Anno Accademico 2020/21 - Regolamento 2020

Corso di laurea in Scienze dell'educazione

Attività Formative

Tirocinio
Le attività di tirocinio presso Enti esterni all'Ateneo rappresentano un elemento fondamentale per la conoscenza e l'inserimento lavorativo da parte degli studenti; durante il corso vengono informati sulle tipologie e sulle modalità dei diversi sbocchi occupazionali, presso Enti pubblici e privati.
Nell'ambito delle attività di tirocinio vengono annualmente invitati, in incontri calendarizzati e presenti in archivio, dei testimoni privilegiati provenienti in particolare dagli enti convenzionati, per illustrare agli studenti le proprie attività e impegni, in un'ottica di relazione collaborativa tra Università, Enti pubblici e privati e Servizi del territorio.
Il Corso di studio ha da anni predisposto la scheda di valutazione da compilare a cura del tutor dell'Ente, ed è stata reinserita la scheda di valutazione delle attività di tirocinio da parte dello studente, che consente di valutare il livello di soddisfazione del servizio erogato. A tale proposito è da evidenziare che nella scheda di valutazione della didattica dell'a.a. 2018 il tirocinio ha mantenuto la valutazione positiva avuta nell'a. a. precedente. La positiva valutazione da parte degli studenti è testimoniata anche dalla frequente indicazione del tirocinio anche come esame " a scelta"
Dagli incontri con i testimoni privilegiati è emerso un giudizio positivo degli enti riguardo alla preparazione dei nostri studenti e all'attività di tirocinio stessa.
Il grado di soddisfazione può essere valutato anche dalle continue richieste di convenzioni da parte di Enti con il Dipartimento di Filosofia, Scienze sociali, umane e della formazione per operare con il nostro CDS, convenzioni che hanno non solo carattere regionale, ma anche nazionale
Prova finale
Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste nella stesura di un elaborato scritto, relativo ad un contenuto specifico disciplinare o sulla base dell'esperienza maturata nell'ambito del tirocinio o dei laboratori frequentati, seguito e coordinato da un docente del corso. La prova assume carattere di rielaborazione comprensiva delle conoscenze, con particolare attenzione agli obiettivi specifici del corso stesso.
Modalità di svolgimento della prova finale
Per essere ammessi alla prova finale gli studenti devono avere maturato tutti i crediti previsti nelle attività formative del piano studi e aver superato le relative prove d'esame.
La prova finale consiste nella stesura di un elaborato scritto, relativo ad un contenuto specifico disciplinare o sulla base dell'esperienza maturata nell'ambito del tirocinio o dei laboratori frequentati, seguito e coordinato da un docente del Dipartimento che assume la funzione di relatore. Il relatore può essere affiancato da un correlatore durante tutto il corso dell'elaborazione. I correlatori possono essere anche docenti di altro Ateneo a livello nazionale o internazionale che hanno comunque supervisionato il lavoro in itinere in qualità di esperto delle problematiche affrontate dal candidato. L'elaborato finale può essere redatto in lingua straniera.
La discussione della prova finale è svolta dinanzi da apposita Commissioni composta da almeno 7 membri e da non più di 11 professori e ricercatori dell'Ateneo. Possono essere invitati, oltre il numero minimo di sette membri dell'Ateneo, anche docenti di altro Ateneo a livello nazionale o internazionale che abbiano collaborato alla elaborazione del lavoro finale.Il Rettore nomina la Commissione della prova finale e il relativo Presidente, su proposta del Direttore del Dipartimento sentiti i Coordinatori dei CDS.
Il valore massimo del punteggio attribuito alla prova finale è di sette punti che vengono assegnati secondo i seguenti criteri:
Criteri di attribuzione punteggio prova finale:
1-2: L’elaborato non apporta elementi particolarmente originali e la presentazione è sufficientemente adeguata.
3-4: L’elaborato presenta buoni spunti di elaborazione. Il laureando dimostra di possedere una buona capacità riflessiva che denota il possesso di conoscenze e di comprensione. La presentazione è adeguata.
5-6: Elaborato più che buono, presentazione chiara ed organica. Il laureando dimostra di possedere un’ottima capacità critica e riflessiva.
7: Elaborato ottimo, ampiamente documentato e originale. Presentazione chiara, coerente, organica. Il laureando dimostra di avere una spiccata capacità critica, riflessiva e autonomia di giudizio.
Gli elaborati possono essere svolti intorno ai seguenti argomenti tratti dalle aree disciplinari caratterizzanti e affini
¿ Educazione e infanzia
¿ Formazione umana e apprendimento permanente
¿ Cultura ed educazione
¿ Fondamenti dell’agire educativo
¿ Formazione e professionalità educativa
¿ Inclusione e progetti di vita
¿ Innovazione di pratiche e attività educative
¿ Fondamenti teorici dell’educazione e universo culturale
¿ Teorie generali dei saperi
¿ Tematiche psico-pedagogiche
¿ Progettazione, documentazione e valutazione delle pratiche educative
¿ Politiche di prevenzione e benessere psico-fisico
¿ Gestione dell’ambiente educativo e cura degli ambienti di apprendimento
¿ Socialità, famiglia e interculturalità

L'elaborato previo accordo con il Relatore può essere steso oltre che in lingua italiana anche in una lingua maggioritaria della Comunità Europea (inglese, spagnolo, francese, tedesco).

I crediti attribuiti sono 4, in particolare la prova finale riguardante il curriculum Educatore professionale dei servizi educativi per l'infanzia è preferibile che sia riguardante tematiche inerenti l'infanzia.
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