Cultura

30 maggio 2023

Al via dal 1°giugno una speciale installazione sul Divin Pittore promossa tramite un progetto della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici di UniPg.

Sarà l’utilizzo di nuove tecnologie — quali il videomapping, le proiezioni, la realtà immersiva — a offrire, a partire dal prossimo giovedì 1 giugno 2023, un “Perugino come non l’hai mai visto”, evento pensato per comunicare in forme inedite l’opera del pittore Pietro Vannucci detto il Perugino nel quinto centenario dalla morte.

L’iniziativa avrà infatti uno scenario speciale, quello di piazza dell’Università e delle logge del Dipartimento di Fisica e Geologia ed è parte di un progetto promosso dall’Università degli Studi di Perugia, e curato dalla Professoressa Cristina Galassi, Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell’Ateneo perugino.

Serata inaugurale, quella del 1° giugno, a partire dalle ore 20:30, per la speciale mostra virtuale, che potrà essere ammirata sino al 5 novembre 2023, naturalmente nelle ore serali.

Interverranno, con i saluti istituzionali, Maurizio Oliviero, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Andrea Romizi, sindaco della Città di Perugia, Ilaria Borletti Buitoni, Vicepresidente del Fai e Presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Pietro Perugino, Anna Calabro, presidente della Fondazione Perugia Musica Classica. In occasione della prima accensione, nel chiostro del Rettorato, dopo la presentazione del progetto a cura della prof.ssa Cristina Galassi, si terrà un concerto in collaborazione con la Fondazione Perugia Musica Classica. A esibirsi saranno i gruppi vocali Armoniosoincanto e Tritonus con Katerina Gannudi (arpa e voce) ed Enrico Bronzi (violoncello). Direttore del coro il Maestro Franco Radicchia.

Le nuove tecnologie al servizio dell’arte

Perugino come non l’hai mai visto è un progetto a forte valenza culturale e divulgativa che utilizza le nuove tecnologie per comunicare l’opera di Pietro Vannucci in forme inedite e di grande impatto. Presenta le principali opere del maestro in Umbria e quelle migrate all’estero a seguito di dispersioni, in particolare per via delle requisizioni napoleoniche.Lo scopo è quello di rendere noti a un pubblico quanto più vasto possibile i dipinti presenti e disseminati sul territorio umbro, favorendo la conoscenza dell’artista e l’attivazione di percorsi e itinerari virtuosi in Umbria, nonché di divulgare la conoscenza delle opere del Perugino custodite fuori regione. Con l’intento di creare una “piazza animata”, nelle logge del Dipartimento di Fisica e Geologia vengono rappresentate “a pieno schermo” le principali opere dell’artista presenti sul territorio umbro: una narrazione sintetica, realizzata con lettering in animazione, ripercorre la produzione del Divin Pittore visitando i luoghi nei quali si è ramificata la sua attività.

Un libro interattivo

Completa il progetto un e-book, un libro interattivo che contiene descrizioni accurate delle opere selezionate – a firma degli allievi della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici – corredate di riproduzioni e note bibliografiche, liberamente accessibile nel portale http://benistoricoartistici.unipg.it. Sarà possibile scaricare l’e-book attraverso appositi codici QR presenti al momento della proiezione.

Il ruolo della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici di UniPg

I contenuti audiovisivi della mostra sono realizzati dagli allievi della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici: in questo modo le installazioni si trasformano in una straordinaria occasione didattica, in una palestra storico-artistica per i giovani studiosi formati dall’Università degli Studi di Perugia e dal consorzio dei tredici atenei che aderiscono alla Scuola di Specializzazione.

Informazioni

Ente promotore: Università degli Studi di Perugia

Sede: Università degli Studi di Perugia, Piazza dell'Università

Data inizio: primo giugno 2023

Data fine: 5 novembre 2023

Tipologia di accesso: gratuito

Orari: dal primo giugno al 31 agosto, dalle 21:30 alle 24; dal primo settembre al 5 novembre, dalle 20:30 alle 24

Email progetto: cristina.galassi@unipg.it

Sito web: http://benistoricoartistici.unipg.it

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26 maggio 2023

“La lettura ad alta voce condivisa”: nel nuovo volume de ‘Il Mulino’ metodo e risultati di Federico Batini e del gruppo di ricerca dell’Università degli Studi di Perugia. A JesiEduca la presentazione con i dati 

La “lettura ad alta voce condivisa” protagonista del Festival su scuola e educazione JesiEduca: per l’evento inaugurale della manifestazione è stato presentato il volume “La lettura ad alta voce condivisa. Un metodo in direzione dell’equità”, edito da Il Mulino (Collana della Fondazione per la Scuola). Era presente l’autore Federico Batini, docente di Pedagogia sperimentale all’Università degli Studi di Perugia, che da oltre un decennio si occupa di lettura e di lettura ad alta voce con il suo gruppo di ricerca.

