Cerimonia per studenti di Agraria caduti nella Prima Guerra Mondiale

18 maggio 2015

Si svolge il 26 Maggio alle ore 11.30 nel complesso di San Pietro a Perugia una cerimonia laica e religiosa a ricordo dei tredici giovani studenti e neolaureati del “Regio Istituto Superiore Agrario Sperimentale”, poi Facoltà di Agraria ed ora Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali di Perugia, che caddero durante la Prima Guerra Mondiale, i cui nomi sono ben visibili sull’artistica targa collocata nel primo chiostro, proprio accanto all’ingresso della Basilica.


BALSARI Andrea (1881 – 1917), di Oleggio (Novara)

CAMPANELLI Michele (1890 – 1915) di Capracotta (Campobasso)

COMEZ Alfredo (1893 – 1916) di Todi (Perugia)

DUCA Tarcise (1892 – 1915) di Santa Marianova (Ancona)

FREZZA Vincenzo (1883 – 1917) di Laureana di Borrello (Reggio Calabria)

MANGANELLI Luigi (1892 – 1916), di Perugia

MARINI Adolfo (1892 – 1917), di Firenze

MUZI Andrea (1885 – 1917) di Orvieto (Terni)

PALLOTTA Sesto (1890 – 1917) di Montecosaro (Macerata)

PASTORE Tito (1887 – 1915) di Levanto (La Spezia)

SAGRAMOSO Pietro (1893 – 1916) di Milano

TASSINARI Pietro (1894 – 1917) di Teramo

TERROSI Mario (1893 – 1916) di Firenze.

Di essi e del loro destino sappiamo molte cose, grazie ad articoli apparsi su “L’Umbria Agricola”, organo del Comizio Agrario e del Consorzio Agrario Cooperativo del 31 Maggio 1920, e su “L’Unione Liberale” del 19 Maggio 1920, dai quali sono state tratte le informazioni di seguito riportate (copia anastatica esposta durante la cerimonia).

La targa, opera dello scultore perugino Torquato Tamagnini, fu esposta per la prima volta durante una solenne cerimonia, Domenica 16 Maggio 1920, nell’Aula Magna dell’Istituto, alla presenza di un pubblico numerosissimo, con ovviamente alle prime file le famiglie dei caduti. Erano presenti il Senatore Faina, fondatore e Presidente dell’Istituto, il Direttore Prof. Vivenza, il rappresentante del Ministero Comm. Stringher e tutte le autorità civili e militari, scientifiche, culturali e patriottiche.

I caduti ricordati sulla targa sono:

BALSARI Andrea (1881 – 1917), di Oleggio (Novara), aveva studiato solo un anno a Perugia, per tornare a guidare l’azienda paterna. Richiamato già nel 1915, fu promosso tenente e poi capitano, ricevendo la croce di bronzo sul Pasubio. Morì in prigionia per le ferite riportate in combattimento.

CAMPANELLI Michele (1890 – 1915) di Capracotta (Campobasso), si era laureato con Tesi sulla zootecnia in Molise, conservata nell’archivio storico dell’Università, ed aveva appena iniziato a lavorare nella “propaganda agraria”, come allora si chiamava il lavoro delle Cattedre ambulanti, quando venne chiamato alle armi; fu uno dei primi a cadere sul Carso, nel luglio di cento anni fa.

COMEZ Alfredo (1893 – 1916) di Todi (Perugia) stava per laurearsi quando fu richiamato; dopo la scuola militare a Modena, era comandante di compagnia sul Carso e spesso scriveva alla madre, chiedendole dell’azienda di famiglia o dandole dei consigli. E’ stato insignito, alla memoria, della medaglia d’argento al valor militare.

DUCA Tarcise (1892 – 1915) di Santa Marianova (Ancona) era al terzo anno di studi quando venne richiamato e frequentò un corso da sottotenente di fanteria a Modena. Anche a lui è stata conferita, alla memoria, la medaglia d’argento al valor militare.

FREZZA Vincenzo (1883 – 1917) di Laureana di Borrello (Reggio Calabria) si era laureato nel 1906 con Tesi n. 30 su “Le costruzioni rurali in rapporto alle condizioni agricole e ai terremoti nella provincia di Reggio Calabria”. Era sottotenente di fanteria quando mori in combattimento, il 1° agosto.

MANGANELLI Luigi (1892 – 1916) di Perugia, unico figlio di madre vedova, si arruolò in fanteria, dove aveva già servito suo padre, e come tenente ha partecipato agli scontri sulle montagne del Tonale, trovandovi la morte in Ottobre.

MARINI Adolfo (1892 – 1917) di Firenze, studente al terzo anno, fu chiamato in servizio e frequentò il corso di Modena, uscendone con il grado di Sottotenente; fu ucciso durante la battaglia del Piave, l’11 dicembre.

MUZI Andrea (1885 – 1917) di Orvieto (Terni), laureatosi nel 1908 con tesi su “Caratteristiche agronomiche dell’altopiano dell’Alfina”, dopo l’obbligatorio servizio militare dirigeva l’azienda di famiglia. Richiamato in artiglieria, nel 1915 fu ferito gravemente una prima volta. Tornato al fronte, fu ferito di nuovo nell’ottobre 1917 e fatto prigioniero. Morì in prigionia poco dopo.

PALLOTTA Sesto (1890 – 1917) di Montecosaro (Macerata), richiamato nel ’15, frequentò un corso a Modena e ha comandato una sezione di mitragliatrici. Ferito nel ’16, contrasse poi una grave malattia che ne causò la morte nel maggio 1917.

PASTORE Tito (1887 – 1915) di Levanto (La Spezia) si era laureato nel 1910 con tesi su “La Frascheta Novese – sue condizioni economico-agricole”, conservata nell’archivio storico dell’Università. Era già ufficiale del Genio militare all’inizio della guerra e fu ucciso pochi mesi dopo da una granata nemica.

SAGRAMOSO Pietro (1893 – 1916) di Milano, studente al terzo anno, partì volontario allo scoppio del conflitto e fu ferito una prima volta nell’ottobre del ’15. Tornato al fronte, morì durante un assalto. Alla sua memoria fu decretata la medaglia d’argento al valor militare.

TASSINARI Pietro (1894 – 1917) di Teramo, richiamato nel ’15, era sottotenente e poi tenente degli alpini. Durante la battaglia del Monte Santo, in maggio, fu gravemente colpito e morì mesi dopo per le ferite riportate.

TERROSI Mario (1893 – 1916) di Firenze, studente del primo anno, dopo la scuola militare di Modena era giovane sottotenente. Venne ucciso già nel gennaio 1916, mentre cercava di portare in salvo un soldato ferito e gli è stata conferita la medaglia d’argento al valore militare.

Per ulteriori informazioni:Prof. Fabio Maria SANTUCCI fabiomaria.santucci@unipg.it  Tel. 349 6492117

Targa ai Caduti in San Pietro

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