Offerta Formativa 2024/25 - Regolamento 2024
Corso di laurea in Medicina e chirurgia
Presentazione
Obiettivi formativi specifici |
Ai fini del raggiungimento degli obiettivi didattici sopraddetti, il corso di laurea magistrale a ciclo unico prevede 360 CFU complessivi, articolati su sei anni di corso, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche capacità professionali. Il corso è organizzato in 12 semestri e 36 corsi integrati; a questi sono assegnati specifici CFU dal Consiglio della struttura didattica in osservanza di quanto previsto nella tabella delle attività formative indispensabili. In particolare durante i primi tre anni (triennio biologico) il programma si concentra sulle conoscenze di base delle funzioni normali (fisiologia e biochimica) del corpo umano, sui principali apparati e sulle basi biologiche delle malattie. La didattica è articolta prevalentamente in lezioni frontali e studio individuale. Durante gli ultimi tre anni (triennio clinico) gli studenti imparano tutte le caratteristiche principali delle malattie, la loro manifestazione ed evoluzione, sintomi, diagnosi e cura, anche tramite esperienza diretta nelle strutture assistenziali. Il Consiglio della struttura didattica determina nel "Manifesto degli studi" e riporta nella "Guida dello Studente" l'articolazione dei corsi integrati nei semestri, i relativi CFU, il "core curriculum" e gli obiettivi dell'apprendimento (compresi quelli relativi ai CFU dell'attività di tipo professionalizzante) specifici di ogni corso integrato, e la tipologia delle verifiche di profitto. Le verifiche di profitto, in numero non superiore a 36, sono programmate dal competente Consiglio della struttura didattica nei periodi di interruzione delle attività didattiche frontali. La verifica di profitto, superata positivamente, dà diritto all'acquisizione dei CFU corrispondenti. Missione specifica del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico La missione del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico si identifica con la formazione di un medico a livello professionale iniziale con una cultura biomedico-psico-sociale, che possieda una visione multidisciplinare ed integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia, con una educazione orientata alla comunità, al territorio e fondamentalmente alla prevenzione della malattia ed alla promozione della salute, e con una cultura umanistica nei suoi risvolti di interesse medico; tale missione specifica risponde in maniera più adeguata alle nuove esigenze di cura e salute, in quanto centrata non soltanto sulla malattia, ma soprattutto sull'uomo ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche ed inserito nel contesto sociale. La formazione medica così orientata è inoltre vista come il primo segmento di un'educazione che deve durare nel tempo, ed in quest'ottica sono state calibrate le conoscenze che lo studente deve acquisire in questa fase, dando giusta importanza all'autoapprendimento, alle esperienze non solo in Ospedale ma anche nel territorio, all'epidemiologia, per lo sviluppo del ragionamento clinico e della cultura della prevenzione. Le caratteristiche qualificanti del medico che si intende formare comprendono: 1) Buona capacità al contatto umano (communication skills); 2) Capacità di autoapprendimento e di autovalutazione (continuing education); 3) Abilità ad analizzare e risolvere in piena autonomia i problemi connessi con la pratica medica insieme ad una buona pratica clinica basata sulle evidenze scientifiche (evidence based medicine); 4) Abitudine all'aggiornamento costante delle conoscenze e delle abilità, ed il possesso delle basi metodologiche e culturali atte all'acquisizione autonoma ed alla valutazione critica delle nuove conoscenze ed abilità (continuing professional development); 5) Buona pratica di lavoro interdisciplinare ed interprofessionale (interprofessional education); 6) Conoscenza approfondita dei fondamenti metodologici necessari per un corretto approccio alla ricerca scientifica in campo medico, insieme all'uso autonomo delle tecnologie informatiche indispensabili