Ricerca

13 luglio 2023

“Il Suono della ricerca”, tornano gli appuntamenti di preludio a Sharper 2023 - Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici per UniPg 

"Sincromie. Blu, giallo, rosso e arcobaleno" è il titolo della rassegna musicale e scientifica accompagnata dall’Orchestra da Camera di Perugia

Sincromie. Blu, giallo, rosso e arcobaleno è il tema e titolo della terza rassegna “Il Suono della Ricerca”, tra musica e divulgazione scientifica, promossa dall'Università degli Studi di Perugia, nell'ambito degli eventi che preludono a Sharper 2023 – Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici. 

Si tratta di un’iniziativa che vuole abbinare alle note dell'Orchestra da Camera di Perugia, momenti di approfondimento scientifico riguardanti vari ambiti disciplinari, di volta in volta declinati prendendo spunto proprio dal colore e dalla musica, grazie alla presenza dei ricercatori e delle ricercatrici di UniPg. 

Si parte con un evento di anteprima esclusivamente musicale, in programma martedì 18 luglio alle 19 nel Chiostro delle Stelle del Complesso monumentale di San Pietro, in borgo XX Giugno a Perugia. 

In questo appuntamento inaugurale – solista Carmine Del Canto, clarinetto – in programma musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Antonio Salieri, Gaetano Donizetti, Franz Schubert e Gioacchino Rossini. Ad esibirsi sarà in particolare l'Orchestra da Camera di Perugia Young. 

Si prosegue poi con i tre appuntamenti musicali in abbinamento alla divulgazione scientifica.  Sabato 29 luglio, alle 19, concerto BLU nel Chiostro della Cattedrale di San Lorenzo, con l'Orchestra da Camera di Perugia e i pianisti Marco Scolastra e Manuel Magrini e musiche di Mozart e dello stesso Magrini. In questa occasione si terrà un intervento scientifico dedicato all’ampio tema dell’acqua, affrontato da tante angolazioni differenti.  L’approfondimento scientifico a cura di Massimo Moretti e Maria Cristina Luchetti.

Giovedì 3 agosto, sempre alle 19, Fabio Ciofini dirigerà l'ensemble cameristico umbro in Sincromie: GIALLO, con musiche di Mozart e Joseph Martin Kraus, con un inedito abbinamento scientifico sui colori dell’economia a cura di Cristina Montesi. L’evento si terrà in questa occasione nel Chiostro della Cattedrale di San Lorenzo.

Per lo spettacolo di chiusura, martedì 8 agosto alle 19, si tornerà nel Complesso monumentale di San Pietro: l'Orto Medievale del Centro di Ateneo per i Musei Scientifici (CAMS) ospiterà il concerto dedicato a ROSSO E ARCOBALENO. Protagonisti l'Orchestra da Camera di Perugia con Marco Pierobon, tromba e direzione. In programma musiche di Astor Piazzolla, Carlos Gardel, George Gershwin e John Kander. In questo caso i colori verranno declinati oltre che musicalmente, anche dal punto di vista storico, artistico e psicologico a cura di Serena Massari, Marco Cherin e Giovanni Cinti. 

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, su prenotazione: ilsuonodellaricerca@gmail.com – 331 2643443 

12 luglio 2023

Studio del comfort ambientale nel contesto del cambiamento climatico nelle aree urbane, il progetto di ricerca MuSIC di UniPg ha ottenuto un importante finanziamento dal programma europeo Horizon Europe 

L’Università degli Studi di Perugia ha avviato un importante progetto di ricerca, denominato MuSIC (Multi-sensory solutions for increasing human-building resilience in face of climate change), per lo studio del comfort ambientale nelle aree urbane particolarmente soggette a cambiamento climatico. 

Il progetto è stato finanziato con il bando Marie Curie Doctoral Network nell’ambito del programma Horizon Europe per il quadriennio 2023-2027.  

