Offerta Formativa 2024/25 - Regolamento 2024
Corso di laurea in Scienze agrarie e ambientali
Presentazione
Obiettivi formativi specifici |
Il CdL in Scienze Agrarie ed Ambientali si propone di formare un Laureato con una solida preparazione scientifica multidisciplinare nei settori delle Scienze Agrarie, Ambientali e Biotecnologiche, capace di inserirsi come "quadro" nelle aziende agricole e nelle Istituzioni del settore primario. Il Laureato sarà in grado di svolgere attività di consulenza e di gestione tecnica ed economica nei diversi segmenti produttivi del settore agricolo, avendo particolare attenzione agli aspetti quantitativi e qualitativi della produzione agraria, agli aspetti ambientali ad essa connessi ed alla gestione delle innovazioni scientifiche, tecnologiche e biotecnologiche della moderna agricoltura multifunzionale. Per raggiungere tale obiettivo si intendono trasmettere adeguate conoscenze propedeutiche nell'ambito delle discipline Matematiche, fisiche, informatiche e statistiche (Matematica e Fisica), delle discipline chimiche (Chimica) e biologiche (Botanica, Fisiologia vegetale, Genetica Agraria) ed economiche (Istituzioni di Economia). Su questo impianto propedeutico, il CdL svilupperà un percorso formativo per il trasferimento delle conoscenze e lo sviluppo di abilità inerenti le discipline specifiche e caratterizzanti della produzione vegetale (agro-ecologia, microbiologia, coltivazioni erbacee ed arboree), della difesa, dell'economia e della politica agraria (economia agraria e estimo rurale) e delle scienze animali. Il corso di studio prevede inoltre percorsi di approfondimento che permetteranno agli studenti di avviare il processo di specializzazione professionale più idoneo alle proprie inclinazioni e che potrà poi completarsi con l'accesso alle diverse Lauree Magistrali. Rispetto agli obiettivi qualificanti della classe L-25, tale corso di studi si prefigge di trasferire le conoscenze e le abilità proprie dell'ambito agrario con particolare riferimento alle tematiche ambientali ed allo sviluppo delle biotecnologie connesse alla produzione primaria e alla sua sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Il CdL in Scienze Agrarie ed Ambientali ha la durata di 3 anni, duranti i quali lo studente deve acquisire 180 crediti formativi. La ripartizione dell'impegno orario riservato ad ogni CFU è normata dal Regolamento didattico del corso di studio. Il numero complessivo di esami è pari a 19 e le attività formative, organizzate su base semestrale, sono sviluppate con diverse modalità didattiche (lezioni frontali, esercitazioni, attività pratiche e seminariali). Ogni insegnamento può essere di tipo monodisciplinare o di tipo integrato, secondo quanto indicato dal Regolamento didattico del corso di studio; in ogni caso, le prove di esame degli insegnamenti integrati vengono svolte in modo collegiale dai docenti responsabili dei vari moduli. Il primo anno di corso è organizzato in sette insegnamenti comuni e di base appartenenti alle discipline Matematiche, informatiche, fisiche e statistiche, chimiche e biologiche. Nel secondo e terzo anno si vogliono fornire agli studenti percorsi formativi differenziati, volti a formare laureati con competenze prevalenti relative alla figura dell'agronomo e a quella del biotecnologo agrario. In particolare il secondo anno è organizzato in 3 insegnamenti comuni e caratterizzanti appartenenti alle discipline della produzione e 4 insegnamenti specifici per i percorsi formativi. Gli insegnamenti specifici che hanno lo scopo di fornire le competenze e le abilità utili per la professione dell'agronomo appartengono alle discipline dell'Ingegneria agraria, forestale e della rappresentazione, delle Scienze animali e della Produzione vegetale. Tra gli insegnamenti che forniscono le competenze e le abilità utili per la professione del biotecnologo agrario, due hanno l'obiettivo di irrobustire le conoscenze di base (Biochimica e Biologia molecolare) e altri due le competenze sugli aspetti