Un pubblico gremito e attento ha confermato il crescente interesse per questo lavoro.

Con il volume per la prima volta Batini ha messo insieme i risultati e tutti gli aspetti del metodo centrato sul potenziamento di bambini e bambine, ragazze e ragazzi e capace di costruire un vero interesse per la lettura, le abilità necessarie per praticarla in modo autonomo ma, soprattuttolo sviluppo di competenze e abilità funzionali all’incremento del numero di ragazzi e ragazze in grado di raggiungere il successo scolastico.

La lettura ad alta voce è una forma particolare di lettura di storie, in cui qualcuno legge per qualcun altro, in cui la storia si fa voce.

Nel volume si fa riferimento a un particolare approccio che prevede che una persona adulta (docente, educatore, formatore, ecc.) si assuma la responsabilità di un gruppo, prestando la propria voce e il proprio corpo, per proporre storie in modo progressivosistematico e intensivo, curando le scelte e la bibliovarietà, al gruppo e per il gruppo, negoziando le scelte con il gruppo stesso, facilitando il confronto, la discussione e l’ingresso nelle storie di tutti i partecipanti (nella fase denominata socializzazione).

Il metodo della lettura ad alta voce condivisa si sta imponendo nei contesti educativi e di istruzione in Italia (sono almeno 20.000 i docenti che lo adottano in Italia) e in altre parti del mondo, grazie al supporto delle evidenze raccolte circa i suoi effetti.  

Praticata in modo continuativo dall’adulto nei servizi educativi per l’infanzia, nelle scuole del primo e del secondo ciclo, la lettura ad alta voce condivisa produce effetti rilevanti per esempio sulle abilità cognitive, emotive, linguistiche, di comprensione, sulle abilità di utilizzo della lingua nell’apprendimento, sulle abilità di pensiero critico, facilita la capacità di stare con gli altri e capirli e, al contempo, educa alla lettura. Il volume mette a fuoco da diverse prospettive disciplinari le caratteristiche fondamentali del metodo, i presupposti teorici, le condizioni di utilizzo, gli effetti sull’apprendimento, in relazione con altri approcci rilevanti. 

Quello della lettura ad alta voce condivisa è un metodo ormai consolidato in centinaia di istituti distribuiti in tutto il territorio nazionale, grazie ai numerosi progetti che si avvalgono della direzione scientifica di Federico Batini e dell’intensa attività di ricerca condotta dal gruppo di ricercatori da lui guidati del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione (FISSUF) dell’Università degli Studi di Perugia in collaborazione con l’Associazione Nausika e con i volontari di LaAV (Letture ad alta voce). Si tratta di esperienze che non solo utilizzano e diffondono questo approccio scientifico, ma ne verificano costantemente l’efficacia con un approccio di ricerca trasformativa.

Il primo progetto di rilevanza nazionale è stato “Leggimi ancora”, promosso sin dal 2018 da Giunti Scuola che ha coinvolto complessivamente, nei suoi cinque anni di attività, oltre 50.000 classi ed ha mostrato con una grande indagine in tre città campione (Torino, Modena e Lecce) gli effetti cognitivi e nelle abilità superiori di comprensione indipendentemente dai punti di partenza.

Da ricordare anche il progetto “Leggere: Forte! Ad alta voce fa crescere l'intelligenza”, politica educativa della Regione Toscana, realizzata in collaborazione con Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e Cepell (Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura). “Leggere: Forte!” ha proposto sin dall’anno scolastico 2019/20 di introdurre nelle scuole toscane un tempo quotidiano dedicato alla lettura ad alta voce da parte delle educatrici e degli educatori, delle insegnanti e degli insegnanti per le alunne e gli alunni di tutte le scuole di ogni ordine e grado, a partire dai servizi educativi per la prima infanzia. Dopo quattro anni di attività i dati rivelano, per esempio, che i bambini e le bambine del nido aumentano fino al 29,7% la capacità di controllare la motricità globale, la coordinazione e le abilità manipolatorie; nella scuola dell’infanzia la capacità di risolvere problemi interni a situazioni sociali cresce dell’82%; per gli alunni e le alunne della scuola primaria l’Indice di Comprensione Verbale (ICV), ovvero la capacità di formulare e di utilizzare i concetti verbali, migliora del 14,3% e, soprattutto che dimensioni cognitive e di comprensione possono essere sollecitate e migliorate anche nelle scuole secondarie.