Il finanziamento  

MuSIC ha ricevuto un rilevante finanziamento dal programma Horizon Europe di Marie Curie 2023-2027 pari a 2,7 milioni di euro, dei quali 519.000 euro sono stati assegnati al gruppo di lavoro dell'Ateneo di Perugia, coordinato dalla prof.ssa Anna Laura Pisello, docente di Fisica tecnica del Dipartimento di Ingegneria. 

Il progetto finanzia 10 posizioni da assegnista di ricerca europeo legate a programmi di dottorato internazionale, 3 delle quali sono state assegnate all'Ateneo perugino e approvate dal Collegio dei Docenti del Dottorato in Energia e Sviluppo Sostenibile del CIRIAF coordinato dal prof. Andrea Nicolini, che accoglierà i nuovi studiosi a partire dal prossimo anno accademico.  

I tre ricercatori selezionati a seguito di una procedura comparativa che ha visto ben 84 partecipanti, già attivi nel Regno Unito, in Spagna e India, si occuperanno dello sviluppo di modelli e protocolli sperimentali per il benessere ambientale personalizzato negli edifici, integrando analisi termiche, illuminotecniche, acustiche e di qualità dell'aria. 

Obiettivo: innovazione e sostenibilità 

“L'obiettivo di MuSIC – spiegano i professori Anna Laura Pisello e Andrea Nicolini - sarà quello di valutare il benessere ambientale e sviluppare soluzioni innovative per il monitoraggio ambientale e la mitigazione microclimatica, per poter rendere la popolazione urbana meno vulnerabile rispetto ai cambiamenti climatici in atto, il cui impatto è ulteriormente aggravato dai fenomeni di povertà energetica che sempre più spesso si registrano. Come Ateneo di Perugia siamo orgogliosi di contribuire a questa iniziativa e anticipare risultati significativi che potranno avere un impatto positivo sulla qualità della vita nelle aree urbane. Questo anche grazie all’attrazione di talenti internazionali motivati verso la ricerca scientifica nell’ambito della transizione energetica e della sostenibilità ambientale, tematiche su cui la recente classifica QS rankings vede l’Università degli Studi di Perugia al 221° posto a livello mondiale”. 

Coinvolti 11 partner e quattro aziende, una delle quali umbra 

Il progetto MuSIC è coordinato dall'Università di Aachen con il supporto al coordinamento scientifico da parte di UniPg e coinvolge 11 partner, tra cui La Rochelle University, The Cyprus Institute, Denmark Technical University, Universite Catholique de Louvain, e importanti aziende di rilevanza internazionale. Tra queste VELUX, oltre a due aziende italiane già protagoniste di attività in collaborazione con l’Ateneo perugino come ATI project s.r.l. di Pisa e la Valeri Elettrica s.r.l. di Bastardo (PG). Quest'ultima sarà anche partner diretta di UniPg, fornendo un finanziamento aggiuntivo al nostro Ateneo pari a 140.000 euro. 

Attività di ricerca in Italia e all’estero. 

I ricercatori del progetto MuSIC condurranno studi sia nei laboratori del Dipartimento di Ingegneria e del CIRIAF, che anche in contesti urbani affetti da isola di calore in Italia e all’estero, oltre che nei living lab aziendali, come quello della stessa Azienda Valeri Elettrica (sezione ricerca e sviluppo EValTech), in fase di costruzione proprio presso l'Azienda perugina. L'obiettivo sarà quello di valutare il benessere ambientale e sviluppare soluzioni innovative per affrontare i cambiamenti climatici mediante strategie di adattamento e mitigazione. 