economici e della qualità dei prodotti zootecnici soprattutto in ambito biotecnologico. Il terzo anno è organizzato in 4 insegnamenti comuni e uno specifico per i percorsi formativi. Gli insegnamenti comuni afferiscono alle discipline della produzione vegetale e della difesa. Gli insegnamenti specifici sono Economia agro-alimentare ed estimo rurale e Biotecnologie vegetali. Il percorso formativo di ogni studente iscritto è orientato, in ingresso ed in itinere, dal personale della segreteria didattica e da appositi tutori individuati, per ogni CdL, annualmente tra i dottorandi e gli assegnisti di ricerca del Dipartimento. Tutti gli aspetti relativi all'organizzazione ed alla gestione del CdL in Scienze Agrarie ed Ambientali sono descritti nell'apposito Regolamento didattico, disponibile nel sito web del Dipartimento. |
---|---|
Descrizione del percorso formativo |
Il corso di studio in breve Il Corso di Laurea in Scienze Agrarie ed Ambientali (SAA) forma laureati con una solida preparazione scientifica multidisciplinare e con adeguate conoscenze professionali necessarie a svolgere attività di consulenza e gestione tecnica ed economica nei diversi segmenti produttivi dell'attività agricola, con particolare attenzione agli aspetti quantitativi e qualitativi della produzione agraria, agli aspetti ambientali ad essa connessi e alla gestione delle innovazioni scientifiche, tecnologiche e biotecnologiche. Il corso è articolato in due curricula 'Agricoltura Sostenibile' e 'Biotecnologie' |
Conoscenze richieste per l'accesso |
L'accesso al CdL in Scienze Agrarie e Ambientali è subordinato al possesso di un diploma di scuola media secondaria superiore o di altro titolo di studio equipollente, conseguito all'estero e riconosciuto idoneo. In particolare, per l'accesso al CdL è richiesta un'adeguata preparazione iniziale nelle materie di base, quali matematica, fisica, chimica e biologia. Tali conoscenze sono verificate, ai sensi dell'art. 6 comma 1 del D.M. 270/04, mediante un test d'ingresso volto a individuare eventuali lacune formative delle matricole. I risultati del test non vincolano l'accesso al CdL, ma servono per indirizzare le matricole verso attività utili a colmare eventuali carenze formative; specificatamente, corsi preliminari all'inizio del CdL organizzati dal Dipartimento e attività di supporto effettuate durante il primo anno di frequenza. Indicazioni specifiche a tale proposito sono contenute nel Regolamento didattico del CdL. |
Modalità di ammissione |
Le conoscenze richieste per l'ammissione al CdS, le modalità attraverso le quali viene verificato il possesso di tali conoscenze e quelle per colmare eventuali lacune nonché i criteri utilizzati nell'assegnazione di eventuali obblighi formativi aggiuntivi (OFA) da applicarsi in caso di esito negativo della verifica e da soddisfare nel primo anno di corso sono riportate nell'art. 5 del Regolamento del CdS: Art. 5 Iscrizione al Corso di Laurea. 1. L'immatricolazione al CdL è subordinata al possesso di un diploma di scuola media secondaria superiore o di altro titolo di studio equipollente, conseguito all'estero e riconosciuto idoneo. In particolare, per l'accesso al CdL è richiesta un'adeguata preparazione iniziale nelle materie di base, quali matematica, fisica, chimica e biologia. Tali conoscenze sono verificate, ai sensi dell'art. 6 comma 1 del D.M. 270/04, mediante un test volto a individuare eventuali lacune formative dello studente. Il test va sostenuto obbligatoriamente prima dell'immatricolazione secondo le procedure stabilite annualmente dal Consiglio del DSA3 e pubblicate sulla homepage del DSA3. 2. Se i risultati del test evidenziano specifiche lacune, lo studente potrà comunque immatricolarsi al CdS, ma gli verrà attribuito un Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA) da soddisfare nel primo anno di Corso. Allo scopo di favorire l'assolvimento degli OFA il CdL provvede all'istituzione di attività di supporto alla didattica delle materie oggetto di OFA. Al termine delle attività, lo studente ha la possibilità di iscriversi al relativo esame ma il CdL ha la possibilità di riverificare, a fini squisitamente statistici e di ricalibratura dell'OFA medesimo, la preparazione raggiunta dallo studente. 