Parma invece è in corso il progetto “Lettrici e lettori forti”, promosso da una rete di 10 Istituti Comprensivi della città e della provincia che vede capofila l’Istituto Comprensivo “Giacomo Ferrari”. Il progetto, sostenuto da Fondazione Cariparma nell’ambito del bando “Leggere crea indipendenza”, e realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia, l’associazione Nausika e il movimento di volontari LaAV Letture ad alta voce, ha già coinvolto attivamente oltre 200 docenti e oltre 2000 studentesse e studenti, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado. Di recente sono stati diffusi i dati relativi alla seconda annualità, tra i più significativi si possono registrare i confronti con i campioni normativi di standardizzazione italiana, ovvero i punteggi che ci si attendono per quell’età, e i risultati delle prove di fluenza verbale. I bambini della scuola dell’infanzia (3-6 anni) sottoposti al training intensivo di lettura ad alta voce aumentano le abilità di comprensione di testi orali del 20% e di competenza e regolazione emotiva del 38,6% rispetto al loro punto di partenza mentre il gruppo di controllo (non sottoposto all’attività di lettura ad alta voce) mostra un decremento nelle abilità di comprensione e un incremento pari a meno della metà di quello dei gruppi a cui è stato letto per le abilità emozionali. Per la scuola primaria invece, è da rilevare il risultato delle prove di fluenza verbale che valutano l’ampiezza del magazzino lessicale, la velocità di accesso al lessico e la capacità di organizzazione lessicale. I dati mostrano come i bambini sottoposti alla lettura ad alta voce aumentino notevolmente le loro abilità di accesso lessicale fino rispetto al loro punto di partenza. Il gruppo di controllo, composto dalle classi che hanno proseguito con la normale didattica, vede invece un incremento molto inferiore. Infine nella scuola secondaria di primo grado è stata misurata la capacità del soggetto di formulare e utilizzare i concetti verbali, cioè la capacità di ascoltare una richiesta, di recuperare informazioni precedentemente apprese, di pensare e di esprimere verbalmente una risposta. I dati relativi alle classi prime di scuola secondaria di primo grado evidenziano come i ragazzi sottoposti all’attività di lettura ad alta voce aumentino le loro abilità di formulare e utilizzare concetti verbali in modo significativo rispetto al loro punto di partenza.

In cantiere dal 2019 e realizzato negli ultimi due anni scolastici è, a Torino, il progetto “Ad Alta Voce Porta Palazzo”, che si svolge presso l’Istituto comprensivo Torino II strutturato in 4 plessi, per un totale di 1.032 studenti. L’iniziativa è promossa e sostenuta dalla Fondazione per la Scuola (Ente strumentale della Fondazione Compagnia di San Paolo) che sta operando, con differenti azioni, per allargare il progetto e per diffondere il metodo presso ulteriori autonomie scolastiche, in accordo con i propri obiettivi istituzionali. Porta Palazzo, tra le aree più vitali e complesse del capoluogo piemontese, è caratterizzata storicamente dalla presenza da un tasso di presenza immigrata tra i più alti di Italia: un laboratorio di integrazione e convivenza urbana complesso. Qui i dati hanno dimostrato come anche bambini della scuola dell’infanzia che partono da livelli linguistici decisamente inferiori rispetto alle capacità attese per quell’età riescono a progredire in modo significativo (11%) mentre i loro coetanei che partono da livelli più alti diminuiscono, nello stesso periodo, le loro abilità. Oltre il 10% l’incremento dei livelli di comprensione alla scuola primaria e, soprattutto, da una collocazione inferiore alla media normativa si spostano sopra la media stessa (detto in altre parole bambini con abilità di comprensione in italiano inferiori a quelle medie che è possibile attendersi, per quell’età, dopo tre mesi di lettura ad alta voce superano le medie di riferimento). Le percentuali di bambini sopra e sotto la media normativa si invertono: prima della lettura ben il 61% era sotto la media attesa e solo il 39% la superava. Dopo il primo intervento intensivo di lettura il 59% la supera agevolmente. Interessante il dato relativo alle abilità cognitive di base per i ragazzi e le ragazze delle secondarie con un incremento superiore all’11% (a fronte di una crescita dei coetanei che non hanno partecipato pari a un quarto della loro). Per gli stessi ragazzi e ragazze la crescita della fluenza verbale è pari quasi al 20%. 

“La lettura ad alta voce condivisa. Un metodo in direzione dell'equità” è a cura di Federico Batini con i contributi di Teresa Cremin, Simone Giusti, Giordana Szpunar, Alessio Surian, Moira Sannipoli, Giovanni Moretti, Arianna L. Morini, Ermelinda De Carlo, Giusi Marchetta, Martina Evangelista, prefazione di Giulia Guglielmini.

