Insegnamento RISCHIO IDROGEOLOGICO E MONITORAGGIO GEOMATICO
- Corso
- Ingegneria della sicurezza per il territorio e il costruito
- Codice insegnamento
- A002274
- Curriculum
- Territorio
- CFU
- 11
- Regolamento
- Coorte 2021
- Erogato
- 2022/23
- Tipo insegnamento
- Obbligatorio (Required)
- Tipo attività
- Attività formativa integrata
MONITORAGGIO GEOMATICO E SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI
Codice | A000943 |
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CFU | 5 |
Docente | Aurelio Stoppini |
Docenti |
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Ore |
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Attività | Caratterizzante |
Ambito | Ingegneria della sicurezza e protezione civile, ambientale e del territorio |
Settore | ICAR/06 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | Monitoraggio di deformazioni del suolo con tecniche geomatiche. Tecniche di rilievo di precisione GNSS e terrestri. Cartografia numerica e informatica e sua integrazione nei GIS. Struttura e funzionalità principali dei GIS open source |
Testi di riferimento | Dispense del docente. F. Migliaccio, D. Carrion: Sistemi Informativi Territoriali - Principi e applicazioni, ed. UTET |
Obiettivi formativi | Ci si attende che gli studenti conseguano gli obiettivi relativi ai descrittori di Dublino 1 (conoscenza dei contenuti teorico-metodologici) e 2 (capacità di applicare correttamente le conoscenze teoriche) con riferimento ai contenuti del corso |
Prerequisiti | Geodesia e topografia di base |
Metodi didattici | Lezioni frontali integrate da estese esercitazioni pratiche in aula e all'esterno |
Altre informazioni | Dato il carattere pratico del modulo si consiglia la frequenza delle lezioni |
Modalità di verifica dell'apprendimento | E' prevista un'unica prova orale, della durata di circa 30 minuti, finalizzata a verificare che lo Studente abbia ben chiare le tematiche e metodologie dell'insegnamento |
Programma esteso | La Geomatica per il monitoraggio delle deformazioni: concetti e tecniche. Significatività dei movimenti in relazione al fenomeno. GNSS in post-processamento e in tempo reale, rilievo tridimensionale con stazione totale, livellazione geometrica di alta precisione. Progetto, realizzazione, elaborazione e analisi dei risultati di reti geodetiche per il monitoraggio. Cartografia numerica e informatica. Sistemi di riferimento, formati e strumenti per l’impiego coordinato di materiale cartografico di origine ed epoca diversa. Integrazione e analisi della cartografia nei sistemi informativi geografici (GIS). Caratteristiche e funzionalità principali dei GIS, con riferimento alle più diffuse piattaforme Open Source. Esempi ed esercitazioni su dati reali su piattaforme GIS. |
RISCHIO IDROGEOLOGICO
Codice | A000942 |
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CFU | 6 |
Docente | Lucio Di Matteo |
Docenti |
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Ore |
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Attività | Caratterizzante |
Ambito | Ingegneria della sicurezza e protezione civile, ambientale e del territorio |
Settore | GEO/05 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | Ciclo dell'acqua e bilancio idrogeologico. Il dissesto idrogeologico: definizione e classificazione. Valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico. Rischio da dinamica d’alveo. Suscettibilità e pericolosità da frana. Delimitazione delle aree a rischio. Piani stralcio di Assetto Idrogeologico (PAI). Sistemi di monitoraggio ed allerta. Tecniche di stabilizzazione delle frane. |
Testi di riferimento | AAVV, 2015. Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Rapporto 2015. ISPRA, pp.162. http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/dissesto-idrogeologico-in-italia-pericolosita-e-indicatori-di-rischio-rapporto-2015. Masciocco L. (2012). DISSESTO IDROGEOLOGICO. Il pericolo geoidrologico e la gestione del territorio in Italia. SIGEA, 282 pp. http://www.sigeaweb.it/documenti/gda-supplemento-dissesto-idrogeologico.pdf Gisotti G. (2012). Il dissesto idrogeologico. Previsione, prevenzione e mitigazione del rischio. Dario Flaccovio, 640 p. Verranno inoltre fornite dal docente delle dispense ed articoli scientifici sui diversi argomenti trattati a lezione. |
