Ricerca

13 febbraio 2023

L’articolo “Leak Detection in a Real Transmission Main Through Transient Tests: Deeds and Misdeeds”, di Bruno Brunone, Silvia Meniconi e Caterina Capponi - Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia, e Matteo Frisinghelli - NovaReti Spa, Trento, pubblicato sulla rivista internazionale Water Resources Research (WRR), è stato insignito del premio WRR 2021 Editors' choice award dal WRR Editorial Board.  

Il prestigioso riconoscimento, conferito dall’editorial board ai contributi scientifici di maggiore qualità ed impatto, presenta i risultati di prove sperimentali effettuate su un impianto idrico gestito da NovaReti SpA a Trento, il cui responsabile operativo del servizio idrico è Matteo Frisinghelli, coautore dell’articolo. Tali prove, basate sulla generazione “controllata” di onde di pressione, hanno permesso di analizzare l’importante condotta di adduzione che alimenta la città di Trento e determinarne lo stato di salute. Le prove hanno consentito di individuare alcune anomalie e localizzare due rotture. 

Per la loro esecuzione è stato anche utilizzato il Portable Pressure Wave Maker, messo a punto presso il Laboratorio di Ingegneria delle Acque – Water Engineering Laboratory (WEL – www.welabpg.com) dell’Università degli Studi di Perugia, un dispositivo già vincitore nel 2016 del Premio Sostenibilità alla Fiera Internazionale dell’Acqua H2O di Bologna. 

L’articolo è disponibile open access qui: 
https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1029/2020WR027838 

brunone capponi

(Nella foto da sinistra a destra:  Prof. Bruno Brunone, Prof.ssa Silvia Meniconi, Dott.ssa Caterina Capponi - Unipg, Ing. Matteo Frisinghelli - NovaReti spa)

6 febbraio 2023

Il progetto FURIOUS vince un finanziamento di 4 milioni e mezzo di euro: studierà materiali innovativi per sostituire le plastiche tradizionali 

3 febbraio 2023

“Alla ricerca della vita e di luoghi abitabili nel Sistema Solare”, incontro in Aula Magna - Lunedì 6 febbraio 2023, ore 9 

1 febbraio 2023

Protocollo d’intesa Università degli Studi di Perugia - Fondazione per la Ricerca sul Diabete ETS (DRF)  per la ricerca scientifica in campo diabetologico 

19 dicembre 2022

Lunedì 19 Dicembre 2022, presso la Presidenza dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), si è svolto a Roma il kick-off meeting del progetto PNRR “ETIC: Einstein Telescope Infrastructure Consortium”.

Il progetto Einstein Telescope (ET), che costituisce la prospettiva infrastrutturale di ETIC, ambisce alla realizzazione del futuro osservatorio di onde gravitazionali Europeo. ET, che grazie al suo disegno avanzato e alle sue tecnologie di frontiera, permetterà di osservare l’intero universo attraverso l'emissione di onde gravitazionali provenienti dalla fusione di buchi neri e/o di stelle di neutroni.

ET sarà uno strumento unico per la comprensione dell’Universo, per lo studio dei principi fisici che ne regolano l’evoluzione e dei meccanismi che governano la fisica delle stelle di neutroni e dei buchi neri. Candidato da una cordata internazionale guidata dall’Italia, è attualmente uno dei più grandi e ambiziosi progetti della roadmap ESFRI, lo European Strategy Forum on Research Infrastructure, che individua le infrastrutture di ricerca su cui l’Europa ritiene sia decisivo investire. Il progetto ETIC, di cui l’INFN è sia proponente che ente capofila, è finanziato dal MUR con circa 50M€ all’interno del PNRR per la realizzazione di Infrastrutture di ricerca.

L’Università degli Studi di Perugia e la sezione INFN di Perugia rivestono un ruolo di leadership nel progetto ETIC: il Coordinatore Scientifico nazionale del progetto ETIC è il Dott. Michele Punturo, Dirigente di Ricerca dell’INFN e anche Coordinatore Internazionale della collaborazione scientifica Einstein Telescope e il Prof. Helios Vocca, Principal Investigator di ETIC per l’Università degli Studi di Perugia - Dipartimento di Fisica e Geologia, che guiderà la progettazione e la realizzazione del laboratorio CAOS (Centro per Applicazioni sulle Onde gravitazionali e la Sismologia) nella zona adiacente al polo ingegneristico universitario di Ateneo. Al progetto CAOS collabora attivamente l’unità operativa ETIC dell’INFN di Perugia, coordinata dalla Dott.ssa Patrizia Cenci, attuale direttrice della sezione INFN perugina.