Federico Batini insegna Pedagogia sperimentale, Metodologia della ricerca educativa e Metodi e tecniche della valutazione scolastica all’Università degli Studi di Perugia, dove dirige il Master «Lettura ad alta voce a scuola, nei contesti educativi, di sviluppo, assistenziali, riabilitativi e organizzativi» e «Orientamento narrativo e prevenzione della dispersione scolastica». Dirige le riviste «Effetti di Lettura» e «LLL». È autore, tra l’altro, di «Ad alta voce. La lettura che fa bene a tutti» (Giunti, 2021) e di «Lettura ad alta voce» (Carocci, 2022)

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(Il Prof.Federico Batini a JesiEduca)

Perugia, 26 maggio 2023

25 maggio 2023

La bellezza dell’agroalimentare italiano tra tutele, agromafie e nuove minacce”, a Perugia, il Seminario promosso da Coldiretti Umbria, Fondazione Osservatorio Agromafie e Comando Legione Carabinieri Umbria, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Perugia. 

“La bellezza dell’agroalimentare italiano tra tutele, agromafie e nuove minacce”: questo il titolo del seminario svoltosi a Perugia nell’Aula Magna del Rettorato organizzato da Coldiretti Umbria, Fondazione Osservatorio Agromafie e Comando Legione Carabinieri Umbria, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Perugia.

“Il cibo è diventato la prima ricchezza dell’Italia per un valore di 580 miliardi di euro nel 2022 nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla crisi energetica scatenata dalla guerra in Ucraina” ha spiegato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “il Made in Italy a tavola vale quasi un quarto del Pil nazionale e, dal campo alla tavola, vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio”. “La pandemia prima e la guerra poi hanno dimostrato che la globalizzazione spinta ha fallito e servono rimedi immediati e un rilancio degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranità alimentare, riducano la dipendenza dall’estero e garantiscono un giusto prezzo degli alimenti per produttori e consumatori” ha continuato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ricordare che “dal nutriscore alle etichette allarmistiche sul vino, il giusto impegno della Commissione Europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche e ideologiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti, indipendentemente dalle quantità consumate, e di aprire la strada ai cibi sintetici con pericoli per la salute e l’ambiente”.

“È necessario un profondo lavoro di risistemazione che riguarda il contrasto alle frodi dei prodotti alimentari, considerata l’attuale carenza di un sistema sanzionatorio per comportamenti criminosi capaci di causare danni al mercato, alla concorrenza come pure al pubblico dei consumatori - ha affermato Gian Carlo Caselli, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Osservatorio Agromafie. Lo scopo - ha aggiunto Caselli - è di affidare alle norme penali non soltanto il compito, da sempre riconosciuto, di punire i comportamenti illeciti, ma di tutelare beni ulteriori e diversi dalla generica lealtà commerciale, valorizzando, in particolare il consumatore finale di alimenti ed il patrimonio agroalimentare di comunità territoriali”. 

Il Generale Gerardo Iorio Comandante della Legione Carabinieri Umbria ha evidenziato che “L’Arma dei Carabinieri garantisce la tutela di questo fondamentale settore produttivo attraverso l’impiego integrato delle Stazioni territoriali, forestali e dei comparti di specialità, come i NAS, i Reparti Carabinieri Tutela Agroalimentare, i Nuclei operativi ecologici, i Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro, con specifiche competenze ad alto contenuto tecnico operativo”.

Maurizio Oliviero, Magnifico Rettore dell’Ateneo perugino, ha sottolineato che “L’Università degli Studi di Perugia prosegue con forza nel suo impegno per la valorizzazione e la custodia delle straordinarie risorse del nostro Paese, a favore della legalità, della dignità delle persone e contro tutte le mafie. L’evento di oggi è particolarmente significativo, in quanto interessa un settore strategico che abbraccia l’intero territorio nazionale e che riguarda la vita di ognuno di noi, con una doppia direttrice. Da un lato, il fondamentale dibattito sul cibo italiano, prezioso patrimonio di noi tutti, sulla sua tutela e sulle filiere a esso collegate. Dall’altro, quello sulla legalità e la lotta alla criminalità, che riguarda fenomeni quali il caporalato, il controllo dei trasporti e della distribuzione, la contraffazione e lo smaltimento illegale di rifiuti. L’Ateneo mette volentieri a disposizione le sue risorse e le sue alte competenze scientifiche per supportare il contrasto di questi fenomeni e dare il suo contributo al benessere di tutte e di tutti”.

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(Un momento del seminario La bellezza dell'agroalimentare italiano)

Perugia, 24 maggio 2023

22 maggio 2023

La bellezza dell’agroalimentare italiano tra tutele, agromafie e nuove minacce - 24 maggio 2023, ore 10, Aula Magna Rettorato, Università degli Studi di Perugia  

“La bellezza dell’agroalimentare italiano tra tutele, agromafie e nuove minacce” è il titolo del seminario organizzato da Coldiretti Umbria, Fondazione Osservatorio Agromafie e Comando Legione Carabinieri Umbria, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Perugia. L’appuntamento mercoledì 24 maggio 2023, alle ore 10, a Perugia, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Ateneo perugino. 