nella pratica clinica. Il progetto didattico specifico, il metodo di insegnamento Le parole chiave del metodo didattico adottato, utili al raggiungimento delle caratteristiche qualificanti attese, prevedono l'integrazione orizzontale e verticale dei saperi, un metodo di insegnamento basato su una solida base culturale e metodologica conseguita nello studio delle discipline pre-cliniche e in seguito prevalentemente centrato sulla capacità di affrontare problemi (problem oriented learning), il contatto precoce con il paziente, una buona acquisizione dell'abilità clinica insieme ad una buona acquisizione dell'abilità al contatto umano. E' stata quindi pianificata un'organizzazione didattica fortemente integrata, flessibile e modificabile, vero e proprio laboratorio di sperimentazione scientifica, con l'intenzione di promuovere negli studenti la capacità di acquisire conoscenze non in modo frammentario bensì integrato, e di mantenerle vive non solo a breve ma anche a più lungo termine. Lo studente è quindi considerato perno del processo formativo, sia nella progettazione didattica che nel miglioramento dell'intero curriculum, allo scopo di potenziarne l'autonomia d'iniziativa. Una solida base di conoscenza clinica è inoltre assicurata allo studente attraverso l'organizzazione di tirocini certificati basati sulla didattica tutoriale, insieme con una forte comprensione del metodo medico-scientifico e delle scienze umane. Una vera competenza professionale si raggiunge, a nostro avviso, solo dopo una lunga consuetudine al contatto col paziente, che viene promossa sin dal primo anno di corso ed integrata alle scienze di base e cliniche, lungo tutto il loro percorso formativo attraverso un ampio utilizzo delle attività tutoriali. Nel progetto didattico del nostro corso di laurea magistrale viene proposto il giusto equilibrio d'integrazione tra: 1) scienze di base, che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza della biologia evoluzionistica e della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell'organismo umano in condizioni normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute, 2) pratica medica clinica e metodologica, che deve essere particolarmente solida, attraverso un ampio utilizzo della didattica tutoriale capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale e di costruire la propria scala di valori e interessi, 3) scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell'essere medico. Molti dei contenuti essenziali del nostro Progetto Didattico, già attivato in tali modalità dall'anno accademico 1999-2000, anticipano e integrano le European specifications for global standards in medical education della World Federation on Medical Education in tema di standard internazionali di base e di sviluppo della qualità nel campo dell'educazione biomedica (WFME Office, University of Copenhagen, 2007). Le caratteristiche peculiari del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia finalizzate al raggiungimento degli obiettivi generali, intermedi e specifici sono così sintetizzate: 1) Nell'ambito di quanto previsto dalla legislazione vigente, la programmazione degli obiettivi, dei programmi, e dell'insegnamento è multidisciplinare. 2) Il metodo d'insegnamento attuato è interattivo e multidisciplinare, con l'integrazione quotidiana di scienze di base e discipline cliniche ed un precoce coinvolgimento clinico degli studenti, che vengono subito orientati ad un corretto approccio con il paziente (sin dal I anno di corso, con l'anamnesi psico-sociale al letto del paziente, e nel II anno di corso con l'acquisizione delle tecniche di BLS, come tirocinio professionalizzante organizzato come attività guidata tutoriale con certificazione del livello di abilità nel I e II anno di corso). I problemi delle scienze di base e quelli d'ambito clinico sono quindi affrontati in tutti gli anni di corso (total integration model), anche se in proporzioni diverse, ma con una visione unitaria e fortemente integrata, anche attraverso l'uso di didattica a più voci e l'apprendimento basato sui problemi e sulla loro soluzione con l'assunzione di decisioni apprpriate. 