Reciprocittà, firmato accordo tra Comune di Perugia e istituti di alta formazione
RECIPROCITTA’/ SOTTOSCRITTO L’ACCORDO TRA COMUNE DI PERUGIA ED ISTITUTI DI ALTA FORMAZIONE DELLA CITTA’ PER PROMUOVERE LA CULTURA E LA CONOSCENZA
È stato sottoscritto e presentato questa mattina, nella sala Rossa di palazzo dei Priori, l’accordo tra Comune di Perugia, Università degli studi di Perugia, Università per Stranieri, Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” e Conservatorio di Musica “Francesco Morlacchi” per la realizzazione del progetto denominato “Reciprocittà”.
L’obiettivo del progetto è quello di favorire la collaborazione tra il Comune e gli istituti di alta formazione per costruire in modo sempre più integrato politiche volte a rendere Perugia una città della promozione della cultura e della conoscenza, sfruttando la storica vocazione del territorio attraverso iniziative e politiche integrate.
A sottoscrivere il documento sono stati la sindaca Vittoria Ferdinandi per il Comune di Perugia, il Rettore Maurizio Oliviero per UniPg, il Rettore Valerio De Cesaris per Unistra, il presidente dell’Accademia Avv. Mario Rampini ed il presidente del Conservatorio Andrea Sassi. Presente in sala anche l’assessore ai rapporti con l’università e gli istituti di alta formazione Andrea Stafisso, l’assessore all’ambiente David Grohmann ed il consigliere Cesare Carini.
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DICHIARAZIONI
Aprendo l’incontro l’assessore Andrea Stafisso ha parlato di momento emozionante per un accordo storico che fa propria la vocazione “secolare” della città alolo studio ed alla conoscenza. “Essere oggi qui, per la prima volta nella storia, tutti insieme mossi da un’idea comune di città è straordinario e non scontato”.
Nel raccontare la genesi del progetto, l’assessore ha riferito che, ad inizio mandato, parlando delle linee di sviluppo economico della città, si è subito pensato ad un’iniziativa volta a valorizzare i rapporti di collaborazione, da sempre esistenti, con gli istituti di alta formazione presenti sul territorio. E’ quindi nata l’idea di predisporre un accordo “quadro” finalizzato a favorire una collaborazione a 360 gradi, nelle idee, ma anche nei mezzi, negli spazi e nelle persone, il tutto coordinato da una cabina di regia comune che sarà determinante per strutturare al meglio ciò che attualmente i singoli enti fanno individualmente.
Anche la sindaca Vittoria Ferdinandi ha parlato di giornata “bella ed emozionante. Quando si amministra una città – ha detto – una delle prove più importanti è la coerenza di saper concretizzare quanto si era promesso alla città in campagna elettorale. Oggi proprio questo sta avvenendo grazie al lavoro dell’assessore Stafisso che, con un forte impegno di coerenza ed operatività, è riuscito a “portare a terra” un indirizzo contenuto nella linea programmatica di mandato. Un indirizzo strategico da cui dipende la costruzione di una città contraddistinta dalla sua storica vocazione alla cultura ed al sapere.
Come Amministrazione- sostiene la sindaca – abbiamo il dovere di saper far emergere “l’oro” della nostra comunità, dando centralità, di conseguenza, agli istituti di alta formazione che rendono con la loro opera più preziosa la città, essendo motori di sviluppo e di costruzione dell’identità individuale e collettiva.
Ferdinandi ha espresso soddisfazione per il fatto che ciò venga perseguito mettendo gli enti coinvolti in rete e facendoli dialogare tra loro. Non a caso l’accordo reca il nome di “reciprocittà”, perché la reciprocità è quel valore che costruisce un destino comune, la coesione sociale, la sensazione di far parte di un percorso collettivo in cui gli studenti sono posti al centro.
La sindaca ha sottolineato che sono molte le sfide complesse che la città e l’Amministrazione sono chiamate ad affrontare: “sono certa, però, che lavorando in rete e reciprocamente saremo in grado di vincerle mettendo al centro la cultura. Perché la cultura in tempo di conflitti è il modo migliore per pensare ad un futuro di pace nel segno della scoperta e dell’innovazione.