3. Per agevolare il superamento del test, prima dell'inizio delle attività formative previste dal piano di studio, il DSA3 organizza precorsi delle materie di base (matematica, fisica, chimica e biologia) di durata di 3 settimane con un impegno settimanale di 20 ore di lezioni. Il materiale delle lezioni è reperibile on-line sulla homepage del DSA3. Il Test è composto da 20 domande a risposta multipla su temi di cultura scientifica di base. Ogni domanda riporterà 4 possibili risposte, di cui una sola è corretta. Il tempo a disposizione dei candidati è di 40 minuti: è attribuito 1 punto per ogni risposta esatta e 0 punti per ogni risposta sbagliata o non data. Lo studente avrà superato il test soltanto se conseguirà un punteggio pari o superiore a 9/16. Il test si tiene a metà settembre di ogni anno ed è ripetuto a ottobre, febbraio. |
Orientamento in ingresso |
Il Dipartimento ha svolto attività di orientamento volto a far conoscere la propria Offerta Formativa e ad agevolare le studentesse e gli studenti nel momento della scelta del corso di studi universitario: - nell'ambito di AgriUmbria 2024 presso lo stand del DSA3 con distribuzione di materiale informativo relativo ai CdS, e confronto con le scuole superiori presenti alla manifestazione. - in occasione del MarzOrienta svolto il 1° marzo 2024 presso il DSA3, sono state invitate le Scuole Superiori delle Provincie di Perugia e Terni. Agli studenti presenti è stata illustrata l'Offerta Formativa del DSA3 (presentazione degli obiettivi dei corsi di studio e delle prospettive occupazionali a essi connessi) con possibilità di visitare i laboratori di alcune Unità di ricerca; - su richiesta dell'Istituto Tecnico Agrario “A. Vergni” di Capezzine – Cortona (AR), il 5 marzo 2024 presso il DSA3 si è svolto un incontro con gli studenti. Nell'ambito del quale è stata illustrata l'Offerta Formativa del DSA3 (presentazione degli obiettivi dei corsi di studio e delle prospettive occupazionali a essi connessi) con possibilità di visitare i laboratori di alcune Unità di ricerca; - nell'ambito del PNRR il 25 marzo 2024 presso il DSA3 si è svolto un incontro con gli studenti del Liceo Scientifico Galilei di Perugia. Nell'ambito del quale è stata illustrata l'Offerta Formativa del DSA3 (presentazione degli obiettivi dei corsi di studio e delle prospettive occupazionali a essi connessi) con possibilità di visitare i laboratori di alcune Unità di ricerca; - su richiesta dell'Istituto Omnicomprensivo “Alvito” di Frosinone, il 23 maggio 2024 presso il DSA3 si è svolto un incontro con gli studenti. Nell'ambito del quale è stata illustrata l'Offerta Formativa del DSA3 (presentazione degli obiettivi dei corsi di studio e delle prospettive occupazionali a essi connessi) con possibilità di visitare i laboratori di alcune Unità di ricerca; Per i Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO) il DSA3 propone i seguenti laboratori: - Laboratorio di Anatomia e citologia vegetale - Laboratorio di Patologia Vegetale - Laboratorio di Entomologia - Laboratorio di Microbiologia - Laboratorio di Micropropagazione e biotecnologie in vitro - Laboratorio di Bioeconomia - Laboratorio di Scienze e tecnologie alimentari Il DSA3 per l'Orientamento in ingresso ha inoltre partecipato alle attività proposte dall'Ateneo. |
Orientamento e tutorato in itinere |
Attività svolte dal DSA3
|
Numero degli iscritti |