Per ulteriori informazioni: music-dn.com 

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Il team dei ricercatori, con i Proff. Nicolini e Pisello

11 luglio 2023

“Isola d’acqua”, presentato a Palazzo Florenzi il documentario etnografico di due antropologi, dottorandi in Scienze Umane UniPg sul lavoro dei pescatori del Lago Trasimeno: presenti le istituzioni regionali e territoriali 

Il Rettore Oliviero: “L’Università promuove riflessione e senso di appartenenza alla comunità”  

Si è svolta lunedì 10 luglio, presso l’Aula Magna di Palazzo Florenzi, sede del FISSUF, Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione di UniPg, la presentazione del documentario etnografico “Isola d’acqua”, realizzato dai dottorandi di Scienze Umane Ferdinando Amato e Beatrice Barlozzari, sotto la direzione e il coordinamento scientifico del Prof. Massimiliano Minelli e con la consulenza del Prof. Daniele Parbuono, direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici dell’Ateneo perugino. 

Il progetto, finanziato con fondi PON e cofinanziato dalla cooperativa dei pescatori del Trasimeno, assume una valenza culturale di particolare rilievo per un territorio e un tessuto economico dove il Lago è protagonista. 

Presenti alla proiezione anche le autorità, intervenute dopo i saluti del Magnifico Rettore, Prof. Maurizio Oliviero, del Direttore del Dipartimento, Prof. Massimiliano Marianelli e della Coordinatrice del Dottorato in Scienze Umane, Prof.ssa Furia Valori, sono intervenuti la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, l’Assessore regionale alle Politiche agricole e agromabientali, Roberto Morroni, Presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, Matteo Burico, il Presidente di Confcooperative, Carlo di Somma e il Presidente della Cooperativa dei Pescatori del Trasimeno, Aurelio Cocchini. 

Alla proiezione del documentario è seguito un dibattito sulle tematiche emerse dal lavoro dei due dottorandi: il sistema-lago, le tradizioni da mantenere vive, l’economia di un territorio da mantenere in equilibrio. Il documentario ha infatti messo in luce tutti gli aspetti della vita dei pescatori del Trasimeno: dalla pesca, alla trasformazione del prodotto, alla vendita, fino alla presentazione della locanda costituita dalla cooperativa dei pescatori. 

La presidente Tesei ha espresso vivo apprezzamento per il documentario e per il lavoro della Cooperativa di Pescatori, già da lei visitata, riconoscendo come il Trasimeno sia una priorità per la Regione e per la società regionale. 

Il Magnifico Rettore Oliviero, nel complimentarsi con i dottorandi Amato e Barlozzari, ha ricordato come il Lago Trasimeno abbia ospitato, fin dagli anni Venti del ‘900, il primo centro sulle acque lacustri d’Europa, diventando punto di riferimento scientifico mondiale per la ricerca su questi temi. A partire da questa grande storia “L’Università si è messa, in questi ultimi anni, al servizio del territorio e del Paese” ha sottolineato il Rettore “promuovendo il senso di comunità e di collaborazione tra istituzioni, imprese e persone, elementi necessari per promuovere un’azione responsabile, efficace e condivisa”.   

 

La ricerca prosegue 

“Per l’Università degli Studi di Perugia questo documentario è il primo esito di un progetto di terza missione – spiega il Prof. Daniele Parbuono – e nel corso del periodo di dottorato dei due antropologi Amato e Barlozzari, seguiranno altre pubblicazioni sull’argomento oggetto del lavoro”. 

 

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Un momento della proiezione del documentario alla presenza del Magnifico Rettore, Prof. Maurzio Oliviero, e della presidente Regione Umbria Avv. Donatella Tesei

29 giugno 2023

L’importanza del verde contro i cambiamenti climatici 
Presentati a Perugia i risultati del Progetto europeo LIFE CLIVUT ottenuti nelle città pilota di Perugia, Bologna, Salonicco e Cascais 

27 giugno 2023

Eco-In: un innovativo algoritmo misurerà l’inclusione scolastica dei sistemi educativi  
In corso a UniPg la conferenza finale del progetto europeo Erasmus+

Il verde urbano strumento di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici 
L’illustrazione dei risultati ottenuti da LIFE CLIVUT a Perugia, Bologna, Salonicco e Cascais 
Perugia, 29 giugno 2023 - Sala dei Notari 

15 giugno 2023

Ricercatrici e ricercatori UniPg protagonisti di studio internazionale sul ruolo e funzioni degli enzimi DDAH1 e DDAH2, i risultati pubblicati su Nature Communications 

Giovani ricercatrici e ricercatori dell’Università degli Studi di Perugia si sono resi protagonisti di un’importante esperienza di ricerca scientifica interdisciplinare.