3) Scelta degli obiettivi specifici dei corsi di base fatta prioritariamente sulla rilevanza di ciascun obiettivo nel quadro della biologia umana, e sulla propedeuticità rispetto alle tematiche cliniche attuali o prevedibili, con particolare attenzione alla componente riguardante la metodologia scientifica. 4) Scelta degli obiettivi specifici dei corsi caratterizzanti fatta prioritariamente sulla base della prevalenza epidemiologica, dell'urgenza di intervento, della possibilità di intervento, della gravità e della esemplarità didattica. E' prevista inoltre la valorizzazione della frequenza nei reparti ospedalieri e negli ambulatori delle strutture territoriali e la valorizzazione del rapporto con il paziente, anche sotto l'aspetto psicologico. 5) Il processo d'insegnamento si avvale, potenziandone l'uso, dei moderni strumenti didattici, costituiti dal sistema tutoriale, dal trigger clinico, dal problem oriented learning, dall'experiencial learning, dal problem solving, dal decision making e dall'ampio utilizzo di seminari e conferenze. 6) Sono utilizzati in maniera preponderante docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto (tutori personali) agli studenti. 7) Particolare attenzione è posta riguardo all'acquisizione delle abilità pratiche, tramite: 1) il coinvolgimento nella pianificazione di una ricerca di base nei primi tre anni di corso, 2) l'apprendimento delle basi semeiologiche delle scienze cliniche al letto del malato e nei laboratori nel periodo intermedio (tirocinio organizzato come attività guidata tutoriale nel III anno di corso), 3) la frequenza delle corsie e degli ambulatori universitari (tirocinio clinico- clinical clerkship – dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale (dal IV al VI anno di corso), per il completamento del tirocinio clinico negli ultimi anni del corso e il periodo d'internato ai fini della preparazione della tesi di laurea, 4) partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea. 8) Particolare attenzione è data all'apprendimento della Lingua Inglese; 9) Particolare attenzione è data alle metodologie informatiche e multimediali anche attraverso esperienze di e-learning, teledidattica e telemedicina, ed al corretto uso delle fonti bibliografiche. 10) Valorizzazione della Metodologia Clinica - Scienze Umane (Metodologie) attraverso corsi integrati che accompagnano lo studente lungo l'intero percorso formativo (I-VI anno). A tutti è nota l'importanza del metodo in medicina, sia per quanto riguarda la conoscenza della metodologia medica e delle sue regole secondo i principi della medicina basata sulle evidenze, sia per la metodologia clinica applicata al singolo malato. Questo corso integrato orienta subito gli studenti verso una formazione umanistica, che li accompagnerà nel processo formativo scientifico-professionale. Questa formazione consentirà loro di affinare le capacità ed acquisire i mezzi corretti ed innovativi del ragionamento clinico. Ciò avverrà attraverso le applicazioni della "medicina basata sulle evidenze", dell'"insegnamento basato sull'evidenza" attraverso l'uso di "linee guida", "mappe concettuali" ed "algoritmi". Dovranno inoltre essere affrontati, nell'ambito di questo corso integrato, temi attinenti alla interdisciplinarietà e alla interprofessionalità, alla economia sanitaria, alla professionalità del medico, alla responsabilità sociale del medico, alla prospettiva sociale e di genere, ai rapporti con le cosiddette medicine complementari ed alternative, alla prevenzione, all'educazione del paziente cronico, alle patologie da dipendenza e alle cure palliative per i malati terminali. Alla graduale acquisizione del metodo è affiancata la formazione umanistica degli studenti. Essi possono in tal modo crescere dal punto di vista scientifico e sviluppare parimenti una maggiore sensibilità alle problematiche etiche e socio-economiche, che consenta di interagire con il paziente nella sua interezza di uomo ammalato, secondo la concezione della whole person medicine. In questo modo si risponde alla crescente esigenza di un riavvicinamento della figura del medico a quella dell'uomo malato, sempre più allontanati da una pratica medica univocamente tecnologica. In quest'ambito, si è cercato di utilizzare anche la cosiddetta medicina narrativa, unitamente a griglie di riflessione, e la tecnica del giuoco di ruolo come strumenti importanti nell'acquisizione di una competenza emotiva e professionale vera da parte dello studente (utilizzata dagli Psicologi e dagli Psichiatri nel corso di Metodologia e nel corso di Psichiatria). 