di opere idrauliche, alla gestione delle risorse idriche. Gli obiettivi formativi sono di seguito descritti. Il primo obiettivo è relativo all'acquisizione delle principali conoscenze relative a: richiami di Idrologia resistenza al moto nei corsi d’acqua naturali a fondo fisso condizioni di incipiente movimento resistenza negli alvei a fondo mobile trasporto dei sedimenti opere per il contenimento dell’erosione; correzione e sistemazione dei torrenti di scavo; correzione e sistemazione dei torrenti di trasporto; sistemazione dei fiumi; opere fluviali per la difesa dalle inondazioni. Il secondo obiettivo riguarda l'acquisizione delle principali abilità acquisite volte a: •selezionare e applicare equazioni del moto dell’acqua nei canali a fondo fisso e a fondo mobile per la simulazione di un corretto legame tra tirante idrico e portata transitante in una fissata sezione fluviale di interesse, sulla base delle informazioni disponibili; •selezionare e applicare un metodo appropriato per la stima della portata solida transitante in una sezione fluviale al fine di progettare un’opera idraulica; •selezionare e applicare l’opportuno approccio (eventualmente semplificato) nella simulazione del processo di erosione fluviale o di esondazione del corso d’acqua, con consapevolezza del significato e dei valori attesi per i parametri e le grandezze coinvolti; •pianificare e progettare un intervento strutturale e/o non strutturale ai fini del controllo dei fenomeni erosivi o di difesa dalle piene fluviali. |
Prerequisiti | Le conoscenze richieste per comprendere i contenuti del corso e raggiungere gli obiettivi formativi previsti sono le seguenti: •Idraulica: idrostatica, correnti in pressione e a superficie libera, foronomia. •Idrologia: componenti di base del ciclo idrologico (formazione e misura delle precipitazioni, modelli di base per la stima delle perdite per infiltrazione e degli idrogrammi di piena). •Scienza delle Costruzioni: elementi di resistenza dei materiali, analisi statica di solidi prismatici. |
Metodi didattici | L’insegnamento è organizzato in: •lezioni frontali in aula su tutti gli argomenti del programma con confronto con gli studenti; •esercitazioni in aula svolte nella modalità classica (alla lavagna); •lezioni frontali a carattere seminariale con supporto del videoproiettore. |
Altre informazioni | Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa |
Modalità di verifica dell'apprendimento | La verifica degli obiettivi formativi dell’insegnamento (esame) prevede, a completa discrezione dello studente, due prove orali (Modalità 1) o una sola prova orale (Modalità 2). Modalità 1 Le prove orali, che potranno essere sostenute in sessioni diverse o nella stessa sessione secondo il calendario degli esami stabilito dal CdS, consistono in una discussione della durata di circa 45 minuti ciascuna finalizzata ad accertare: i) il livello di conoscenza dei contenuti teorico-metodologici dei due moduli, ii) il livello di competenza nell’esporre le possibili soluzioni tecniche di problemi di modellazione idrologica, di dimensionamento e verifica delle componenti strutturali ed idrauliche delle opere di sistemazione dei bacini idrografici e delle opere ad esse complementari, iii) l’autonomia di giudizio nel proporre l’approccio più opportuno per ciascun ambito applicativo, con piena consapevolezza delle ipotesi semplificative adottate nelle diverse modellazioni idrologiche e statiche, del significato fisico delle grandezze coinvolte, del livello di indeterminazione dei risultati conseguiti. Le prove orali hanno anche l’obiettivo di verificare la capacità dello studente di esporre con proprietà di linguaggio i temi proposti dalla Commissione, di sostenere un rapporto dialettico durante la discussione e di riassumere i risultati applicativi delle teorie studiate. La valutazione finale verrà effettuata dalla Commissione in trentesimi con una media pesata rispetti ai crediti dei risultati delle due prove. Modalità 2 La prova orale consiste in una discussione della durata di circa 75 minuti finalizzata ad