Saluti istituzionali

  • Maurizio Oliviero- Magnifico Rettore Università degli Studi di Perugia                     
  • Roberto Morroni- Vicepresidente Regione Umbria
  • Andrea Romizi- Sindaco Comune Perugia                                                  

 I SESSIONE “Cibo italiano, tutele, nuove minacce”

  • Francesco Greco- già Procuratore Capo, Responsabile Progetto Europa, Fondazione Osservatorio Agromafie                  
  • Gaetano Martino- Direttore Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali Università degli Studi di Perugia                                                      
  • Fabrizio Rueca- Direttore Dipartimento di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Perugia                                                                                                                   
  • Marco Angelini - Professore Dipartimento di Giurisprudenza Università degli Studi di Perugia
  • Felice Adinolfi- Professore di Economia Agraria Università di Bologna e Direttore Centro Studi Divulga                                                                                                                                

II SESSIONE “Legalità e agromafie”

  • Gian Carlo Caselli- Presidente del Comitato scientifico della Fondazione “Osservatorio Agromafie”, già Procuratore della Repubblica
  • Sergio Sottani- Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Perugia
  • Gerardo Iorio- Generale Comandante della Legione Carabinieri Umbria              
  • Maurizio Oliviero- Magnifico Rettore Università degli Studi di Perugia                

Intervento: Emanuele Prisco - Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno

Intervento conclusivo: Ettore Prandini - Presidente Nazionale Coldiretti                                   

Coordina: Annamaria Capparelli, Giornalista

 

Perugia, 22 maggio 2023

19 maggio 2023

Premiazione dei Giochi della Chimica - fase regionale, pronta la squadra per la finale nazionale a Roma

Nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Perugia si sono tenute le premiazioni delle finali regionali umbre dei Giochi della Chimica: vi hanno partecipato oltre 190 fra studentesse e studenti che si sono misurati con 40 quesiti a risposta multipla diversi per le tre classi in cui è articolato il concorso, e si sono svolte a Perugia (presso i Dipartimenti di Economia e di Scienze Politiche) e al Polo Scientifico Didattico di Terni.

Il 26 maggio prossimo, a Roma, si terrà la finale nazionale dei Giochi della Chimica e l’Umbria sarà rappresentata dagli studenti Simone Manconi dell’ITTS ‘A. Volta’ di Perugia, Alessandro Nugnes del Liceo Scientifico ‘G. Alessi’ di Perugia, e Carlo De Martini dell’IT ‘Franchetti Salviani’ di Città di Castello risultati primi classificati nelle tre classi di concorso e che sono stati premiati in Aula Magna insieme ai migliori posizionati nei diversi istituti scolastici.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti dai nostri studenti – ha detto il Prof. Antimo Gioiello, docente del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Ateneo perugino e Presidente della Sezione Umbria della Società Chimica Italiana (SCI) in occasione della premiazione –. La giornata di oggi è dedicata a loro, al loro impegno e alla loro bravura, ma anche alle insegnanti che quotidianamente si dedicano alla loro formazione. Questo evento ha un importante significato culturale e formativo e vuole premiare le eccellenze ed incoraggiare tutti coloro che si avvicinano alla disciplina” ha concluso il Prof. Gioiello, rivolgendo i migliori auguri di tutta la comunità agli studenti che parteciperanno alla fase nazionale.

Prima della premiazione, l'evento ha previsto due seminari divulgativi a carattere scientifico sul tema “L'universo chimico e la chimica dell'universo” tenuti dal Prof. Antonio Macchiarulo e dalla Prof.ssa Nadia Balucani, che hanno raccontato il ruolo determinate della chimica nell'origine dei farmaci e della vita sul nostro pianeta.

Quest’anno i Giochi si sono svolti in presenza in quattro momenti diversi: una fase d’istituto, una fase regionale, una fase nazionale e una fase internazionale.

Quest’ultima edizione ha fatto registrare un record storico con la partecipazione di 740 istituti e più di 25 mila studenti da tutta Italia, provenienti da licei classici, scientifici, dagli istituti tecnici e professionali. Come da tradizione, la manifestazione si è articolata in tre classi di concorso: Classe A - studenti dei primi due anni della scuola secondaria di secondo grado; Classe B - studenti del successivo triennio non ad indirizzo chimico; Classe C - studenti del triennio dei nuovi Istituti Tecnici, settore Tecnologico, indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie.