A condurla è stato un consorzio di scienziati e scienziate appartenenti a ventuno dipartimenti e istituti di ricerca di sette Paesi europei ed internazionali: Italia, Germania, Regno Unito, Australia, Cina, Giappone, Stai Uniti. 

Vi hanno preso parte due giovani ricercatrici del Dipartimento di Medicina e Chirurgia e del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, le dottorande Elisa Bianconi e Luana Ruta sotto la supervisione della dottoressa Silvia Grottelli e dei professori Barbara Cellini e Antonio Macchiarulo.

Il frutto di questo importante lavoro è stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “Nature Communications”, e riguarda i risultati conseguiti sulla comprensione del ruolo e delle funzioni di due enzimi, DDAH1 e DDAH2

I risultati ottenuti hanno permesso di migliorare la comprensione delle funzioni molecolari dei suddetti enzimi nel metabolismo di importanti biomarcatori per patologie di tipo cardiovascolare, e coinvolti nei meccanismi alla base dell’insorgenza e della progressione dei tumori.

Quanto ottenuto con la ricerca rappresenta altresì il punto di partenza per un progetto di ricerca più complesso, finalizzato all’individuazione di farmaci innovativi contro queste malattie, a cui altri ricercatori e dottorandi dell’Ateneo di Perugia partecipano tra i quali il dottor Mirco Dindo e il dottorando Carlo Bigiotti

“Questa pubblicazione rappresenta un esempio di ricerca scientifica interdisciplinare di successo condotta nell’Ateneo di Perugia, capace di incidere, con la qualità della sua ricerca, in contesti di ampia collaborazione scientifica internazionale – dice il professor Macchiarulo -.  La ricerca scientifica è curiosità di conoscenza, la curiosità di conoscenza è alimentata da uno sforzo di energia volitiva della mente del ricercatore, intento allo studio di soluzioni per risolvere problemi complessi. Tuttavia, per avere successo, tale sforzo non può essere singolo, ma deve presupporre uno studio interdisciplinare e sinergico con altre menti di ricercatori, giovani e meno giovani, uniti senza distinzione di razza, genere e religione verso il comune intento”. 

Articolo: Ragavan, V.N., Nair, P.C., Jarzebska, N., Angom, R.S., Ruta, L., Bianconi, E., Grottelli, S., Tararova, N.D., Ryazanskiy, D., Lentz, S.R., Tommasi, S., Martens-Lobenhoffer, J., Suzuki-Yamamoto, T., Kimoto, M., Rubets, E., Chau, S., Chen, Y., Hu, X., Bernhardt, N., Spieth, P.M., Weiss, N., Bornstein, S.R., Mukhopadhyay, D., Bode-Böger, S.M., Maas, R., Wang, Y., Macchiarulo, A., Mangoni, A.A., Cellini, B., Rodionov, R.N., A multicentric consortium study demonstrates that dimethylarginine dimethylaminohydrolase 2 is not a dimethylarginine dimethylaminohydrolase. Nature Communications, 2023 June 9.

DOI: 10.1038/s41467-023-38467-9    PMCID: PMC10256801

Link per consultare l'articolo:  https://www.nature.com/articles/s41467-023-38467-9

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 (da sinistra prof. Antonio Macchiarulo, dott.ssa Luana Ruta, dott.ssa Elisa Bianconi, prof.ssa Barbara Cellini; dott.ssa Silvia Grottelli; dott. Mirco Dindo, dott. Carlo Bigiotti).