accertare: i) il livello di conoscenza dei contenuti teorico-metodologici dei due moduli, ii) il livello di competenza nell’esporre le possibili soluzioni tecniche di problemi di modellazione idrologica, di dimensionamento e verifica delle componenti strutturali ed idrauliche delle opere di sistemazione dei bacini idrografici e delle opere ad esse complementari, iii) l’autonomia di giudizio nel proporre l’approccio più opportuno per ciascun ambito applicativo, con piena consapevolezza delle ipotesi semplificative adottate nelle diverse modellazioni idrologiche e statiche, del significato fisico delle grandezze coinvolte, del livello di indeterminazione dei risultati conseguiti. La prova orale ha anche l’obiettivo di verificare la capacità dello studente di esporre con proprietà di linguaggio i temi proposti dalla Commissione, di sostenere un rapporto dialettico durante la discussione e di riassumere i risultati applicativi delle teorie studiate. La valutazione finale verrà effettuata dalla Commissione in trentesimi. Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa Nel caso in cui lo studente intenda anticipare l’esame in un anno precedente a quello programmato nel piano di studio, si raccomanda di frequentare il ciclo delle lezioni e di sostenere l’esame nel primo appello utile dopo che le lezioni medesime siano terminate, nel rispetto quindi del semestre di programmazione dell’insegnamento. |
Programma esteso | Il programma del modulo è strutturato nelle seguenti Unità didattiche: •richiami di Idrologia; •la resistenza al moto nei corsi d’acqua naturali a fondo fisso; •il trasporto dei sedimenti; •condizioni di incipiente movimento; •la resistenza negli alvei a fondo mobile; •il trasporto di fondo, trasporto in sospensione e trasporto totale; •opere per il contenimento dell’erosione; •correzione e sistemazione dei torrenti; •sistemazione dei fiumi; •opere fluviali per la difesa dalle inondazioni. |
SISTEMAZIONI IDRAULICO-FORESTALI PER LA DIFESA DEL TERRITORIO
Codice | A002272 |
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CFU | 4 |
Docente | Francesca Todisco |
Docenti |
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Ore |
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Attività | Affine/integrativa |
Ambito | Attività formative affini o integrative |
Settore | AGR/08 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | Il bacino idrografico, morfometria Variabili idrologiche e strumenti di misura Sistemi ed impianti di drenaggio Erosione idrica, modelli di quantificazione del processo a scala di versante e di bacino. Valutazione del rischio di erosione Tecniche di ingegneria naturalistica per la sistemazione dei versanti |
Testi di riferimento | SCHEDE DIDATTICHE A CURA DEL DOCENTE FERRO V. (2006), La sistemazione dei bacini idrografici – seconda edizione. Ed. McGraw-Hill, Milano, 848 pp. BENINI G., Sistemazioni idraulico-forestali, UTET, Torino FERRO V., DALLA FONTANA G., PAGLIARA S., PUGLISI S., SCOTTON P.M, Opere di Sistemazione Idraulico-Forestale a bassa impatto ambientale McGraw-Hill, Milano BAGARELLO V., FERRO V. (2006). Erosione e conservazione del suolo. McGraw-Hill, Milano, 539 pp., ISBN 88-386-6311-4 (per approfondimenti) |
Obiettivi formativi | CONOSCENZA E CAPACITA' DI COMPRENSIONE: Apprendimento delle metodologie di base per affrontare le problematiche del rischio idraulico, delle sistemazioni idraulico-forestali e dell’erosione e conservazione del suolo. Capacita' di comprendere i contenuti di libri di testo anche avanzati e di inquadrarle nell'ambito lavorativo e professionale. CAPACITA' DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE: Capacita' di programmare e condurre in autonomia i rilievi necessari agli studi idrologici finalizzati alle sistemazioni idraulico-forestali ed alla conservazione del suolo. Facoltà di progettare in autonomia interventi di conservazione del suolo e di sistemazioni idraulico-forestali. AUTONOMIA DI GIUDIZIO: Attitudine ad individuare le metodologie di rilievo più idonee a reperire i dati necessari a risolvere le