PHOTONIA al via un progetto per produrre fertilizzanti sostenibili

15 dicembre 2025

Un progetto europeo per l’utilizzo dell’energia solare nella produzione on-site di fertilizzanti e di vettori per la produzione di idrogeno.


 PHOTONIA, un progetto per la produzione di fertilizzanti sostenibili ha preso recentemente il via presso L'Università degli Studi di Perugia. Si tratta di un progetto PathFinder Challenge finanziato dallo European Innovation Council - EIC. L’Università degli Studi di Perugia con il Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie - DCBB partecipa con un ruolo di primo piano e una quota pari a circa un terzo del budget complessivo. Le attività sono coordinate dalla prof.ssa Loredana Latterini, che guida il gruppo Nano4Light, specializzato in metodiche di immagazzinamento e sfruttamento dell’energia solare e in processi fotoindotti, e dal prof. Luigi Vaccaro, responsabile del gruppo Green SOC, attivo nello sviluppo di tecnologie innovative per reattori operanti in flusso continuo e nella valutazione del loro impatto ambientale.

PHOTONIA ha come obiettivo la decarbonizzazione della produzione di fertilizzanti azotati attraverso processi locali alimentati dall’energia solare. Il progetto propone un approccio innovativo per la sintesi di ammoniaca e sali di ammonio, combinando fotochimica, fotocatalisi e reattori in flusso. Una strategia pensata per favorire l’economia circolare dell’azoto, promuovere la produzione decentralizzata di fertilizzanti e incrementare l’uso dello spettro solare in agricoltura, ma anche sviluppare processi per la produzione di vettori di idrogeno. Il fine del progetto PathFinder Challenge è di predisporre tecnologie e materiali per la loro industrializzazione nel prossimo decennio.

«PHOTONIA rappresenta una sfida scientifica ambiziosa, che unisce competenze interdisciplinari per trasformare l’energia solare in valore chimico concreto. Grazie a un approccio fotocatalitico avanzato puntiamo a rendere la produzione di fertilizzanti più sostenibile, accessibile e vicina ai luoghi in cui vengono utilizzati» – dichiara la prof.ssa Loredana Latterini.

«Il progetto permetterà di sviluppare reattori innovativi operanti in continuo, riducendo impatto ambientale e sprechi energetici. PHOTONIA è un investimento strategico su tecnologie pulite, un passo importante per l’agricoltura del futuro e per un’economia dell’azoto più circolare» – afferma il prof. Luigi Vaccaro.

Il finanziamento europeo, pari a circa 4 milioni di euro, rientra nella call Solar-to-X del programma HORIZON-EIC-2024. Il progetto è stato selezionato tra 31 proposte vincitrici su 401, con un tasso di successo del 7,7%, confermando così l’elevato valore scientifico della proposta.

Il consorzio coinvolge due università europee di eccellenza: l’Università degli Studi di Perugia e la belga Katholieke Universiteit Leuven, una istituzione di ricerca portoghese l’Associação para a Inovação e Desenvolvimento da FCT – NOVAid e due aziende: l’olandese Bertels B.V. e la belga TH!NKE

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Da sinistra il Prof. Luigi Vaccaro e la Prof.ssa Loredana Latterini

 

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