Obiettivi formativi | Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze teoriche e pratiche per la comprensione dei dissesti idrogeologici e dei rischi ad essi collegati. In dettaglio gli studenti acquisiranno le conoscenze: - sui fattori di innesco delle frane e sulle dinamiche di versante; - sulla valutazione del rischio idrogeologico; - sulle tecniche di rilevamento dei parametri geo-meccanici ai fini della classificazione e stabilizzazione degli ammassi rocciosi; - sulle tecniche di monitoraggio dei dissesti idrogeologici ai fini della scelta dei sistemi di allerta più opportuni ed affidabili a seconda della tipologia di dissesto; - sulla gestione delle emergenze in corso, con particolare riguardo agli effetti collegati agli eventi pluviometrici estremi nel contesto climatico in atto nell’area mediterranea. Le principali abilità saranno: - saper leggere la cartografia tematica e fare un’analisi critica dei dati geologici ed idro-meteorologici; - sapersi interfacciare con gli organi competenti (Protezione Civile, Prefettura, ecc.), attivando i protocolli operativi in situazioni di crisi per evento idro-meteorologico imminente. |
Prerequisiti | Al fine di seguire le lezioni con profitto, lo studente deve avere le conoscenze di base geologiche e di analisi dei dati utili a comprendere i processi idro-meteorologici. |
Metodi didattici | I metodi didattici consistono in lezioni frontali e lezioni sul campo. Inoltre verranno invitati i tecnici delle amministrazioni pubbliche che si occupano di rischio idrogeologico. Di seguito una breve descrizione delle modalità di insegnamento: - lezioni frontali: gli argomenti vengono illustrati agli studenti che vengono stimolati e coinvolti durante le lezioni attraverso domande e richieste di opinioni riguardanti le diverse parti del programma didattico, facendo dei riferimenti a casi di studio specifici. - lezioni sul campo e in laboratorio: gli studenti vengono coinvolti in alcune attività di campagna inerenti le problematiche del dissesto idrogeologico e del monitoraggio. |
Altre informazioni | La frequenza delle attività didattiche è facoltativa ma fortemente consigliata. Gli studenti sono pregati di portare sin dalle prime lezioni l'attrezzatura per disegnare e una calcolatrice scientifica. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | L'esame consiste in una prova scritta caratterizzata da quesiti e test a risposta multipla riguardanti i diversi argomenti trattati durante il corso. La valutazione dell'insegnamento ha come obiettivo quello di accertare le conoscenze e le capacità dello studente a comunicare e a risolvere le problematiche relative al dissesto idrogeologico, prendendo in esame sia gli aspetti teorici che pratici. Per informazioni sui servizi di supporto agli studenti con disabilità e/o DSA visita la pagina http://www.unipg.it/disabilita-e-dsa. |
Programma esteso | Elementi di Geologia Applicata e Idrogeologia. Ciclo dell'acqua. Il bilancio idrogeologico: stima e misura delle principali componenti del bilancio. La circolazione idrica sotterranea e valutazione dei parametri idrogeologici. Caratteristiche dei corsi d'acqua e tipologie di alimentazione. Caratteristiche litologiche ed idrogeologiche dell’Italia centrale. Cambiamento climatico ed eventi estremi nell’area mediterranea. Indici climatici: applicazione ad alcune stazioni pluviometriche dell’Italia centrale. Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (MATTM). Il comportamento dei sistemi acquiferi durante le siccità prolungate. Tipologie di dissesto idrogeologico. I processi di degradazione dei versanti. Erosione a scala di bacino. Indice di Fournier (FI), Indice di Fournier Modificato (MFI), Metodo RUSLE. Le frane: definizioni, classificazione e cause di innesco. Modelli di correlazione piogge-eventi franosi superficiali. Piene e dinamica d’alveo e problematiche connesse all’esondazione di masse solide/liquide. Caratterizzazione geomeccanica degli ammassi rocciosi: dall'acquisizione dei dati (strumentazione e tecniche di rilevamento) alla rappresentazione ed analisi delle discontinuità. Qualità degli ammassi rocciosi da carote di sondaggio (RQD). Sistemi di classifica degli ammassi rocciosi: Rock Mass Rating (RMR), Q system. Metodo di Hoek & Brown. Test di Markland. Concetti di Pericolosità (Hazard) e di Rischio (Risk). Il rischio da frana ed il rischio da inondazione in Italia. Prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico. Zonizzazione delle aree a rischio frana e alluvione. Il PAI (Piano stralcio di Assetto Idrogeologico). Misure di salvaguardia, mappe del rischio, piani di emergenza per il rischio idrogeologico. Il monitoraggio delle frane (piezometri, inclinometri, metodi geodetici-topografici, estensimetri, analisi termografiche, reti GPS, laser scanning, dati SAR, GB-InSAR LIDAR). Tecniche di stabilizzazione delle frane. Casi di studio. I sistemi di allerta. La stabilizzazione dei versanti in frana. Casi di studio. |