Il rettore Maurizio Oliviero ha sottolineato che il senso di comunità diffusa, di punto di riferimento per una dimensione molto più ampia, che Perugia sa esprimere fin dal 1321 (terza realtà a conferire il titolo di dottore) è qualcosa di radicale, che fa onore a questa città. Ogni volta che si fa riferimento a un istituto di alta formazione, si parla di una comunità viva che produce idee, proposte, cultura e stimola un modo di pacifica convivenza tra le università.
Qualche volta abbiamo una visione ridotta delle nostre potenzialità eppure sono molte le scelte che possiamo fare: gli istituti di alta formazione possono determinare cambiamenti importanti, anche al di sopra delle nostre aspettative.
Oliviero a tal proposito ha citato due progetti di solidarietà partiti da Perugia: il primo Erasmus Ucraina, il secondo, che vede coinvolti 42 atenei italiani, coordinati da UniPg, per offrire a studentesse e studenti palestinesi una chance per studiare.
Perugia deve ancora esplorare in maniera più convinta il senso di appartenenza della comunità studentesca, comunità che negli ultimi anni ha riscoperto il piacere di vivere in questa città. Pur di fronte ad aspetti critici come la denatalità e la competizione con le università telematiche, Perugia – ha continuato il Rettore - registra un incremento delle immatricolazioni. Questo è un segnale che va letto anche come capacità di espressione del territorio, perché i giovani scelgono anche i luoghi in cui si sviluppa il loro modello di educazione. Pertanto quanto più le nostre città saranno accoglienti e capaci di dare risposte non ai numeri, ma alle singole persone, tanto più il nostro Ateneo potrà crescere rendendo i giovani corresponsabili delle scelte politiche che noi facciamo.
Abbiamo oggi un’opportunità che risiede fondamentalmente in due scelte. La prima: ritrovare un senso di unità nella diversità e costruire una consapevolezza che da questa città possiamo avere una visione importante non solo per il resto del Paese, ma per il resto del mondo. La seconda: sviluppare e comunicare meglio le attività culturali sul nostro territorio, accettando sfide che da soli ci vedrebbero perdenti, ma che insieme potrebbero rappresentare un modello da vantare a livello mondiale.
Infine Oliviero ha lanciato un appello: valorizzare la formazione in presenza perché essa crea cittadini nel mondo.
“La sigla di questo accordo – ha commentato il rettore dell’Università per Stranieri Valerio De Cesaris - rappresenta un importantissimo traguardo per la città di Perugia, poiché costituisce la prima cornice istituzionale per lo sviluppo di un concreto percorso di collaborazione tra gli attori locali dell’alta formazione, la piattaforma attraverso la quale fare davvero comunità e profilare una serie di progetti per promuovere Perugia come città culturalmente autorevole; il capoluogo umbro, infatti, ha tutte le potenzialità per mettere a sistema una proposta formativa che coniughi i valori dell’inclusione, della pace e dello sviluppo: l’università, infatti, è prima di tutto comunità, è crescita umana e strumento per una complessiva progettualità di vita”
Il presidente dell’Aba Mario Rampini ha ringraziato l’assessore Stafisso e gli altri rappresentanti presenti per il progetto che ha definito “una buona idea”. Abbiamo sempre collaborato come istituzioni in passato, ma sempre in forma episodica. Invece oggi viene creata una cornice ben definita, cui seguirà la definizione del quadro all’interno.
Starà a noi enti partecipanti trovare le idee giuste per “riempire” questa cornice che rappresenta comunque un passo essenziale in un percorso virtuoso.
Rampini ha tuttavia rimarcato che spesso le idee si scontrano con la mancanza di risorse economiche; per questo ha lanciato da subito la proposta di coinvolgere nell’ambito dell’accordo la fondazione Perugia, tenuto conto dell’affinità di scopi.
