Riconoscimento al gruppo di ricerca HFE Lab

6 marzo 2015

Il gruppo di ricerca HFE Lab (High Frequency Electronics Laboratory) del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia, coordinato dal prof. Luca Roselli, insieme ai partner europei del progetto ENLIGHT - ENergy efficient & intelligent LIGHTing systems -, ha ottenuto il prestigioso “ENIAC European Innovation Award”, il riconoscimento attribuito ogni anno dall’ European Nanoelectronic Forum alle idee più innovativa di settore.


Il premio è stato conferito da Andreas Wild, Direttore Esecutivo della JU ENIAC/ECSEL, a Cannes.Il progetto Enlight, nell’ambito del quale i ricercatori perugini hanno sviluppato il prototipo di un sensore radar Doppler a microonde (24 GHz) per la rilevazione di movimento, si è concluso a novembre 2014 e ha coinvolto 27 tra aziende e istituzioni accademiche, leader europee nel settore, per un budget complessivo di 41 milioni e 300 mila euro finanziati nell’ambito del VII Programma Quadro. Enlight ha cercato di rispondere alla domanda crescente di tecnologie energeticamente efficienti e sostenibili in settori tra cui quello dell’illuminazione, la quale sta attraversando una trasformazione radicale per essere sempre più adattabile alle mutevoli situazioni ambientali e soprattutto ecosostenibile.Il ruolo dell’Università di Perugia e, specificamente del laboratorio HFE , nel progetto Enlight ha riguardato la messa a punto di sensori ecocompatibili, di bassissimo costo, per il rilevamento di presenza e movimento di persone e oggetti nelle aree d’interesse, rilevamento che è vitale per la realizzazione di qualsiasi sistema di controllo d’impianti d’illuminazione adattivi. Il sensore sviluppato nel centro di ricerca perugino, infatti, è realizzato su carta, ovvero un materiale e con tecnologie non convenzionali ed è in grado di generare un segnale impiegabile dal sistema d’illuminazione per il controllo selettivo delle luci.La vera sfida, di cui i ricercatori dell’HFE lab (professori Federico Alimenti, Paolo Mezzanotte, e gli ingegneri Giulia Orecchini, Marco Virili, Chiara Mariotti e Valentina Palazzi) vanno orgogliosi, alla luce dei recenti successi conseguiti, è stata proprio la possibilità di conciliare tecnologie di bassissimo costo, introdotte da pochi anni nel mondo delle microonde, con prestazioni che solo 5 anni fa avrebbero potuto mettere in crisi anche tecnologie costose e largamente consolidate.

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