Perugia, 15 giugno 2023

14 giugno 2023

Un team tutto al femminile dell’Università degli Studi di Perugia, che da diversi anni si occupa di economia circolare e sviluppo sostenibile, composto dalle professoresse Assunta Marrocchi, del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie, Ombretta Marconi, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali e Raffaella Branciari del Dipartimento di Medicina Veterinaria, ha vinto un finanziamento internazionale per il progetto BIOTHEREP nell’ambito di Horizon 2020.

Produzione di energia rinnovabile da rifiuti organici di mattatoi

“Biotherep – spiegano le tre docenti perugine - ha la finalità della conversione ibrida biochimica e termochimica dei rifiuti organici dei mattatoi per la produzione di energia rinnovabile, e rientra tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile adottata dalle Nazioni Unite. Poiché il cambiamento climatico diventa sempre più significativo, le fonti di energia sostenibili e pulite sono oggi più che mai necessarie”. Tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda, il Goal 7 è, infatti, interamente dedicato all'energia, con l'obiettivo di garantire a tutti l'impiego di un'energia accessibile, affidabile, sostenibile e moderna. Il progetto BIOTHEREP vede nello specifico come partecipanti partner del settore accademico (università e centri di ricerca) e partner del settore privato.

Le congratulazioni del Magnifico Rettore prof. Maurizio Oliviero

“Alle professoresse Assunta Marrocchi, Ombretta Marconi e Raffaella Branciari vanno le mie più vive congratulazioni per l’importante e significativo riconoscimento ottenuto - ha dichiarato il Magnifico Rettore, prof. Maurizio Oliviero – unitamente ai miei migliori auguri di buon lavoro. Investire nella ricerca e nell’utilizzo delle energie rinnovabili, specialmente quando il progetto vede la partecipazione di più atenei, istituzioni e paesi, significa investire nel futuro, nostro e dei nostri giovani e garantire a tutte e a tutti la possibilità di uno sviluppo rapido, equo e sostenibile”.

Un partenariato Europa-Africa

Il progetto è risultato tra i 10 finanziati nell’ambito del programma LEA-PRE pubblicato dal Programma ‘Long Term EU-Africa Partnership for Research and Innovation actions in the area of renewable energy’. LEA-PRE è uno strumento di finanziamento che si avvale del partenariato Europa-Africa sulle energie rinnovabili (LEAP-RE) cofinanziato dall'Unione europea (UE) e dall’Unione Africana nell'ambito di Horizon 2020: mira a sviluppare un programma a lungo termine di partenariato tra Europa e Africa in materia di ricerca e innovazione (R&I) nel settore delle energie rinnovabili ed è gestito in forma di consorzio costituito da 83 partner provenienti da paesi europei e africani.

I partecipanti al progetto

Il progetto denominato BIOTHEREP coinvolge 10 partner di due continenti. I partner provengono da 4 paesi africani (Algeria, Egitto, Marocco, Sud Africa) e 3 paesi europei (Francia, Italia e Germania). Coordinato dall’ Università Politecnica Mohammed VI (Marocco), vede la partecipazione dell’ Ibn Tofail University (Marocco), UKZN – University of KwaZulu-Natal (Sudafrica), Mangosuthu University of Technology (Sudafrica), Fountain Green Energy (Sudafrica), Università degli Studi di Perugia (Italia), HTW Berlin – Università di Scienze Applicate (Germania), Institut de Combustion, Aérothermique, réactivité et environnement (Francia), Centre de développement des Energies Renouvelables (Algeria), Università del Cairo (Egitto), BioEnergy Berlin GmbH (Germania).

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(Nella foto, da sinistra, le professoresse Ombretta Marconi, Raffaella Branciari, Assunta Marrocchi)

Perugia, 14 giugno 2023

 

 

7 giugno 2023

Einstein Telescope: presentato dal Governo il progetto dell’infrastruttura di ricerca internazionale

Studiare la storia dell’universo andando indietro nel tempo, fino quasi al big bang, grazie alla rivelazione sulla Terra delle onde gravitazionali prodotte da eventi cosmologici, come fusione di buchi neri o di stelle di neutroni, avvenuti tantissimo tempo fa a distanze inimmaginabili. È ciò che consentirà l’Einstein Telescope, la futura grande infrastruttura di ricerca internazionale che sorgerà in Sardegna nel sito di Sos Enattos a Lula, in provincia di Nuoro.