11) La valutazione degli studenti avviene anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti. Le prove d'esame possono essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite (knows e knows how) come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite, tipo l' Objective Structured Clinical Examination (shows how) o tipo il mini-Clinical Evaluation Exercise, il Direct Observation of Procedural Skills e l'uso del Portfolio (does). Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni formali si baseranno su prove scritte o prove orali. E' utilizzato il Progress Test tipo Maastricht nella valutazione degli studenti, per valutare l'effettiva competenza raggiunta. Espletata la fase di sperimentazione, il Progress Test verrà utilizzato sitematicamente non solo come misura della competenza degli studenti, ma come efficiente strumento di feedback, di autovalutazione continua e di confronto della preparazione degli studenti su scala nazionale. |
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Descrizione del percorso formativo |
Il corso di studio in breve Il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia di Perugia trae origini storiche dall' insegnamento della medicina, documentato nell'Ateneo Perugino fin dai primi anni del XIV secolo. Il 18 febbraio 1321, infatti, Papa Giovanni XXII emanava la 'Litterae Solemnes' con la quale si riconosceva allo Studium la facoltà di addottorare in Medicina i propri studenti. Di conseguenza sono stati celebrati i settecento anni dall'origine della Scuola di Medicina a Perugia. La presenza di una Scuola di Medicina è quindi una percezione costante nella cittadinanza di Perugia e di tutto il territorio umbro. Il corso ha sviluppato questo rapporto in chiave contemporanea nelle molteplici relazioni formative professionali, culturali ed economiche con diversi soggetti. Pagina Web: http://www.med.unipg.it/ccl/ Obiettivi formativi Il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia di Perugia ha come obiettivo quello di formare un medico che possieda: - una visione multidisciplinare, interprofessionale ed integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia; - una educazione orientata alla prevenzione della malattia ed alla promozione della salute nell'ambito della comunità e del territorio; - una profonda conoscenza delle nuove esigenze di cura e di salute, incentrate non soltanto sulla malattia, ma, soprattutto, sull'uomo ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche e inserito in uno specifico contesto sociale. Un'attenzione particolare è dedicata al rapporto medico-paziente. Impostazione e Struttura e del CdS Il CdS è strutturato in 12 semestri con 36 corsi integrati. Il primo biennio del Corso è dedicato alle scienze di base, comprende insegnamenti di scienze umane e introduce la patologia generale. Questa impostazione risponde a due esigenze: fornire le conoscenze scientifiche necessarie alla comprensione delle funzioni normali dell'organismo e mantenere la percezione unitaria dell'individuo nella sua componente psico-sociale. Il terzo anno completa le conoscenze di base della fisiologia della patologia generale e introduce il primo approccio alla patologia sistemica e alla semeiotica, dando inizio alla formazione medica professionalizzante. Il secondo triennio è dedicato all'acquisizione di conoscenze e competenze professionali nelle diverse discipline farmacologiche, mediche e chirurgiche, includendo tirocini pratici nei reparti e ambulatori clinici. Complessivamente il CdS è improntato ad una visione multidisciplinare della malattia, che parta dalle basi