ETIC persegue due obiettivi essenziali: il primo è lo studio di fattibilità e di caratterizzazione del sito al fine di supportare la candidatura italiana a ospitare ET in Sardegna;” – afferma Michele Punturo – “il secondo è realizzare e/o potenziare presso le sedi INFN, le Università e gli Enti partecipanti, una rete di laboratori di ricerca e sviluppo mirata allo studio delle tecnologie abilitanti per ET.

La sezione INFN di Perugia avrà un ruolo duplice in ETIC” - afferma Patrizia Cenci – “fornire il management all’intero progetto ETIC, grazie a personale altamente qualificato, e reclutare giovani tecnologi per l’implementazione degli apparati scientifici nell’infrastruttura CAOS”.

CAOS sarà una infrastruttura di dimensione internazionale, unica al mondo nel suo genere, volta principalmente allo sviluppo delle tecnologie di ET nel campo del filtraggio sismico e dei controlli a basso rumore, ma con possibili grandi ricadute anche in campi trasversali, primo tra tutti quello della sismologia e dell’early warning dei terremoti.” – prosegue Helios Vocca – “Il laboratorio potrà ospitare un interferometro con bracci di 10 metri con le sospensioni dei detector per onde gravitazionali di terza generazione, come ET, in scala 1:1.”.

Secondo il Magnifico Rettore Maurizio Oliviero: “Nessun altro laboratorio al mondo ha infatti queste caratteristiche e questo permetterà alla collaborazione italiana e all’Ateneo perugino di mantenere nel nostro paese questa importante tecnologia con ricadute evidenti per tutto il nostro territorio”.

“Ancora una volta l’Università degli Studi è motivo di profondo orgoglio per la nostra città.” - le parole del Sindaco del Comune di Perugia, Andrea Romizi – “Nel polo ingegneristico universitario di ateneo vedrà infatti la luce un laboratorio unico al mondo per fare ricerca applicata in materia di onde gravitazionali e sismologia nell’ambito del più ampio progetto Etic, guidato dall’Istituto nazionale di fisica nucleare. Il laboratorio ospitato dal capoluogo umbro, che vedrà la collaborazione anche della sezione locale dell’Infn e di strutture di ricerca giapponesi, avrà ricadute enormi per il territorio, sul piano occupazionale, tecnologico ed economico, offrendosi come riferimento a livello mondiale. Non possiamo che ringraziare la comunità accademica di Perugia, nelle persone, in particolare, del Rettore Maurizio Oliviero e del professore Helios Vocca del Dipartimento di Fisica e Geologia, per questo contributo fondamentale a uno dei più affascinanti progetti finanziati dal Pnrr che mira ad ampliare la nostra conoscenza dell’universo”.

Partner fondamentali della collaborazione internazionale di CAOS saranno anche i giapponesi NAOJ (National Astronomical Observatory of Japan, coordinato dal Prof. Takayuki Tomaru) e ICRR (Institute for Cosmic Ray Research, coordinato dal Premio Nobel per la Fisica del 2015, Dr. Takaaki Kajita).

Nuove posizioni lavorative: 48 (25 INFN): 10 tecnici (6 INFN) e 38 tecnologi o RTD (19 INFN) Nuove posizione lavorative in Perugia: 3 tecnologi INFN, 1 dirigente tecnologo, 1 RTD, 1 tecnico meccanico, 1 collaboratore amministrativo

Investimento totale: 50 M€ - Investimento INFN 33.9 M€ Investimento Università degli Studi di Perugia: 5.079.557,50 € Investimento INFN Perugia: 1.949.390,20 €

Sedi INFN coinvolte: Bologna, Cagliari, Genova, LNGS, LNS, Napoli, Padova, Perugia, Pisa, Roma 1, Roma 2, Torino

Enti coinvolti: Università degli Studi di Bologna, Università degli studi di Cagliari, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Perugia, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Università degli Studi di Napoli Federico II, Istituto Nazionale di Astrofisica, Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Genova, Gran Sasso Science Institute, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Agenzia Spaziale Italiana, Università di Pisa.

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(Nella foto il Rettore Prof. Maurizio Oliviero e il Prof. Helios Vocca)

16 dicembre 2022

Leucemia Linfatica Cronica, la vaccinazione anti-Covid protegge da malattia grave e morte anche grazie ai linfociti T, studio dei ricercatori UniPg 

22 novembre 2022

Il dottor Marco Gargaro, ricercatore dell’Università degli Studi di Perugia, ha ottenuto un finanziamento di 1.5 milioni di euro dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) con il progetto REACT-DC per soluzioni terapeutiche innovative nella lotta ai tumori 

4 novembre 2022

Distrofia muscolare di Duchenne, ricercatori UniPG ricevono importante finanziamento per terapia innovativa

Il gruppo di ricerca MyoLab coordinato dal Prof. Guglielmo Sorci, in collaborazione con i gruppi di ricerca del Prof. Riccardo Calafiore e del Prof. Giovanni Luca, tutti del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia diretto dal Prof. Vincenzo Nicola Talesa, ha ricevuto un importante finanziamento da parte dell’associazione olandese Duchenne Parent Project (https://duchenne.nl/onderzoeksprojecten) per un progetto che si prefigge di approfondire alcuni aspetti di un protocollo terapeutico per la distrofia muscolare di Duchenne (DMD) al fine di agevolarne il passaggio all’uomo.

