Fondo Italiano per la Scienza, a UniPg 1,5 milioni di euro
Al prof. Paolo Carbone importante finanziamento per il progetto di ricerca FLOR
L’Università degli Studi di Perugia è risultata tra i vincitori del terzo bando del Fondo Italiano per la Scienza (FIS), uno dei principali strumenti nazionali a sostegno della ricerca di eccellenza promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca. A ottenere il finanziamento, pari a 1,5 milioni di euro, è il prof. Paolo Carbone, professore ordinario di Misure elettriche ed elettroniche presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Ateneo perugino, con il progetto di ricerca FLOR.
FLOR è un innovativo progetto che punta a rivoluzionare il modo in cui vengono acquisiti e analizzati i segnali analogici provenienti da sensori e altri sistemi elettronici. L’obiettivo del gruppo di ricerca coordinato dal prof. Carbone è quello di sviluppare un framework generale capace di estrarre informazioni accurate anche da dati acquisiti con pochissimi bit, talvolta addirittura con un solo bit. Una tecnologia così semplice e a basso consumo energetico apre prospettive del tutto nuove per applicazioni ad alta velocità o in contesti in cui la potenza disponibile è limitata.
Il progetto riunirà metodi teorici, un software dedicato e prototipi sperimentali in un’unica architettura user-friendly, pensata per essere facilmente utilizzabile da ingegneri e ricercatori. Le ricadute attese riguardano settori strategici come il monitoraggio delle batterie, le reti di sensori distribuite, le comunicazioni e l’analisi di segnali ad altissima frequenza.
Grazie a un team multidisciplinare, FLOR si propone di colmare un importante vuoto scientifico e di aprire nuove frontiere nella misura, nella digitalizzazione e nell’elaborazione dell’informazione, con potenziali impatti significativi sia in ambito industriale sia nella ricerca avanzata.
Il Magnifico Rettore, prof. Massimiliano Marianelli, esprime le più sentite congratulazioni al prof. Carbone per il prestigioso traguardo conseguito, a ulteriore conferma delle sue straordinarie qualità scientifiche e dell’eccellenza della ricerca di UniPg.