Organizzati dalla Società Chimica Italiana (SCI), su incarico del Ministero dell’Istruzione, i Giochi (nati nel 1984 su iniziativa dell'Università di Padova, dal 1987 sono una manifestazione nazionale) hanno lo scopo di stimolare tra i giovani l'interesse e la passione per la chimica e di selezionare la squadra italiana per i Campionati Internazionali che quest’anno si terranno a Zurigo dal 16 al 25 luglio.

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(Momento conclusivo, in Aula Magna, della cerimonia di premiazione dei Giochi della Chimica - fase regionale)

Perugia, 19 maggio 2023

17 maggio 2023

SITUM Future: cerimonia di consegna degli attestati e lancio della III stagione - Sabato 20 maggio 2023, ore 11.30, Abbazia di Sant’Urbano, Apiro (MC) 

Sabato 20 maggio, alle ore 11.30, nella splendida cornice dell’abbazia benedettina di Sant’Urbano, ad Apiro, torna SITUM Future, l’evento con cui gli studenti e le studentesse della Scuola di Innovazione Tecnologica Umanistica e Manageriale (SITUM) festeggiano la consegna degli attestati e parlano del proprio futuro. 

Saranno loro, gli studenti e le studentesse, i protagonisti della giornata: si racconteranno, intervisteranno i colleghi della passata edizione, i professori, le imprese, i Magnifici Rettori Gian Luca Gregori dell’Università Politecnica delle Marche, Maurizio Oliviero dell’Università degli Studi di Perugia, Edoardo Alesse dell’Università degli Studi dell’Aquila, insieme i rappresentanti di BPER Banca e delle Camere di Commercio dell’Umbria e delle Marche. Parleranno, poi, in prima persona, della loro esperienza nell’ambito dei corsi SITUM in Management della Sostenibilità e Human Centric Engineering, degli incontri vissuti con le imprese e delle loro aspettative future. 

Poi con “SITUM Future”, verranno presentate le novità della III stagione, della quale a breve saranno pubblicati i bandi di selezione, quindi, a conclusione, i Magnifici Rettori consegneranno ai giovani e alle giovani gli attestati di frequenza.  

Il progetto SITUM 

SITUM nasce nel febbraio 2020 dall’incontro dei Magnifici Rettori Maurizio Oliviero dell’Università degli Studi di Perugia e Gian Luca Gregori dell’Università Politecnica delle Marche presso l’impresa Loccioni. Nel 2022 si aggiunge l’Università degli Studi dell’Aquila con il Magnifico Rettore Edoardo Alesse.  

I tre atenei hanno l’obiettivo comune di favorire lo sviluppo del territorio umbro, abruzzese, e marchigiano attraverso la creazione di lavoro e imprenditorialità. Con lo slogan “Cambia prospettiva - Metti il tuo futuro al centro” le tre istituzioni accademiche intendono fare squadra per offrire ai giovani l’opportunità di rimanere ad alimentare e valorizzare un eco-sistema territoriale ricchissimo in termini di innovazione, sostenibilità, qualità del lavoro e qualità della vita.  

I numeri della prima stagione sono lusinghieri: su 19 laureati che hanno partecipato alla prima stagione SITUM, 17 hanno trovato subito un’occupazione e, di questi, 6 hanno iniziato a lavorare nelle imprese SITUM in cui hanno fatto il tirocinio.  

Sono oltre 30, infatti le imprese che hanno aperto le loro porte agli studenti SITUM e li hanno ospitati per svolgere un tirocinio. Tutto ciò grazie al contributo fondamentale di BPER Banca che, anche quest’anno, ha creduto nel progetto e lo ha sostenuto con alcune borse di studio a copertura totale dei costi e delle Camere di Commercio dell’Umbria e delle Marche, per l’impegno nel coinvolgimento del tessuto industriale regionale. 

Si prega di dare gentile conferma della partecipazione in presenza a questo link . 

SITUM in numeri: 

                                                                   I stagione    II stagione  

Corsi di alta formazione                                     2                2  

Ore totali di docenza                                      180            180  

Studenti                                                            40              49  

Docenti nella faculty                                         27              32  

Docenti d’impresa                                            32              36 

Visite in impresa                                              21              44 

Tirocini in impresa                                           24              49 

Ore tirocinio per studente                               40               40 

Project work per le imprese                            28               30  

Imprese coinvolte                                            30              33 

Studenti tutor                                                     0                4 

SITUM Cafè organizzati                                  20              36 

 

Foto e video della scorsa edizione di SITUM Future (2022) 

Foto della II Stagione SITUM 2023 

Situm LinkedIn 

Situm Instagram 

www.situm.org   

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15 maggio 2023

Scuola in ospedale, 270 insegnanti di 30 Paesi, hanno partecipato a Milano al convegno “Shaping the future with edication” organizzato con la collaborazione del FISSUF UniPg 

Sono stati 270 i partecipanti, provenienti da 30 Paesi, che hanno partecipato al dodicesimo congresso di HOPE - Ospital Organisation of Pedagogues in Europe, la più grande associazione internazionale senza scopo di lucro che riunisce gli insegnanti ospedalieri e che opera con finalità scientifico-pedagogiche per promuovere e sostenere l’istruzione in ospedale e a domicilio di bambini e ragazzi malati.