Di accordo importantissimo ha parlato il presidente del Conservatorio Andrea Sassi soprattutto per la sua istituzione, da sempre frequentata da studenti provenienti sia dall’Italia che dall’estero. La musica – ha detto – può essere un volano per concretizzare l’idea di città e le finalità che stanno alla base dell’accordo, ossia favorire l’inclusione sociale. L’augurio pertanto è che la musica, come accaduto nella storia d’Italia, possa nuovamente unire e sia determinante per la nascita di questo progetto fondamentale per la città.
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L’ACCORDO
Il progetto “sperimentale” della durata di 4 anni prevede (art. 2) tra le sue finalità:
-perseguire obiettivi di consolidamento del sistema culturale e potenziare i profili di attrattività della città di Perugia attraverso l’impegno nella conservazione e valorizzazione dei patrimoni che hanno consentito e consentono alla città medesima un posizionamento significativo nei circuiti nazionali e internazionali del sapere nonché obiettivi di condivisione di detti patrimoni con la collettività;
- informare i rispettivi documenti programmatici pluriennali ai princìpi fondativi dei più attuali modelli europei di economia della conoscenza, riconoscendo a quest’ultima il valore di patrimonio universale collettivo da conservare, promuovere e valorizzare;
-sperimentare modelli di collaborazione funzionale ispirati alle più innovative best practices europee in materia di razionalizzazione, condivisione e potenziamento degli apparati amministrativo-gestionali (network management);
-modellare, programmare ed erogare servizi integrati nell’ottica prospettica del “sistema urbano”;
-sostenere e promuovere iniziative di autoimprenditorialità e accelerazione d’impresa;
- cooperare con il massimo grado di concertazione degli interventi con i rispettivi diretti portatori di interesse e con la società civile, per assicurare la crescita di ogni individuo, quella collettiva, nonché per garantire il benessere diffuso dell’intera comunità;
-adottare e/o potenziare negli atti di programmazione politico-strategica la dimensione europea quale visione prospettica.
La collaborazione, in sostanza, riguarderà i seguenti ambiti di intervento (art. 4):
co-progettazione della dimensione europea, green city, one health intesa come salute e benessere animale, umano e ambientale, programmazione integrata e sviluppo urbano, programmazione concertata di iniziative culturali e di intrattenimento, smart e senseable city e gestione e valorizzazione dei portfolio dati, servizi alle “nuove cittadinanze”, tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico.
I valori di riferimento (art. 3) che gli enti sottoscrittori fanno propri nell’ambito dell’attuazione dell’accordo sono: i princìpi di democrazia, libertà, solidarietà, eguaglianza e pari opportunità espressi nella Costituzione italiana; i princìpi di crescita economica sostenibile e inclusiva, nel rispetto e in linea con le priorità dell’Agenda 2030; la promozione del benessere, inteso come “qualità del vivere” della cittadinanza; il coinvolgimento della società civile nell’ottica del più ampio paradigma di democrazia partecipata; la salvaguardia e la tutela dei diritti umani, l’inclusione, l’accoglienza e la solidarietà; la salvaguardia dell’ambiente e la sostenibilità ambientale; l’indipendenza da condizionamenti e orientamenti ideologici e religiosi.
L’accordo generale, aperto alla partecipazione di altre amministrazioni pubbliche (art. 5), prevede (art. 6) la stipula di accordi attuativi relativi agli ambiti di intervento che saranno stipulati dalle singole parti interessate.
Ai fini dell’attuazione dell’accordo è costituito (art. 8) un comitato paritetico di governo politico-strategico con funzioni generali propositive di indirizzo e coordinamento, così composto: l’assessore Stafisso per il Comune di Perugia, il prof. Roberto Rettori prorettore Unipg, il prof. Francesco Asdrubali prorettore Unistra, la prof.ssa Tiziana D’Acchille direttrice Aba, il prof. Luigi Ciuffa direttore del Conservatorio.
Comuncato stampa a cura del Comune di Perugia
Nella foto da sinistra: Andrea Sassi (Conservatorio Morlacchi), Valerio De Cesaris (UniSra), Vittoria Ferdinandi (Comune Pg), Maurizio Liviero (UniPg), Mario Rampini (ABA), Adrea Stafisso (Comune Pg)