Al 7 agosto 2023, Status segnalava una presenza di 66 immatricolati puri nell'a.a. 2022-23 (73 nel 2021-22, 94 nel 2020-21, 91 nel 2019-20); il dato conferma un trend in discesa delle iscrizioni che riguarda però tutta la classe di laurea che in Italia registra un calo delle immatricolazioni pari al 17% (immatricolati per la classe L25 nel 2022-23 pari a 2550; immatricolati per la classe L25 nel 2021-22 pari a 3101; dati http://dati.ustat.miur.it/dataset/immatricolati/resource/75da19ea-bc6d-4d0f-8892-3628736f02aa ). Un dato con molta probabilità collegato alla crisi economica come testimoniato anche dal fatto che il calo nelle immatricolazioni riguarda (comparando gli anni accademici 2021-22 e 2022-23) solo gli studenti provenienti da fuori regione (34 nel 2021-22 e 26 nel 2022-23) e gli studenti stranieri (2 nel 2021-22 e 1 nel 2022-23), mentre il dato è anche in leggera risalita per gli studenti della regione Umbria (37 nel 2021-22 e 39 nel 2022-23). la percentuale di iscritti da fuori regione è, infatti, del 39% in discesa rispetto al 46% del 2020-21 e del 2021-22. Il calo degli iscritti riguarda soprattutto gli studenti provenienti dagli istituti tecnici (38 contro i 50 dell'anno precedente) e professionali (2 contro i 9 dell'anno precedente) mentre sale il numero degli studenti provenienti dai licei scientifici (15 contro i 9 dell'anno precedente). Gli iscritti totali al CdS sono 286 (343 nel 2021-22, 369 a.a. 2020-21, 385 a.a. 2019-20, 422 a.a. 2018-19, 447 a.a. 2017-18, 431 a.a. 2016-17, 443 a.a 2015-16, 392 a.a. 2014-15, 349 nel 2013-14, 287 nel 2012-13) in linea con i dati che precedono il 2015-16 in cui si è avuto il picco. Il 67% (182) sono in corso, il 36% fuori corso e 4 part time. I dati sembrano evidenziare un miglioramento nella produttività degli studenti iscritti al primo anno, infatti Il 63% (47 su 75) ha sostenuto esami, in miglioramento rispetto all'anno precedente (46%) con una media di 14.95 in risalita rispetto ai 12.97 CFU dell'anno precedente ed in linea il dato relativo all'anno 2020-21 (14.19),il dato relativo alla media dei voti è ancora in calo (24.01 nel 2022-23, 25.02 nel 2021-22, 26.31 nel 2020-21). Gli studenti quindi sostengono più esami ottenendo però votazioni più basse. Il 48%, 23 su 48 laureati, si laurea nella durata normale del corso, il 54% con votazione compresa tra 91 e 105, il 35% con votazione superiore a 106 e solo il 10% con votazione inferiore a 90. 2) Profilo dei laureati da fonte Almalaurea 2022 compilato dal 95.8% dei laureati: - il numero di laureati (48) è in calo rispetto alla media del triennio precedente, m.t.p., (65); - aumenta ancora la percentuale dei laureati che proviene da altra regione, 52.1% (36.6% della m.t.p.), diminuisce inoltre anche il dato relativo a studenti da altra provincia 6.3% (7.6% della m.t.p.); - il 68.8% dei laureati proviene da Licei, il 45.8% da licei scientifici (in calo rispetto al 50.1% della m.t.p.) il 25 % da istituti tecnici (in diminuzione rispetto al 32.7% della m.t.p.), ed è in aumento la percentuale degli studenti provenienti dal liceo classico 16.7% rispetto alla m.t.p. pari al 5.7%; I dati riguardanti la regolarità degli studi ricalcano quelli registrati dall'Ateneo con il 47.9 % degli studenti che si laurea in corso e il 20.8 % entro 1 anno fuori corso; in leggero calo rispetto all'anno precedente (2021) quando Il 56.7% si è laureato in corso e il 23.9% al 1° anno fuori corso. Il voto medio di laurea è pari a 101.9/110 in discesa rispetto all'anno precedente (103.5/110), ma in linea con la m.t.p. (102/110); il decremento osservato in questo valore può essere correlato con la diminuzione del voto medio degli esami registrato anche nei dati di Ateneo. La durata media degli studi è di 4.8 anni, leggermente superiore alla m.t.p.; il ritardo alla laurea 1.8 anni, continua ad aumentare con la m.t.p. di 1.37 anni. Il questionario evidenzia anche che il 65.2% degli studenti (in calo rispetto alla m.t.p., 70.7%) ha avuto una esperienza di lavoro maturata durante il ciclo di studi universitari (43.5% occasionale, saltuario, stagionale); il 34.8 % non ha avuto invece esperienze di lavoro, dato in leggero calo rispetto alla m.t.p. (29.3%). L'attività lavorativa in concomitanza degli studi non sembra quindi influenzare la durata del percorso universitario, anche in considerazione del tipo di lavoro svolto (occasionale). Il numero dei laureati che ha svolto