Il progetto è stato presentato oggi a Roma dalla Presidente del Consiglio Dei Ministri, On. Giorgia Meloni, e dai ministri Anna Maria Bernini (Università e Ricerca), Marina Elvira Calderone (Lavoro e delle politiche sociali), Antonio Tajani (Esteri) e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano

All’evento hanno partecipato anche il presidente dell'INFN, Antonio Zoccoli, e il premio Nobel per la Fisica e presidente del comitato scientifico per la candidatura italiana Giorgio Parisi.

Einstein Telescope più che osservare l’universo, lo ascolterà. Le onde gravitazionali sono, infatti, come l’eco degli eventi astrofisici che le hanno prodotte. Previste oltre un secolo fa da Albert Einstein – per questo Einstein Telescope è stato dedicato al grande scienziato – come una delle conseguenze della sua teoria della relatività generale, sono state osservate per la prima volta il 14 settembre 2015 dalle Collaborazioni Scientifiche Ligo e Virgo grazie agli interferometri Ligo. Esse sono minuscole oscillazioni, vibrazioni, dello spaziotempo, cioè della struttura a quattro dimensioni – le tre dimensioni spaziali più quella temporale – che costituisce il nostro universo.

Einstein Telescope sarà dieci volte più sensibile degli attuali interferometri, consentendoci di osservare praticamente tutte le fusioni di buchi neri e di stelle di neutroni avvenute nel nostro universo, oltre a nuovi fenomeni astrofisici ancora mai osservati, come le esplosioni di supernovae.

Per eseguire misure di tale precisione Einstein Telescope necessita delle tecnologie più avanzate e la rete di laboratori finanziata nel PNRR col progetto ETIC (IR0000004) presso l'INFN, l'ASI, l'INAF e 11 università italiane ha esattamente questo scopo.

La sezione INFN di Perugia e l'Università degli Studi di Perugia hanno un ruolo di leadership nel progetto Einstein Telescope e nel progetto ETIC. Michele Punturo, Dirigente di Ricerca INFN è lo spokesperson della collaborazione scientifica internazionale di Einstein Telescope e principal investigator di ETIC. Monique Bossi, Dirigente Tecnologo INFN, è la Infrastructure Manager dell'intero progetto ETIC e Helios Vocca, Professore e ricercatore associato INFN, è il responsabile del laboratorio internazionale CAOS, appartenente alla rete ETIC, in costruzione presso l'Università degli Studi Perugia. Al progetto CAOS collabora l’unità operativa ETIC dell’INFN di Perugia, coordinata da Patrizia Cenci, Dirigente di Ricerca INFN e Direttrice della Sezione INFN di Perugia.

"La collaborazione internazionale Einstein Telescope è in rapida crescita, avendo superato in meno di un anno dalla sua nascita i 1430 membri, cioè scienziati provenienti da 23 nazioni e 211 enti e università" - afferma Michele Punturo - "Lo sforzo coordinato di questa grande collaborazione è definire nei prossimi anni il disegno tecnico di ET e contribuire alla selezione del sito o dei siti dove costruire l'osservatorio. La candidatura dell'Italia effettuata dalla Presidente del Consiglio dei Ministri e da una compagine così rappresentativa del governo mette l'Italia in una posizione di forza nella partita internazionale per la selezione del sito di ET".

“La candidatura ad ospitare ET in Sardegna trova nelle due componenti sviluppate all’interno del progetto ETIC delle solide fondamenta - afferma Monique Bossi -. Da un lato lo studio di pre-fattibilità sul sito nell’area di Sos Enattos e dall’altra il rafforzamento della rete di laboratori che concorrono allo sviluppo scientifico e tecnologico necessario ad ET: due obiettivi ambiziosi costruiti attorno ad una struttura complessa di oltre 140 attività portate avanti da 27 unità operative distribuite in tutta Italia che per i prossimi 30 mesi possono contare su un finanziamento di quasi 50M€”.

