INAIL, costruire una rete tra le migliori Università

26 febbraio 2015

Il Presidente dell'INAIL, prof. Massimo De Felice, è stato ospite della Cerimonia di proclamazione delle lauree triennali del Dipartimento di Economia diretto dal prof. Mauro Pagliacci. “Abbiamo una grande tradizione – ha affermato – C’è bisogno di aggiungere forza inventiva”. “Costruire una rete tra i migliori dipartimenti delle migliori università italiane”. “Il Comitato scientifico della ricerca dell’Inail sta valutando come costruire una rete tra i migliori dipartimenti delle migliori università italiane – ha detto De Felice ai neo-laureati dell’ateneo perugino – e il vostro potrebbe esserne nodo”.


Ecco l'articolo completo pubblicato il: 25/02/2015 dall'Agenzia Adnkronos.

Immaginare un concorso, con partecipazione individuale o a squadra, per creare software per l’interpretazione dei dati su infortuni e malattie professionali: questa l’idea avanzata dal presidente dell’Istituto, Massimo De Felice, nella prolusione alla cerimonia di conferimento delle lauree in economia a Perugia.

PERUGIA - Un “data challenge” per sviluppare applicazioni che aiutino a costruire conoscenza utile partendo dalla grande quantità di informazioni messa a disposizione dall’Inail grazie al “progetto dati”. Questa l’idea avanzata dal presidente dell’Istituto, Massimo De Felice, ieri, presso l’Università di Perugia, nel corso della sua prolusione in occasione della cerimonia di conferimento delle lauree in economia. Analisi economica di infortuni e malattie: al via la terza fase del ‘progetto dati’. Con l’elaborazione del “modello di lettura” applicato agli “open data” delle malattie professionali si è conclusa la seconda fase del progetto, avviato nel 2012, che ha già portato alla disponibilità – sul portale dell’Inail – dei dati sui casi di infortunio. “Il progetto è entrato adesso nella terza fase, che dovrebbe concludersi entro l’anno, finalizzata all’analisi economica di infortuni e malattie”, ha detto De Felice. Possibilità di aggiungere dati su richiesta degli utilizzatori. Grazie al progetto ‘Open data’ l’Inail ha reso disponibile una vasta mole di informazioni – e ancora di più ne saranno disponibili a dicembre – alle quali, naturalmente nel rigoroso rispetto della privacy, si potranno fare aggiunte su richiesta specifica degli utilizzatori. Da qui l’invito di De Felice a dare vita a una sorta di ‘club’ degli utlizzatori: “Abbiamo una grande tradizione – ha affermato – C’è bisogno di aggiungere forza inventiva”. “Costruire una rete tra i migliori dipartimenti delle migliori università italiane”. “Il Comitato scientifico della ricerca dell’Inail sta valutando come costruire una rete tra i migliori dipartimenti delle migliori università italiane – ha detto De Felice ai neo-laureati dell’ateneo perugino – e il vostro potrebbe esserne nodo”. I temi aperti sono numerosi: di tecnica informatica (interoperabilità); sulla definizione e applicazione di criteri e metriche di “data quality”; di analisi finanziaria e attuariale; di progettazione di ontologie. E, ovviamente, di statistica: da quella descrittiva alle analisi di causalità. “Sono argomenti anche all’attenzione dei governi – ha aggiunto De Felice – e di cui si ritrovano segni nel report 2014 della Banca Mondiale su ‘Risk and Opportunity. Managing risk for Development’, nel quadro strategico dell’Ue in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014-2020 e nell’Agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico”. Un concorso “a sfida”. In questo contesto il “data challenge” – già sperimentato dall’Istat sui dati del censimento – potrebbe essere un mezzo di grande utilità per sviluppare applicazioni che aiutino a costruire conoscenza utile. “Si potrebbe immaginare un concorso a gara, con partecipazione individuale o a squadra – ha precisato De Felice – e una prima sfida potrebbe giocarsi sulla “Statistica per la prevenzione”: un concorso finalizzato all’applicazione di tecniche di analisi statistica agli “open data” su infortuni e malattie professionali, per arricchire il “modello di lettura dei dati” attualmente in uso, e dotarlo di software specifico “free”. A questa idea il Comitato scientifico sta lavorando”. “Dagli open data spunti utili per progettare la laurea magistrale”. Il presidente dell’Inail ha espresso l’auspicio di realizzare il progetto in breve tempo. “Comunque già c’è materia per avviare i lavori – ha concluso – Gli “open data”, col vocabolario e il thesaurus, che già abbiamo a disposizione spero possano dare a qualcuno dei giovani che oggi hanno conseguito la loro prima laurea, spunti utili per progettare la laurea magistrale. E ai ricercatori motivazione per contribuire al progresso dei nostri strumenti di analisi, già in uso”.

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