Si è svolto a Milano, e ha visto la collaborazione, sul piano organizzativo, del Dipartimento di Filosofia, scienze sociali, umane e della formazione (FISSUF) dell’Università degli Studi di Perugia. Capifila per la realizzazione dell’incontro internazionale sono stati la Scuola Polo della Lombardia per la Scuola in Ospedale e l’Istruzione Domiciliare, il Liceo Maffeo Vegio di Lodi, in collaborazione con la Scuola in Ospedale di Monza (IC D’Acquisto e IIS Mosè Bianchi) e l’associazione Comitato Maria Letizia Verga ODV.

Il programma scientifico, cha ha raccolto più di 75 comunicazioni, workshops e poster scientifici, è stato coordinato da Michele Capurso, Professore associato di Psicologia di Sviluppo e dell’Educazione presso lo stesso FISSUF e direttore della rivista scientifica Continuity in Education (https://continuityineducation.org).

Il tema del convegno - Shaping the future with education – cultures, relationships, competences – è stato affrontato dando spazio alle questioni dell’inclusione dei ragazzi ospedalizzati nelle classi ordinarie; dell’attività su misura per pazienti e famiglie di diversa estrazione culturale o linguistica; del coinvolgimento nelle attività ospedaliere dei fratelli dei ragazzi ricoverati.

Focus anche sul ruolo dei professionisti sanitari e dei team multidisciplinari che operano a sostegno dei processi educativi e di sviluppo dei giovani pazienti.

Le sessioni congressuali (5 keynote, 15 poster, 43 presentazioni, 10 workshop, 2 tavole rotonde) hanno affrontato temi legati strategie per supportare programmi incentrati sullo studente a casa, in ospedale o in classe; il supporto alle esigenze individuali degli studenti con malattie specifiche, ai loro insegnanti e compagni di scuola; i programmi di rientro scolastico e le buone pratiche per informare e preparare la classe, i genitori e gli insegnanti alla presenza di uno studente con bisogni legati ai vissuti di malattia.

Il libro degli atti, pubblicato a cura del Prof. Michele Capurso del FISSUF, è gratuitamente disponibile tramite il link https://doi.org/10.53145/978-88-9392-440-5

*HOPE, fondata nel 1992, è la più grande associazione di insegnanti ospedalieri in tutta Europa. Raccoglie adesioni anche da Australia, Nuova Zelanda, Sud America, Israele e apre a collaborazioni più ampie attraverso le reti istituite con federazioni di altri continenti come HEAL (Hospital Educator and Academic Liaison Association, USA), HELP (Health/Educators/Learners/Parents Alliance, Austrialia & Nuova Zelanda), NAHE (National Association for Hospital Education, UK), REDLACEH (Red Latinoamericana y del Caribe por el Derecho a la Educación de Niños, Niñas y Jóvenes Hospitalizados o en Situación de Enfermedad, Sounth America).

https://twitter.com/HOPEteacherEU

https://www.hope22.eu

convegno milano cerimonia di apertura del congresso

(La cerimonia d'inaugurazione del convegno)

Perugia, 15 maggio 2023

11 maggio 2023

È stato presentato nella sede centrale del CNR a Roma il Master di I livello in "Textualitues" organizzato dal Dipartimento di Lettere - Lingue, Letterature e Civiltà Antiche e Moderne dell'Università degli Studi di Perugia.

Gli interventi dei Professori Stefano Giovannuzzi e Fabrizio Scrivano, della Dott.ssa Maria Borio e dell'Ing. Luca Papi (Primo Tecnologo CNR - Dipartimento Scienze Umane e Sociali, Patrimonio culturale), hanno messo in luce l'origine del progetto e la sua missione. Si tratta infatti del primo corso di alta formazione che ha come focus il testo, in tutti i suoi ambiti, creativi e tecnici. Al centro della ricerca c’è, infatti, il lavoro sulla testualità, sia umanistica sia scientifica, sviluppato rispetto a settori lavorativi diversificati. 

Per informazioni e iscrizioni 

https://www.unipg.it/didattica/corsi-a-numero-programmato/master?layout=concorso&idConcorso=40904

https://www.spaziohumanities.it/

Il Master

"Textualities" si fonda, infatti, sull’idea che la realtà contemporanea imponga la necessità di disporre di professionisti in possesso di strumenti di produzione e comprensione della testualità in rapporto a specifiche pratiche formative, mediatiche, commerciali, tecnico/digitali che ricorrono alla testualità su ampia scala, sia in ambito pubblico sia in ambito privato.