periodi di studio all'estero è in leggero aumento rispetto all'anno precedente (6.5% nel 2022 e 4.5% nel 2021) e potrebbe confermare una graduale ripresa dopo lo stop registrato nel 2020, a causa della pandemia. La percentuale di laureati che intendono proseguire gli studi è pari nel 2022 all'87%, in leggero aumento rispetto alla m.t.p. (83.6%); è però in calo la percentuale di studenti che intende iscriversi ad una laurea specialistica (73.9 nel 2022 e 80.6 nel 2021) mentre aumenta l'interesse verso il master universitario (il 4.3% nel 2022 a fronte di una m.t.p. pari a 0.87%). La percentuale di studenti che ha svolto tirocini formativi curriculari o lavoro riconosciuti dal corso di laurea è incrementata notevolmente rispetto al 2021 mostrando i valori più alti degli ultimi 4 anni (97.8% nel 2022, 76.1% nel 2021, 87.5% nel 2020, 94.7% nel 2019). Tale incremento è anche il frutto dello sforzo messo in atto dal DSA3 che ha attivato più di 300 convenzioni per lo svolgimento di tirocini negli ultimi 4 anni. 3) Da fonte questionario Tirocinio Pratico Applicativo lato studente (TPAs_2022) predisposto dal DSA3: L'aumento del numero degli studenti che ha voluto/potuto svolgere tirocini formativi curriculari o lavoro riconosciuti dal corso di laurea è accompagnato anche da una valutazione molto positiva del tirocinio. In generale, infatti, l'esperienza del TPA è giudicata molto positiva con votazione media di 9.1/10, avendo potuto svolgere in modo appropriato le attività previste (8.7/10), riscontrando una ottima disponibilità da parte del personale della struttura (9.3/10), e ritenendo la durata del tirocinio appropriata (8.4/10). Valori più bassi si registrano riguardo le possibilità di impiego del tirocinante nella struttura ospitante (6.8/10) La creazione da parte del DSA3 di un'apposita commissione che ha lavorato alla riorganizzazione delle attività, redigendo un nuovo regolamento con l'obiettivo di migliorare l'efficacia del tirocinio pratico applicativo e il conseguimento degli obiettivi previsti, ha sicuramente contribuito all'aumento degli studenti che hanno svolto tirocini e al miglioramento delle valutazioni. |
Risultati in termini di occupabilità |
I dati relativi alle seguenti osservazioni derivano da fonte Almalaurea e sono riferite all'anno di laurea 2021. Ad 1 anno dalla laurea: l'80.8% dei laureati risultano iscritti a un corso di laurea di secondo livello, in risalita rispetto alla media del triennio precedente (m.t.p di seguito) 76.8%; il 21.2% lavora ed è iscritto ad una laurea di secondo livello; il 59.6% non lavora ed è iscritto ad una laurea di secondo livello, in calo rispetto al 63.6% della m.t.p.. Scende molto la percentuale di studenti che lavora e non è iscritto ad una laurea magistrale, dopo l'incremento osservato lo scorso anno (9.6% nel 2022, 25.6% nel 2021, 9.2% nel 2020), di contro aumenta la percentuale degli studenti che lavorano e sono iscritti alla laurea di secondo livello (21.2% nel 2022 e 12.8 nel 2021). Nel 44% dei casi il motivo della non iscrizione alla laurea magistrale l'impegno in una occupazione lavorativa, valore in forte diminuzione rispetto all'anno precedente (80%) ma in linea con la media del triennio 2020-19-18 (44.6%). Il forte aumento registrato nell'anno 2021 deve quindi essere considerato come una variazione isolata frutto della variabilità dei dati e non imputabile ad un trend in crescita. Tra i motivi per la non iscrizione alla laurea magistrale ricompare nel 2022 la voce “motivi economici” (11.1%) non presente l'anno precedente; tale dato potrebbe essere sintomo della crisi economica attuale che sembra aver inciso su vari aspetti della carriera universitaria e occupazionale (come già riportato in altri quadri SUA) anche se questo dato appare molto variabile negli anni (non presente 2021, 9.1% nel 2020, non presente nel 2019, 14.3% nel 2018). Invece, i motivi di iscrizione alla magistrale sono per migliorare la propria formazione culturale nel 37.2% (in leggero calo rispetto alla m.t.p. 39%) e