biochimico-molecolari, ma consideri l'individuo malato nella sua globalità, considerando gli aspetti sociali della malattia, mentre vengono acquisite competenze diagnostiche e terapeutiche. All'interno del CdS è presente il tirocinio valutativo abilitante alla professione di Medico Chirurgo secondo il DL n° 58 del 9 maggio 2018, per cui la laurea abilita all'esercizio della professione di Medico Chirurgo, dopo l'iscrizione all'Albo relativo. Metodologia didattica La didattica del primo biennio è articolata prevalentemente in lezioni frontali e interattive, oltre che studio individuale ed esercitazioni pratiche. Vengono inoltre effettuati corsi di didattica elettiva facoltativi con metodi interattivi tra docenti e studenti e lezioni interdisciplinari con proiezioni cliniche. Viene effettuato un tirocinio in Scienze Infermieristiche, come introduzione ai reparti clinici e propedeutica al lavoro interprofessionale. Dal terzo anno, con lo studio delle discipline cliniche, sono introdotti i tirocini professionalizzanti con la guida dei docenti tutori. Il ruolo della didattica professionalizzante nelle strutture assistenziali aumenta progressivamente fino al sesto anno di corso. La tipologia e le modalità delle verifiche di profitto sono stabilite dal Regolamento didattico del corso di studio. In occasione della pandemia da SARS-CoV-2 è stata attivata per tutti gli insegnamenti l'attività didattica online, riguardante le lezioni e gli esami di profitto. Modalità online sono attualmente previste per categorie di studenti specificate dall'Ateneo e per seminari e didattica elettiva. Ambiti occupazionali I laureati in medicina e chirurgia svolgono l'attività di medico-chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e bio-medici. La laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia è, inoltre, requisito per l'accesso alle Scuole di Specializzazione di area medica e ai corsi di formazione in Medicina Generale, oltre che ai Dottorati di Ricerca. |
Conoscenze richieste per l'accesso |
I Requisiti e le modalità di accesso al corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia sono disciplinati da Leggi e Normative Ministeriali in ambito nazionale. Saranno esaminate e giudicate principalmente: - le conoscenze scientifiche relative alle discipline di Biologia, Chimica, Fisica e Matematica; - la cultura generale e le capacità di logica deduttiva, induttiva e comprensione del testo; - i risultati ottenuti durante lo svolgimento del curriculum degli studi precedenti, relativamente alla valutazione dell'Esame di Stato. Per essere ammessi al corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia occorre essere in possesso di un Diploma di Scuola Secondaria Superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. |
Modalità di ammissione |
-Il Corso è ad accesso programmato nazionale -Le conoscenze richieste per l'accesso sono indicate nel D.M. n. 472 del 23-02-2024 e relativi allegati. I pre-requisiti richiesti allo studente che si vuole iscrivere ad un corso di laurea in medicina dovrebbero comprendere: buona capacità al contatto umano, buona capacità al lavoro di gruppo, abilità ad analizzare e risolvere i problemi, abilità ad acquisire autonomamente nuove conoscenze ed informazioni riuscendo a valutarle criticamente (Maastricht, 1999). Oltre alle conoscenze scientifiche utili per la frequenza del primo anno di corso, dovrebbe quindi possedere anche buone attitudini e valide componenti motivazionali, importanti per la formazione di un 'buon medico' che sappia relazionarsi correttamente con le responsabilità sociali richieste dalle Istituzioni. Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. E' altresì richiesto il possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale secondo quanto previsto dalle normative vigenti relative all'accesso ai corsi a numero programmato a livello nazionale. Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito dalla normativa vigente in materia di accesso ai corsi universitari; in particolare il numero di studenti ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia è definito sulla base della programmazione nazionale tenuto conto della disponibilità di personale docente, di strutture didattiche (aule, laboratori) e di strutture assistenziali utilizzabili per la conduzione delle attività pratiche di reparto, coerentemente con le raccomandazioni dell'Advisory Committee on Medical Training dell'Unione Europea, applicando i parametri e le direttive predisposte dall'Ateneo. Ai fini dell'ammissione al corso è necessario superare un'apposita prova concorsuale le cui modalità sono definite su base nazionale dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca. Il termine ultimo per l'iscrizione al 1° anno del CLMMC è fissato dal Bando per il concorso all'ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia attivato presso le sedi di Perugia e Terni. Debito formativo e OFA L'organizzazione didattica del CLMMC prevede che gli Studenti ammessi al 1° anno possiedano una adeguata preparazione iniziale, conseguita negli studi precedentemente svolti. Al fine di verificare tale preparazione i docenti delle discipline del 1° anno predispongono opportune valutazioni in ingresso; nel caso la prova venga superata con un punteggio inferiore ad un prefissato valore, verranno individuati specifici obblighi formativi aggiuntivi (debiti formativi) da soddisfare nel primo anno di corso. Allo scopo di consentire l'annullamento del debito formativo, il Consiglio di Corso di Laurea istituisce, anche in modalità e-learning, attività didattiche propedeutiche che saranno svolte nell'arco del primo anno di corso, e che dovranno essere obbligatoriamente seguite dagli Studenti in debito. La verifica dei risultati conseguiti nelle attività didattiche propedeutiche avverrà nell'ambito della valutazione dei corsi corrispondenti. |
Orientamento in ingresso |
Iniziative specifiche del CdS Il CdS partecipa, attraverso una nuova convenzione stipulata tra l'Azienda Ospedaliera di Perugia, l'Ateneo, l'Ordine dei Medici di Perugia e 4 licei della Provincia di Perugia per l'erogazione di didattica orientativa, secondo il progetto ministeriale sulla 'Curvatura Biologica'. Il CdS partecipa all'organizzazione della didattica e allo svolgimento di didattica frontale e tirocini con i suoi docenti. Nel CdS in Medicina e Chirurgia vengono organizzati incontri conoscitivi effettuati da docenti del CdS presso i Licei della Regione che ne fanno richiesta. Nel 2024 multiple iniziative di orientamento nelle scuole superiori si sono svolte a Perugia, Terni, Foligno, Spoleto, Gubbio, Orvieto, Gualdo Tadino, oltre che per licei extraregionali (Orte, Viterbo). Il CdS, attraverso il suo Presidente e docenti incaricati dell'attività di orientamento, partecipa alle iniziative di Ateneo, in particolare Clickorienta e UniPG Orientalive, Magistralmente e Open Day Unipg e in generale a tutte le iniziative di Ateneo. Il CdS partecipa al progetto nazionale di orientamento denominato MOOD insieme a numerosi altri CdS in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria, finalizzato a iniziative nelle scuole superiori ai fini dell'orientamento per i relativi Corsi di Studio. Il progetto fa parte delle iniziative POT (Progetto di Orientamento e Tutorato) vuol creare un orientamento strutturato e omogeneo sul territorio italiano. Il Progetto MOOD ha pertanto le seguenti finalità: 1)Riduzione dell'iniquità nell'accesso all'orientamento e alla preparazione al test di ingresso ai CdLMC e CdLOPD colmando il divario di preparazione degli studenti che frequentano scuole secondarie superiori diverse sul territorio italiano; 2)Riduzione degli ostacoli alla partecipazione dei corsi di formazione dovuti alla condizione socioeconomica degli studenti creando un corso gratuito ad accesso libero per la preparazione al test di accesso ai CdLMC e CdLOPD; 3)Attivazione di un orientamento omogeneo non solo informativo ma anche di tipo formativo, che comprenda lo sviluppo di competenze sia tecniche (technical skills) che trasversali (soft skills); 4)Sviluppo delle attitudini personali, quali la capacità di comunicazione e ascolto, il rispetto, la sensibilità emotiva e il team working, utili per