Il progetto "Accelerare l'uso di cellule di Sertoli microincapsulate per il trattamento dei pazienti con DMD" durerà due anni ed è finanziato con 95.000 euro.

Il trattamento terapeutico, da tempo proposto e studiato dai tre gruppi di ricerca, sfrutta le proprietà delle cellule di Sertoli, un tipo cellulare presente nel testicolo e dotato di peculiari proprietà trofiche e antiinfiammatorie, ed è frutto dell’unione delle specifiche expertise dei ricercatori proponenti. Il Prof. Calafiore è ricercatore leader nella procedura di incapsulamento cellulare a fini terapeutici, soprattutto nel campo del diabete; il Prof. Luca vanta esperienza pluriennale nella manipolazione di cellule di Sertoli in diversi modelli sperimentali di patologie; il Prof. Sorci è da tempo impegnato nello studio del muscolo scheletrico sia dal punto di vista della rigenerazione muscolare che delle patologie che lo colpiscono.

I risultati del lavoro congiunto dei tre gruppi di ricerca dell’Ateneo perugino hanno mostrato che un singolo inoculo intraperitoneo di cellule di Sertoli microincapsulate in un modello animale di distrofia muscolare si traduce in un miglioramento del quadro infiammatorio e della performance muscolari, aprendo una nuova frontiera nel trattamento della DMD per la quale gli anti-infiammatori steroidei rappresentano ancora il trattamento standard, nonostante l’intensa e pluriennale ricerca su terapie cellulari e geniche.

All’ottenimento del finanziamento ha contribuito la recente positiva valutazione da parte di un panel di esperti internazionali che ha riconosciuto la validità dell’approccio terapeutico e ha invitato ad eseguire la sperimentazione necessaria per permettere l’avvio di trial clinici per una sua applicazione nel paziente distrofico.

Alla realizzazione del progetto partecipa anche la Prof.ssa Annamaria De Luca dell’Università di Bari, clinica ed esperta della funzionalità muscolare.

(Nella foto, in primo piano i Proff. Guglielmo Sorci (a sinistra), Giovanni Luca (al centro) e Riccardo Calafiore (a destra), con i rispettivi gruppi di ricerca. Da sinistra, Marco Verzini, Mario Calvitti, Francesco Gaggia, Sara Chiappalupi, Laura Salvadori, Martina Paiella, Cinzia Lilli, Giulia Gentili, Iva Arato, Francesca Mancuso, Catia Bellucci, Francesca Riuzzi) 

 

gruppo ricerca distrofia muscolare duchenne

26 ottobre 2022

La Prof.ssa Luigina Romani, Ordinaria di Patologia e responsabile della Sezione di Patologia Generale del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia, si è classifica al 15° posto in Italia e al 665° nel mondo nella graduatoria di Research.com, piattaforma accademica che evidenzia le top female scientists in the world, le donne leader fra le ricercatrici. 

Nella recentissima classifica dell'edizione 2022, Research.com individua le 1000 migliori scienziate del mondo, tra le quali, appunto la professoressa Romani. 

Immunologa, la Prof.ssa Luigina Romani si è distinta per attività di ricerca riguardanti lo studio della risposta immune ai microbi nonché, più recentemente, ai microbi commensali che costituiscono il microbiota, cercando di spiarne il comportamento ai fini di individuare elementi di dialogo che ne garantiscono la convivenza con l’ospite. È del suo gruppo la scoperta di un metabolita microbico con importanti potenzialità terapeutiche in alcune malattie rare. 

La graduatoria si basa sulla metrica H-index fornita da Microsoft Academic Graph. L'idea alla base di una classifica di sole scienziate è quella di offrire maggiore visibilità ai risultati scientifici delle donne, in un ambito che vede molte classifiche simili ancora dominate dagli uomini. 

Classifica completa per l'Italia: https://research.com/scientists-rankings/best-female-scientists/it 

Classifica mondiale completa: https://research.com/scientists-rankings/best-female-scientists 

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(Nella foto la Professoressa Luigina Romani)

17 ottobre 2022

All’Università degli Studi di Perugia è arrivato il dottor Aaron Anderson vincitore di borsa Fulbright

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