per migliorare le possibilità di trovare lavoro 44.2%, in aumento rispetto alla m.t.p. (37.5%). Il 9.3% (11.6% m.t.p.) ritiene la laurea magistrale necessaria per trovare lavoro, mentre il 7% (in calo rispetto alla m.t.p. pari al 9.9%) spera con la laurea magistrale di migliorare le proprie condizioni di lavoro. Nel 72.1 % dei casi la laurea magistrale rappresenta il proseguimento 'naturale' della laurea di primo livello (in calo rispetto all'79.7% m.t.p.) e nel 27.9% rientra nel medesimo settore disciplinare, pur non rappresentando il proseguimento 'naturale' (percentuale in calo rispetto al 17.3% m.t.p.). I dati riguardanti i settori di impiego dei laureati del corso evidenziano una notevole versatilità; infatti, lavorano in particolare in agricoltura (25%) ma anche nell'industria manifatturiera (12.5%), nel commercio (25%), nel settore pubblico (6.3%) e nella pubblica amministrazione/forze armate (6.3%). Il dato riguardante l'impiego in agricoltura mostra un brusco calo rispetto al 2021, dopo un trend costante in crescita registrato a partire dal 2019 (60% nel 2021, 42.9% nel 2020, 38.5% nel 2019). Per quanto riguarda il commercio, invece, il confronto effettuato con i valori degli anni precedenti non mostra un trend definito, ma si rilevano valori estremamente variabili di anno in anno (25% 2022, 6.7% 2021, 50% 2020, 30.8% 2019). Il 37.5% dei laureati ha notato un miglioramento nel lavoro iniziato prima della laurea dovuto alla laurea (dato in diminuzione rispetto al 2021, 54.5%, ma in linea con la m.t.p. 40.4%), in particolare nella posizione lavorativa (33.3%) e nelle mansioni svolte (66.7%). L'utilizzo delle competenze acquisite con la laurea è in forte calo rispetto al 2021, ma in linea con la media del triennio precedente (2022: utilizzo in misura elevata 18.8, in misura ridotta 37.5, per niente 43.8; 2021: utilizzo in misura elevata 53.3, in misura ridotta 33.3, per niente 13.3; media del triennio precedente (m.t.p.): utilizzo in misura elevata 37.5, in misura ridotta 25.9, per niente 36.5). Situazione molto simile si osserva riguardo la formazione professionale acquisita, che viene ritenuta molto adeguata dal 37.5% degli intervistati (in calo rispetto al 2021 anno in cui era il 20% ma in linea con la m.t.p. 42%), poco adeguata 31.3% (in aumento rispetto al 2021 anno in cui era il 66.7% ma in linea con la m.t.p. 42%), per nulla adeguata 31.3% (in aumento rispetto al 2021 anno in cui era il 13.3% ma in linea con la m.t.p. 36.5%); il 56.3% la ritiene molto e abbastanza efficace nel lavoro svolto. Il guadagno mensile medio netto pesato sul numero di maschi e femmine è 885 euro in crescita rispetto alla m.t.p. (848 euro) con una diminuzione della retribuzione femminile (484 euro contro i 607 euro m.t.p.) e una sostanziale stazionarietà di quella maschile (977 contro le 978 m.t.p.). Facendo riferimento al collettivo costituito dai soli laureati che non si sono iscritti ad altro corso di laurea, si ha un tasso di occupazione del 55.6% inferiore a quello riscontrato a livello di Ateneo (76.3%), di corsi analoghi in centro Italia (75.6%) e Italia (73.4%). Un dato che deve però tener conto dell'esiguo numero di laureati in tale categoria. La retribuzione mensile è in linea con quella di Ateneo, ma inferiore a quella riscontrata in corsi analoghi in centro Italia e Italia. La soddisfazione per il lavoro svolto è buona e in linea con Ateneo, centro Italia e Italia. Per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro dei laureati, il Consiglio del Corso di Laurea in Scienze Agrarie e Ambientali ha organizzato, o partecipato, alle seguenti iniziative e/o incontri dedicati agli studenti, laureandi e neo-laureati: - Riunione il 13 giugno 2023 (piattaforma teams dalle ore 9.30) del “Comitato d'indirizzo” per i Corsi di Studio in Scienze Agrarie e Ambientali (SAA Triennale) e in Agricoltura Sostenibile (AS – Magistrale). All'incontro c'è stata una numerosa e partecipata presenza di importanti e qualificate figure operanti nel modo del lavoro. Il