UniPg nella campagna #ricercaèvalore della Fondazione AriSLA
In occasione della “Giornata delle Malattie Rare”, il Prof. Antonio Orlacchio illustra i contenuti del suo progetto di ricerca
Non c’è una strada sola, ma sono diverse quelle percorse oggi dalle ricercatrici e dai ricercatori per identificare terapie efficaci contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica, una delle oltre 6mila malattie rare conosciute, che solo in Italia colpisce più di 6mila persone e la cui complessità rappresenta un’importante sfida per la comunità scientifica.
L’identificazione di nuovi biomarcatori, lo studio di nuove mutazioni genetiche, di meccanismi biologici poco esplorati e l’utilizzo di tecnologie avanzate sono alcuni dei campi su cui si concentrano le ricercatrici e i ricercatori, valorizzati dalla campagna di comunicazione #ricercaèvalore, promossa in occasione della ‘Giornata delle malattie rare’, evento mondiale che si celebra il 28 febbraio per aumentare la consapevolezza sulle malattie rare e sul loro effetto sulla vita delle persone.
La campagna è partita, in realtà, il 26 febbraio, sui profili social di AriSLA - Facebook, X, Instagram, Youtube – con la pubblicazione dei video realizzati dai coordinatori dei progetti di ricerca finanziati con l’ultimo bando della Fondazione, per spiegare gli obiettivi dei loro singoli progetti.
Sul filone della genetica insiste il progetto di Antonio Orlacchio, professore presso l’Università degli Studi di Perugia, che cercherà nuovi geni causativi della SLA giovanile, forma rara di malattia, che esordisce prima dei 25 anni di età. “Analizzeremo campioni di DNA di pazienti con SLA ad esordio giovanile - evidenzia il prof. Orlacchio - al fine di svilupperemo un nuovo modello di SLA utile allo studio delle funzioni dei nuovi geni identificati”.
Il video del prof. Orlacchio a questo link.