La sezione INFN di Perugia ha un ruolo duplice in ETIC - dichiara Patrizia Cenci - fornire il management all’intero progetto ETIC con personale altamente qualificato, e reclutare giovani tecnologi per l’implementazione degli apparati scientifici nell’infrastruttura CAOS”.

Il laboratorio Caos a Perugia

CAOS è una infrastruttura internazionale volta principalmente allo sviluppo delle tecnologie di ET nel campo del filtraggio sismico e dei controlli a basso rumore, con possibili grandi ricadute anche in campi trasversali, primo tra tutti quello della sismologia e dell’early warning dei terremoti.

Il laboratorio, un centro di eccellenza di livello mondiale, potrà ospitare un interferometro con bracci di 10 metri con le sospensioni in scala 1:1 dei detector per onde gravitazionali di terza generazione, come ET, fondamentali per ridurre le fluttuazioni che ne limitano le sensibilità – afferma Helios Vocca –. Nessun altro laboratorio al mondo ha infatti queste caratteristiche e questo permetterà alla collaborazione italiana e all’Università degli Studi di Perugia di mantenere nel nostro Paese questa importante tecnologia con ricadute evidenti per tutto il nostro territorio”.

Secondo il Magnifico Rettore Maurizio Oliviero: “È motivo di grande orgoglio ospitare a Perugia, nel polo ingegneristico del nostro Ateneo, il laboratorio internazionale CAOS. Questa infrastruttura avrà ricadute enormi per l’intera comunità accademica sul piano occupazionale, tecnologico ed economico, offrendosi come un punto di riferimento a livello mondiale. Non possiamo che ringraziare la collaborazione scientifica dell’INFN e del Dipartimento di Fisica e Geologia, per questo contributo fondamentale a uno dei più affascinanti progetti finanziati dal Pnrr che mira ad ampliare la nostra conoscenza dell’universo”.

Lo studio delle tecnologie abilitanti per Einstein Telescope è uno dei principali obiettivi del progetto SUPER-C, lo Space and Universe Perugia Research Cluster, coordinato da Bruna Bertucci, professore ordinario e ricercatrice associata INFN, finanziato dal MUR al Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia nell’ambito del programma dei Dipartimenti di eccellenza 2023-2027. “Con il progetto SUPER-C il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli  Studi di Perugia è stato selezionato tra i primi 8 Dipartimenti di Eccellenza Italiani nella rispettiva area scientifico disciplinare” - afferma Bruna Bertucci - “Lo studio delle onde gravitazionali, condotto da decenni nel nostro Dipartimento in congiunzione con l’INFN, è uno dei pilastri del nostro progetto”.

L’Università degli Studi di Perugia coordina una rete di laboratori con lunga esperienza in questo campo per lo studio e la realizzazione di CAOS. Di questa rete fanno parte gruppi universitari, INFN e INAF italiani (Pisa, Camerino, GSSI-L’Aquila, Roma “La Sapienza”, Bologna), EGO (lo European Gravitational Observatory), e gruppi stranieri (come i giapponesi NAOJ e ICRR).

Sito web ET-Italia: https://www.einstein-telescope.it/

Sito web ETIC: https://web.infn.it/einsteintelescope/index.php/it/home-it-it

Pagina web CAOS:

https://web.infn.it/einsteintelescope/index.php/it/home-it-it/infrastrutture-e-labs/caos

Pagina web SUPER-C: https://superc.fisgeo.unipg.it/ 
 

telescopio caos

(Un' immagine del progetto)

Perugia, 6 giugno 2023

Il progetto Frontier ‘Eco2Wine’, della rete di formazione di dottorato Orizzonte Europa dell'UE, per promuovere l'innovazione e la comunicazione globali nella produzione di vino

Ventuno organizzazioni di tutto il mondo, coinvolte nella scienza della vinificazione, hanno unito le forze per competere con successo per ottenere il sostegno dell'Unione Europea. I finanziamenti del programma Orizzonte Europa dell'UE, con il progetto "Eco2Wine", saranno investiti nella ricerca all'avanguardia, nella formazione avanzata di dottorato e nella comunicazione pubblica sui nuovi approcci alla vinificazione. 