la futura professione; 5)Riduzione del disagio, sofferenza e talvolta isolamento degli studenti; 6)Riduzione del tasso di abbandono e facilitazione della progressione nel percorso di studio; 7)Rafforzamento e, in molte realtà, un'attivazione della interazione scuola-università, favorendo l'integrazione fra queste due istituzioni. I docenti delle materie del primo semestre del Corso sono inoltre tenuti ad allestire una valutazione delle conoscenze di base propedeutiche alle loro discipline, mediante un test oggettivo con domande a risposta multipla, col fine di predisporre un'eventuale attività didattica di recupero o di tarare l'attività didattica erogata sulle conoscenze. E' attivo un programma di tutorato da parte di studenti selezionati, su base di merito, con apposito bando. Il bando prevede un'attività minima oraria degli studenti tutori, compensata con una cifra annua prestabilita. Il programma prevede attività di informazione ed assistenza nei confronti di studenti che ne facciano richiesta. A tale scopo è stata predisposta un'aula dedicata nell'Edificio B, piano Terra del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, che deve essere mantenuta aperta per un orario minimo giornaliero. Il tutoraggio è organizzato e realizzato anche attraverso i 'social networks', ma sempre con contatto individuale ed è disciplinato da uno specifico bando dipartimentale e monitorato dalla Presidenza del CdS e dai rappresentanti degli studenti. I tutori devono presentare una relazione finale sull'attività svolta e vengono a loro volta valutati dagli studenti utenti mediante un questionario. L'Ateneo ha assegnato al Dipartimento di Medicina e Chirurgia, posti in numero variabile in ciascun anno, da quattro a sei, da attribuire per concorso, su base di merito, a studenti che siano disponibili per un orientamento dedicato agli studenti Erasmus in ingresso. Al programma, denominato 'Buddy', è stata assegnata un'aula dedicata nell'Edificio B, piano Terra del dipartimento di Medicina e Chirurgia. Il Presidente del CdS incontra, in ciascun anno accademico, gli iscritti al primo anno di Corso in un'iniziativa promossa dalle associazioni studentesche all'inizio del primo semestre. |
Orientamento e tutorato in itinere |
Come previsto nel Regolamento didattico del Corso, l'orientamento in itinere si esprime attraverso diverse modalità di erogazione. - Attività di tutorato in itinere è svolta da tutti i docenti del CdS, tipicamente durante le ore di ricevimento, ed è rivolta ad assistere nella risoluzione di problemi legati alla condizione di studente e al metodo di studio. -Il Presidente del Corso riceve regolarmente due volte alla settimana gli studenti e i loro rappresentanti per discutere problematiche di interesse comune problemi individuali - Sono previsti docenti di riferimento incaricati ai quali gli studenti possono rivolgersi in caso di necessità per richiedere un servizio di tutorato personale e per concordare le corrispondenti modalità di svolgimento - E' prevista, inoltre, la figura del Docente-Tutore al quale un piccolo numero di Studenti è affidato per lo svolgimento delle attività didattiche tutoriali previste nel Documento di Programmazione Didattica. Questa attività tutoriale configura un vero e proprio compito didattico. Ogni Docente-Tutore è tenuto a coordinare le proprie funzioni con le attività didattiche dei corsi di insegnamento che ne condividono gli obiettivi formativi e può essere impegnato anche nella preparazione dei materiali da utilizzare nella didattica tutoriale. - E' attivo un programma di tutorato da parte di studenti selezionati, su base di merito, con apposito bando. Il bando prevede un'attività minima oraria degli studenti tutori, compensata con una cifra annua prestabilita. Il programma prevede attività di informazione ed assistenza nei confronti di studenti che ne facciano richiesta. A tale scopo è stata predisposta un'aula dedicata nell'Edificio B, piano Terra della Scuola di Medicina e Chirurgia, che deve essere mantenuta aperta per un orario minimo giornaliero. Vengono selezionati > 30 studenti complessivi per