Gestione del patrimonio culturale in emergenza, il CeDiPa nel team di lavoro ministeriale
V Convegno Nazionale “La gestione del patrimonio culturale in situazione di emergenza”, a Vallo del Nera (PG) esperti a confronto
Dal 23 al 25 ottobre a Vallo di Nera (PG) si svolgerà il V Convegno Nazionale “La gestione del patrimonio culturale in situazione di emergenza”, organizzato da VirArt ODV e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Umbria in collaborazione con il Dipartimento per la Tutela del Patrimonio culturale - Ufficio del Soprintendente Speciale per il Sisma 2016.
Quest’anno il convegno allarga il partenariato scientifico e inserisce nel proprio team il Ce.Di.Pa.- Centro di digitalizzazione del patrimonio culturale e ambientale dell’Università degli studi di Perugia, sintomo della credibilità e dell’importanza che l’evento ha saputo costruire nel corso degli anni.
Tema del convegno
La tematica di questa edizione abbraccia un argomento vasto e intende raccogliere il maggior numero di input su come la tecnologia digitale abbia cambiato, stia cambiando o cambierà la gestione delle emergenze.
L’emergenza causata da disastro antropico o naturale rappresenta un periodo dell’esistenza del bene culturale scandito da fasi precise. Queste fasi definiscono un procedimento di conservazione straordinario che accompagna l’oggetto dal momento dell’individuazione e della valutazione nell’immediato post-disastro, a quello del recupero, del ricovero all’interno di depositi temporanei, della messa in sicurezza, del restauro, della ricostruzione, fino alla potenziale restituzione alla comunità di appartenenza e il ritorno a una nuova “normalità”.
La trasformazione digitale ha avuto un grande impatto negli ultimi anni sulle modalità di tutela, conservazione e fruizione del patrimonio culturale in periodo di “pace”, ma quali tecnologie offre invece per la gestione delle emergenze?
Quali sono invece i limiti e le criticità che tali approcci possono presentare e che emergono dalle esperienze di precedenti applicazioni sul campo?
Gli ospiti
Il programma del Convegno prevede l’intervento di oltre 35 relatori fra professionisti, funzionari e dirigenti del Ministero della Cultura e professori universitari che proverranno da tutta la Penisola, tutti scelti tramite apposita Call for papers.
Come nella precedente edizione, un momento speciale del Convegno sarà dedicato allo sguardo oltre i confini nazionali. Dopo aver ospitato, nell’edizione precedente, Nelia Kukovalska, direttrice del Complesso monumentale di S. Sofia di Kiev, quest’anno a Vallo di Nera approderà una delegazione spagnola a raccontare le modalità di reazione e gestione del patrimonio nell’ambito della terribile alluvione occorsa nel sud della Spagna nell’ottobre 2024. Tutti gli interventi saranno registrati e pubblicati in diretta streaming sui canali social dei VirArt ODV
Visita ai cantieri della ricostruzione
Anche quest’anno il terzo giorno di convegno sarà dedicato alla visita ai luoghi della ricostruzione umbra. Sabato 25 ottobre verranno effettuate delle visite guidate gratuite all’interno della Chiesa di Sant’Antonio Abate di Frascaro, Norcia, piccolo gioiello di architettura gotica che fu gravemente danneggiato dal sisma del 2016. La visita sarà curata dal personale della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l'Umbria e del consorzio HOFPRO. Per prenotarsi è possibile visitare il sito di VirArt ODV (www.virart.org) oppure chiamare il numero +39 3351646254.
L’evento è patrocinato dall’Assemblea legislativa della Regione Umbria, dal Comune di Vallo di Nera ed è reso possibile grazie al contributo del Consorzio Bacino Imbrifero Montano “Nera e Velino” della Provincia di Pertugia e di Aethra Restauri SNC, Coo.Be.C.- Società Cooperativa e Confrestauro.
Dichiarazione della Soprintendente:
“Il Convegno è diventato ormai un appuntamento fisso di riferimento a livello nazionale, e cresce di anno in anno. La gestione dell’emergenza è un settore fondamentale, sul quale è importante tenere sempre alta la guardia ed essere aggiornati, specialmente in questo momento storico. L’ingresso di un centro di ricerca universitario nel partenariato garantisce una vasta panoramica sugli studi e le nuove tecnologie a disposizione, gli ospiti stranieri ci danno un’idea sulle buone pratiche utilizzate all’estero.
Comunicato stampa redatto in collaborazione con VirArt ODV