L'importanza di questo progetto risiede nella necessità di riflettere sulla scrittura, sulle capacità di saper produrre e comprendere un testo rispetto a un sistema produttivo che investe sull'automazione e sull'intelligenza artificiale. I relatori hanno espresso la fiducia nel fatto che queste ultime possano migliorare molti aspetti del vivere, ad esempio snellire i processi di diversi ambiti meramente tecnici. Tuttavia, si è constatato come si stia producendo una trasformazione epocale nelle modalità di espressione/conoscenza umana, rispetto a cui l'impegno trasversale della ricerca è indispensabile.  

Imparare leggendo/scrivendo

La presentazione è stata accompagnata da un intervento sulla Biblioteca Centrale "G. Marconi" del CNR, che consta di 13 piani per 16 chilometri di archivio della produzione della ricerca italiana e internazionale, scientifica e umanistica.

La Biblioteca Centrale è stata istituita nel 1927, a seguito dell'attribuzione al CNR del diritto di deposito legale delle pubblicazioni tecnico-scientifiche prodotte in Italia. Promotore della sua fondazione fu Guglielmo Marconi, Presidente del CNR dal 1927 al 1937, a cui la Biblioteca è stata intitolata nel 1995. Il suo compito principale è quello di raccogliere, conservare e mettere a disposizione degli utenti le pubblicazioni scientifiche e tecniche realizzate in Italia (Legge 106/2004 e DPR 252/2006); è inoltre Biblioteca depositaria della produzione scientifica e tecnica del CNR (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 ottobre 1987, n. 475). È Centro Nazionale di Riferimento per il coordinamento degli organismi produttori di letteratura grigia nell'ambito del network europeo OpenGrey (System for Information on Grey Literature in Europe) e Centro Italiano ISSN (International Standard Serial Number).

Il sito della Biblioteca ha portato, nel contesto della presentazione del Master in "Textualities", a riflessioni cruciali sull'importanza dell'"imparare leggendo/scrivendo" che va messo al centro della formazione e delle pratiche professionali attuali, rispetto al panorama dell'"imparare guardando", la cultura del visuale, diffusa su ampia scala. Una ricerca in tale prospettiva non appare determinante solo nei termini della formazione, ma anche rispetto alla qualità ultima dei risultati lavorativi in tutti i settori.

2023 05 11 textualities master

(Un momento della presentazione al CNR)

 

Perugia, 11 maggio 2023 

10 maggio 2023

Lavorare con le parole, aperte le iscrizioni a Textualities il primo Master in Italia dedicato alla stesura dei testi

9 maggio 2023

Mercoledì 10 maggio 2023, alle ore 15, a Perugia, nella Biblioteca comunale degli Arconi, Via della Rupe - Stazione Minimetrò, si svolgerà il seminario “Istruzione, lavoro e disparità di genere”.

Nel corso dell’evento verrà presentato un quadro analitico ed empirico della qualità del lavoro delle donne, in ambito nazionale e locale. L’attenzione si focalizzerà sui green jobs, sulle professioni di cura e sui profili maggiormente esposti alle trasformazioni indotte dalla nuove tecnologie. Il focus sulle transizioni istruzione-lavoro consentirà inoltre di segnalare alcune rilevanti implicazioni in termini di differenze retributive a svantaggio dell’occupazione femminile.I temi trattati saranno declinati anche nella prospettiva di segnalare politiche di intervento efficaci per ridurre le disparità di genere – per il Paese in generale e per l’Umbria in particolare.

L’iniziativa è promossa dalla Consigliera di Parità della Regione Umbria, dal Comitato Unico di Garanzia dell’Università degli Studi di Perugia e dal Dipartimento di Filosofia Scienze Umane e della Formazione.

I lavori verranno aperti dai saluti istituzionali dell’Assessore allo Sviluppo economico, innovazione, digitale e semplificazione - Regione Umbria, Michele Fioroni, della Consigliera di Parità Regione Umbria, Rosita Garzi, e dal Direttore del Dipartimento di Filosofia Scienze Umane e della Formazione, Massimiliano Marianelli. Seguiranno le relazioni di. Paola Nicastro, Direttore Agenzia Regionale Politiche Attive del Lavoro- Regione Umbria - ARPAL, del dirigente di ricerca INAPP Andrea Ricci, e della Ricercatrice INAPP Valentina Ferri. Nella parte conclusiva, interverranno la Presidente del Centro Pari Opportunità della Regione Umbria, Caterina Grechi, la presidente del C.U.G. UniPg, Silvia Fornari e la giornalista, Livia Di Schino. Introdurrà e coordinerà gli interventi Mirella Damiani.

 

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