la sede di Perugia e Terni, in base alla disponibilità di fondi di Ateneo. Il tutoraggio è organizzato e realizzato anche attraverso i 'social networks', ma sempre con contatto individuale ed è disciplinato da uno specifico bando dipartimentale e monitorato dalla Presidenza del CdS e dai rappresentanti degli studenti. I tutori devono presentare una relazione finale sull'attività svolta e vengono a loro volta valutati dagli studenti utenti mediante un questionario. - L'Ateneo ha assegnato al Dipartimento di Medicina e Chirurgia, tre posti da attribuire per concorso, su base di merito, a studenti che siano disponibili per un orientamento dedicato agli studenti Erasmus in ingresso. Al programma, denominato 'Buddy', è stata assegnata un'aula dedicata nell'Edificio B, piano Terra della Facoltà di Medicina e Chirurgia. L'attività tutoriale è monitorata a livello di Dipartimento di Medicina e Chirurgia, in particolare dalla Commissione Paritetica. Ai fini di tale monitoraggio è stato predisposto un questionario valutativo che è stato sottoposto agli studenti tutori ed ai fruitori del tutorato. |
Numero degli iscritti |
L'Ateneo ha fornito i dati relativi alle iscrizioni negli anni accademici 2020-2021, 2021-2022 e 2022-2023, nonché i dati relativi ai laureati relativi agli anni solari 2020, 2021, 2022 Nell'ultimo AA, gli iscritti totali della sede di Perugia sono aumentati da 1470 a 1547, di cui 267 sono fuori corso (17,25%). La percentuale di fuori corso è in calo (21% nel 2020-2021, 19,25 nel 2021-2022). Nella sede di Terni sono iscritti 537 studenti, come nell'anno precedente, di cui 111 (20,7%) sono fuori corso. Anche a Terni si nota un calo della percentuale di fuori corso, che era 22,1% nel 2020-21 e 21,6 nel 2021-22. Complessivamente, si registra un incremento degli iscritti, in relazione all'incremento delle immatricolazioni, e una graduale diminuzione dei fuori corso. Dai dati forniti, sono in decremento gli immatricolati puri, da 212 a 154 complessivamente nelle due sedi. I nuovi iscritti possiedono in larga maggioranza un diploma superiore liceale (79,4 e 86,5 % nelle due sedi) e provengono in larga maggioranza dai licei classico (17%), ma soprattutto scientifico (65%) con una minoranza d'iscritti provenienti da diplomi tecnici e professionali e 11,7% con diplomi esteri. Il 57% degli immatricolati puri ha conseguito la maturità con il massimo dei voti, in lieve incremento rispetto agli anni precedenti (55 nell'anno 2021 e 53% nell'anno 2021). Riguardo agli immatricolati puri, si conferma che il concorso nazionale sembra aumentare l'afflusso da altre Regioni: nella sede di Perugia il 42% sono umbri, mentre a Terni solo il 13,5% sono umbri. Complessivamente l'11% proviene dall'Estero, in incremento rispetto all'8% e 4% dei due anni precedenti. Per quanto riguarda il movimento degli studenti tra sedi, il numero di studenti in entrata nelle due sedi (111) supera quello in uscita (94). I flussi verso altri Atenei sono minimali (1) e basse le cessazioni (30 studenti). I flussi in uscita sono prevalentemente verso altri Corsi dell'Ateneo. Considerando il numero totale degli iscritti, complessivamente molto elevato (2084), la popolazione studentesca è da considerare molto stabile. La media dei voti ottenuti agli esami è elevata negli anni, sia nella sede di Perugia (27,75), che in quella di Terni (27,7), stabile rispetto all'anno precedente. Nel file allegato sono riportati i dati relativi agli iscritti, in corso e fuori corso, e agli immatricolati puri, relativamente a Regione di provenienza, tipo di diploma, voto di diploma. |
Risultati in termini di occupabilità |
Le statistiche di ingresso nel mondo del lavoro sono disponibili nel sito di Almalaurea. Il file allegato riporta un'analisi della condizione occupazionale dei laureati a 1, 3 e 5 anni dalla laurea (indagine 2022 aggiornata ad aprile 2023). Dall'esame dei dati risulta che il tasso di occupazione ISTAT dei laureati è del 90,4% dopo un anno e del 95% dopo 5 anni, valori superiori a quelli dei laureati di altri atenei del Centro Italia (85,4% e 93,6%) e Nazionale (85,6 e 93,2%). |