problematiche tecniche inerenti il rischio idraulico, le sistemazioni idraulico – forestali e l’erosione idrica del suolo. Capacità di stabilire le diverse implicazioni degli interventi effettuati, nell’ambito dell’attivita' professionale di competenza. ABILITA' COMUNICATIVE: Capacita' di esporre i risultati degli studi tecnici anche ad un pubblico non esperto. Essere in grado di sostenere l’importanza ed evidenziare le ricadute ambientali degli interventi di conservazione del suolo e di sistemazioni idraulicoforestali. CAPACITA' DI APPRENDIMENTO: Capacita' di aggiornamento con la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie del settore dell’idrologia forestale, della scienza del suolo e delle sistemazioni idraulico-forestali e di seguire seminari specialistici. |
Prerequisiti | Sono richieste conoscenze di base dei corsi universitari di matematica, fisica, idraulica e idrologia I. |
Metodi didattici | Lezioni. Applicazioni numeriche e progettuali a casi studio. |
Altre informazioni | Il docente è reperibile presso il suo studio sito nell'edificio storico della già Facoltà di Agraria, Borgo XX Giugno 74, Perugia. Telefono: 075 5856052, e_mail: francesca.todisco@unipg.it Orario di ricevimento consultabile sul sito web dell'Ateneo (http://www.unipg.it/personale/francesca.todisco) e del Dipartimento (http://www.dsa3.unipg.it/) e periodicamente definito sulla base dell'orario delle lezioni del semestre; lo studente verrà ricevuto anche su appuntamento concordato dietro richiesta da inoltrare via e_mail francesca.todisco@unipg.it |
Modalità di verifica dell'apprendimento | La valutazione dell'apprendimento avviene mediante una prova orale. L'esame prevede la discussione dei casi numerici sviluppati durante il Corso. Lo studente sara' valutato tenendo conto del livello di conoscenza raggiunto e della abilita' ad applicare il livello di conoscenza e comprensione raggiunto ai casi studio sviluppati durante il corso. L'abilita' ad applicare le conoscenze raggiunte sara' verificata durante l'esame mediante esempi numerici. La valutazione terra' conto della abilita' dello studente ad utilizzare sia il linguaggio tecnico-scientifico proprio dell'Idraulica e dell'Idrologia sia un linguaggio comprensibile ai non addetti ai lavori. |
Programma esteso | LEZIONI. Richiami su stima delle precipitazioni di massima intensita' e fissato tempo di ritorno, dei massimi annuali delle portate al colmo di piena con riferimento alle metodologie messe a punto dal Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologjche. Il bacino idrografico, morfometria. Delimitazione del bacino idrografico a partire dalla sezione di chiusura, linee di compluvio ed displuvio, versanti e rete idrografica, misura delle caratteristiche morfometriche di un bacino idrografico Variabili idrologiche e strumenti di misura, regime idrometrico e scala dei deflussi, contenuto idrico del suolo e richiami di idrostatica e idrodinamica nel saturo e nell'insaturo. Le falde acquifere. Sistemi ed impianti di drenaggio, drenaggi superficiali e profondi, orizzontali e verticali. Erosione, erosione idrica, tolleranza alla perdita di suolo. Modelli di quantificazione del processo con calcolo della perdita di suolo a scala di versante e della produzione di sedimenti a scala di bacino. Valutazione del rischio di erosione. Applicazione dell’equazione universale per il calcolo della perdita di suolo (USLE) a scala di bacino. Fattori climatico, di erodibilita' del suolo, colturale e di pratiche antierosive della USLE. Determinazione del fattore topografico a scala di unita' morfologica. Modelli concentrati e distribuiti per il calcolo della produzione di sedimenti scala di bacino. Tecniche di ingegneria naturalistica per la sistemazione dei versanti. ESERCITAZIONI. Esercitazione di morfometria Esercitazioni su: applicazione di modelli per la stima della perdita di suolo e la produzione di sedimenti; individuazione di pratiche antierosive con tecniche di bioingegneria e valutazione degli impatti. Esercitazione su progettazione di un impianto di drenaggio |