Insegnamento FONDAMENTI DI ANTROPOLOGIA
- Corso
- Lingue e culture straniere
- Codice insegnamento
- A000908
- Curriculum
- Comune a tutti i curricula
- Docente
- Massimiliano Minelli
- Docenti
-
- Massimiliano Minelli
- Ore
- 36 ore - Massimiliano Minelli
- CFU
- 6
- Regolamento
- Coorte 2022
- Erogato
- 2023/24
- Attività
- Base
- Ambito
- Discipline storiche, geografiche e socio-antropologiche
- Settore
- M-DEA/01
- Tipo insegnamento
- Opzionale (Optional)
- Tipo attività
- Attività formativa monodisciplinare
- Lingua insegnamento
- italiano
- Contenuti
- Nella prima parte del corso, è presentata un'introduzione ai concetti di base, agli oggetti di studio e ai metodi di lavoro dell’antropologia culturale.
Dopo aver definito gli strumenti concettuali (cultura, società, alterità e differenza, inculturazione, acculturazione, habitus, pratiche) e proposto una loro discussione critica, l’attenzione sarà rivolta agli oggetti di studio e ai contesti dialogici in cui si costruisce la conoscenza antropologica. A tal fine, privilegiando un approccio etnografico, critico e riflessivo, sono presi in esame alcuni temi rilevanti per le chi opera nell’ambito produzione culturale e della promozione dei patrimoni materiali e immateriali.
Nella seconda parte, è tracciato un quadro di riferimento su alcune aree di ricerca nelle scienze demo-etno-antropologiche nel mondo contemporaneo, con una particolare attenzione per i sistemi economici, le strutture e le istituzioni sociali, le forme di scambio e reciprocità.
Nella terza parte, oggetto di un approfondimento monografico è il rapporto tra “cose patrimoniali” e azione sociale, con particolare attenzione per scene devozionali e ritualità festive. In merito alla definizione e alla patrimonializzazione dei beni antropologici, sono presi in esame alcuni esempi concreti allo scopo di esplorare il rapporto tra azione patrimoniale, costruzione della località e politiche culturali. Attraverso casi studio si forniscono le coordinate teorico-metodologiche per analizzare e interpretare sia le politiche patrimoniali contemporanee, sia le agentività e gli scambi sociali nel rituale e nella festa popolare.
Nel corso delle lezioni è sollecitato il confronto tra i partecipanti, anche utilizzando materiali di documentazione audiovisuale. - Testi di riferimento
- 1. Fabietti U. 2015. Elementi di antropologia culturale. Milano: Mondadori. Terza edizione.
2. Ingold T. 2020. Antropologia. Ripensare il mondo. Roma: Meltemi. - Obiettivi formativi
- Il corso si propone di trasmettere agli studenti le competenze antropologiche necessarie per lavorare con un approccio interdisciplinare alla progettazione partecipativa. Le principali conoscenze (Descrittore di Dublino 1) acquisite saranno:
•conoscenza dei fondamenti teorici della antropologia sociale e culturale;
•conoscenza degli strumenti e delle tecniche per l’interpretazione dei processi socio-culturali;
•conoscenza dei fondamenti teorici del rapporto fra dimensioni materiale e immateriale nella tutela e nella valorizzazione dei beni culturali;
•conoscenza degli strumenti, delle tecniche e dei metodi per l’analisi etnografica dei contesti;
Le principali abilità acquisite (capacità di applicare le conoscenze acquisite, Descrittore di Dublino 2, e di adottare con autonomia di giudizio l’opportuno approccio, Descrittore di Dublino 3) saranno:
•capacità di scegliere, utilizzare e combinare metodi, tecniche e strumenti di ideazione, analisi socio-culturale e comunicazione all’interno delle diverse fasi dell’attività di progetto;
•capacità di scegliere, utilizzare e combinare metodi, tecniche e strumenti di ideazione, analisi socio-culturale e comunicazione nei processi sociali di valorizzazione dei patrimoni;
•capacità di formulare il problema della ricerca e di adottare scelte metodologiche efficaci e innovative a seguire il processo partecipativo di ideazione e realizzazione;
•capacità di analisi dei dati e di presentazione dei risultati della ricerca etnografica per favorire la discussione e lo scambio sociale. - Prerequisiti
- non sono richiesti prerequisiti
- Metodi didattici
- Il corso è articolato in lezioni teoriche, discussione in gruppo ed esercitazioni pratiche.