"Eco2Wine" prenderà il via alla fine del 2023, con un finanziamento congiunto di circa 2,4 milioni di euro in quattro anni.

Dieci studenti di dottorato saranno formati attraverso questo progetto.

I partecipanti

Gli istituti partner del consorzio Eco2Wine, coordinati dall'Università degli Studi di Milano, sono dislocati nei Paesi vitivinicoli, tra cui Italia, Germania, Francia, Georgia, Spagna, Slovenia e Sudafrica.

Le università partecipanti sono: Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Perugia, Université de Bourgogne, Università Hochschule Geisenheim, Università tecnica georgiana, Università di Lubiana; Università di Cadice e Università di Stellenbosch, nonché il Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo.

Il ruolo di UniPg

L'Università degli Studi di Perugia partecipa con il prof. Gianluigi Cardinali e la prof.ssa Laura Corte del gruppo di microbiologia del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche affiliato al Centro di Ricerca di Eccellenza CEMIN.

Questo gruppo si occuperà dell'identificazione delle colture di lievito isolate nell'ambito del progetto ed è responsabile dello sviluppo di un approccio innovativo alla conservazione del sottostato con una tecnologia di crioconservazione all'avanguardia unita al sequenziamento di nuova generazione per analisi metagenomiche per arrivare a conservare i microrganismi nei substrati in cui si trovano naturalmente.

Questo nuovo approccio intende superare i problemi insiti nella conservazione della biodiversità microbica sia ex situ (cioè nei congelatori di laboratorio) che in situ (cioè nel luogo di origine). Infatti, la prima tecnica mantiene le colture con variazioni minime ma si basa su tecniche di isolamento microbico che non ottengono necessariamente colture vitali da tutti i microrganismi. D'altra parte, la conservazione ex situ garantisce di preservare l'intera biodiversità, ma è soggetta ai cambiamenti ambientali. Il gruppo dell’Università degli Studi di Perugia sta organizzando il “Kick-off meeting” per dare l’avvio ufficiale a dicembre 2023.

Progetto Eco2Wine

L'obiettivo scientifico del progetto Eco2Wine è quello di sfruttare le interazioni microbiche che si verificano durante la vinificazione come strumenti per l'innovazione. In tal modo, l'obiettivo è quello di produrre vini naturali ed ecologici, migliorando la gestione del vigneto e offrendo ai consumatori una maggiore scelta di vini. Oltre a concentrarsi sulla scienza all'avanguardia, il progetto impiegherà approcci creativi alla comunicazione pubblica e al coinvolgimento, tra cui narrazione digitale, display virtuali e collegamenti scienza-arte, nonché sforzi per coinvolgere gruppi pubblici pertinenti nella co-creazione di nuove idee e conoscenza. Il team garantirà inoltre la condivisione continua dei progressi e dei risultati tramite i principali media e social media.

Coinvolto il mondo vitivinicolo

In ogni Paese sono coinvolti anche diversi partner vitivinicoli e dell'industria vinicola. Questi includono: l'Agenzia nazionale del vino della Georgia; Miguel Torres SA (Spagna); Fundacion Rioja Salud (Spagna); Winetech (Sudafrica); Parsec (Italia); Vivai Cooperativi Rauscedo (Italia); SICAREX Beaujolais Société (Francia); Azienda Agricola Ferghettina (Italia); Azienda vinicola Shumi Ltd (Georgia), Azienda vinicola Petrič (Slovenia); e Reyneke Winery (Sudafrica).

gianluigi cardinali e laura corte

 

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