Prof. Primo Proietti, Presidente dei suddetti Corsi di Laurea del DSA3 ha moderato l'incontro, con l'obiettivo di raccogliere pareri e suggerimenti per verificare l'adeguatezza dell'offerta didattica dei Corsi di Studio e monitorare, quindi, l'idoneità del profilo del laureato rispetto alle aspettative del mondo della produzione, dei servizi e delle società civile. Ciò consentirà di migliorare i percorsi formativi nel settore delle Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, tenendo conto delle evoluzioni nel mondo del lavoro. Le informazioni saranno utili anche agli Studenti partecipanti (a tale proposito è preziosa la partecipazione dei Rappresentanti degli Studenti che potranno trasferire l'informazione ad altri Studenti non presenti) per pianificare il loro percorso formativo. Gli studenti hanno avuto anche l'importante opportunità di conoscere e confrontarsi con i componenti del “comitato di indirizzo”. - Job placement di DSA3 (http://dsa3.unipg.it/index.php/job-placement-laureati): il DSA3 ha organizzato un servizio dedicato ai laureati dei propri CdS per rafforzare e specializzare i servizi già offerti dall'Ateneo tendenti a: I., migliorare l'efficacia dei servizi agli studenti; II,. migliorare l'efficacia dei servizi alle imprese; III., creare una community tra i laureati in Scienze agrarie di Perugia; IV., mantenere un collegamento stabile tra DSA3 e i laureati. Gli strumenti adottati sono: I, mailing list dei laureati in agraria di Perugia; II, banca dati dei curricula; III, incontro domanda/offerta; IV, network tra i laureati. - Con l'obiettivo di integrare le attività per il miglioramento dell'offerta formativa con quelle di orientamento al lavoro e Job Placement e per incentivare i contatti degli studenti/neo-laureati con le aziende e con gli operatori del settore, è stato organizzato il 4 maggio 2023 dalla Prof.ssa Francesca Todisco (responsabile JP_DSA3) in collaborazione con la Dott.ssa Maria Chiara Menaguale (presidente AUDAF), il Prof. Piero Borghi (AUDAF) e il Dott. Sauro Carloni (AUDAF) un incontro, in rappresentanza delle parti sociali, con il Dr. Agr. Gabriele Sippilli (Fondatore e Presidente della COMPAGNIA ITALIANA SIGARI di Sansepolcro (AR) settore Tabacchicoltura e trasformazione Sigari); il Dr. Sergio Rutili (Direttore Tecnico CENTUMBRIE di Magione (PG), settore Frantoio molino farina turismo verde con metodo bio settore Cereali olio e olive) e il Dr. Agr. Francesco Martella (Consulente organizzativo CONSORZIO DELL'UMBRIA vendita mezzi tecnici e macchine agricole) (https://dsa3.unipg.it/it/job-placement-laureati/15-servizi/656-ciclo-seminari-incontro-con-il-mondo-del-lavoro-e-job-placement-2023). - Altre possibilità di incontro tra studenti e parti sociali sono state fornite da alcune manifestazioni organizzate dal dipartimento e dall'Ateneo o a cui il dipartimento ha preso parte: - “A San Pietro – Scienza, Arte e Territorio” (8-9 Ottobre 2022), occasione di incontro tra il personale del dipartimento e tutte le realtà territoriali, durante il quale è possibile visitare le strutture del Dipartimento (https://dsa3.unipg.it/asanpietro/wp-content/uploads/2022/10/A-SAN-PIETRO-8-9ottobre2022-Programma.pdf). - Agriumbria (31 Marzo-2 Aprile 2023) manifestazione fieristica durante la quale, attraverso uno stand e la realizzazione di diversi seminari, i docenti del dipartimento hanno potuto illustrare le attività scientifiche e didattiche svolte nel dipartimento e gli studenti hanno potuto incontrare i rappresentanti di diverse realtà agricole, commerciali e industriali del territorio; la partecipazione all'evento è stata incoraggiata anche attraverso la distribuzione agli studenti di biglietti di ingresso gratuiti. - “Carrer Day”, giornata organizzata ogni anno dall'Ateneo presso il DSA3 in cui studenti, giovani laureati, dottorandi e dottori di ricerca possono incontrare i rappresentanti degli enti e delle associazioni di categoria partecipanti (ultimo evento il 13 giugno 2023; https://careerday.unipg.it/2023/) |