- Altre informazioni
- .
- Modalità di verifica dell'apprendimento
- La prova di esame consiste in un test scritto di 60 minuti sugli argomenti del corso e i due libri di riferimento delle lezioni. La prova è costituita da 27 domande a risposta multipla e 2 domande a risposta aperta.
- Programma esteso
- Nella prima parte del corso, è presentata un'introduzione ai concetti di base, agli oggetti di studio e ai metodi di lavoro dell’antropologia culturale.
Dopo aver definito gli strumenti concettuali (cultura, società, alterità e differenza, inculturazione, acculturazione, habitus, pratiche) e proposto una loro discussione critica, l’attenzione sarà rivolta agli oggetti di studio e ai contesti dialogici in cui si costruisce la conoscenza antropologica. A tal fine, privilegiando un approccio etnografico, critico e riflessivo, sono presi in esame alcuni temi rilevanti per le chi opera nell’ambito produzione culturale e della promozione dei patrimoni materiali e immateriali.
Nella seconda parte, è tracciato un quadro di riferimento su alcune aree di ricerca nelle scienze demo-etno-antropologiche nel mondo contemporaneo, con una particolare attenzione per i sistemi economici, le strutture e le istituzioni sociali, le forme di scambio e reciprocità.
Nella terza parte, oggetto di un approfondimento monografico è il rapporto tra “cose patrimoniali” e azione sociale, con particolare attenzione per scene devozionali e ritualità festive. In merito alla definizione e alla patrimonializzazione dei beni antropologici, sono presi in esame alcuni esempi concreti allo scopo di esplorare il rapporto tra azione patrimoniale, costruzione della località e politiche culturali. Attraverso casi studio si forniscono le coordinate teorico-metodologiche per analizzare e interpretare sia le politiche patrimoniali contemporanee, sia le agentività e gli scambi sociali nel rituale e nella festa popolare.
Nel corso delle lezioni è sollecitato il confronto tra i partecipanti, anche utilizzando materiali di documentazione audiovisuale.
Concetti, oggetti, metodi
- L’antropologia culturale nel panorama delle scienze umane / lineamenti storici: nascita e consolidamento dell’antropologia.
- Approcci olistici e comparativi nello studio delle differenze culturali / il rapporto tra biologico e sociale nella condizione umana / decostruzione del concetto di “razza” / razzismo istituzionale
- “Cultura”: origini sociali e genealogia del concetto scientifico / concezione universalista e concezione particolarista della cultura / la cultura come momento specifico della totalità sociale / approcci essenzialisti e processuali alla cultura: agenti, pratiche e discorsi.
- L’etnografia come “pratica teorica”: lo sguardo antropologico e il decentramento del punto di vista / il “lavoro sul campo” e l’osservazione partecipante / l’interpretazione e la scrittura etnografica.
- Società e sistemi sociali / istituzione / status e ruolo / gerarchie sociali e dinamiche di circolazione culturale / organizzazione sociale e potere.
- Lineamenti di una antropologia delle pratiche: strutture, habitus e azione sociale
- Forme di reciprocità / scambio / dono
- Il corpo nelle scienze sociali / tecniche del corpo / processi di incorporazione.
- Sesso e genere / ciclo di vita / riti di passaggio / la nascita e la morte / i mediatori di guarigione.
- Identità, alterità e differenza / etnocentrismo e relativismo culturale / trasmissione e mutamento culturale / inculturazione / acculturazione.
- Le dimensioni strutturali dei processi migratori / la migrazione come fenomeno storico e come “fatto sociale totale” / “diritto alla salute”, servizi socio-sanitari e utenza multiculturale.
- Politiche culturali / azione patrimoniale / costruzione della località. - Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
- 4,5,10,11,13